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 Comune di Cremona

15 Settembre, 2002
Comune di Cremona. Conferenza stampa di fine anno del Sindaco Oreste Perri.
Arrivati alla fine di dicembre, posso dire che ormai la macchina comunale lavora a pieno regime

Comune di Cremona. Conferenza stampa di fine anno del Sindaco Oreste Perri.
Arrivati alla fine di dicembre, posso dire che ormai la macchina comunale lavora a pieno regime, cercando, giorno dopo giorno, azione dopo azione, di seguire la strada proposta durante la campagna elettorale, declinata quindi nelle linee programmatiche presentate al Consiglio Comunale

COMUNE DI CREMONA
CONFERENZA STAMPA DI FINE ANNO
21 DICEMBRE 2009
INTERVENTO DEL SINDACO ORESTE PERRI


Fine anno è tempo di bilancio. Sono già trascorsi sei mesi dalla mia elezione. Mi guardo indietro e penso alle cose fatte. Con passione, energia, impegno. Tante ore che ho dedicato innanzitutto a conoscere gli ingranaggi del Comune, incontrando dirigenti, funzionari e dipendenti, quindi a ricevere i cittadini, ad ascoltarli, a partecipare a riunioni, a tessere relazioni. E poi ancora a leggere documenti, ad approfondire numerose questioni. Poi naturalmente a discutere, a risolvere problemi, come è naturale che avvenga in un ente pubblico “in prima linea” qual è appunto il Comune. Insomma, un gran lavoro che ha fatto volare questi mesi. Ho dovuto affrontare un gran mole di lavoro di cui cerco di rendere conto sinteticamente in questa occasione.

Arrivati alla fine di dicembre, posso dire che ormai la macchina comunale lavora a pieno regime, cercando, giorno dopo giorno, azione dopo azione, di seguire la strada proposta durante la campagna elettorale, declinata quindi nelle linee programmatiche presentate al Consiglio Comunale nei mesi scorsi, per rilanciare lo sviluppo della nostra città e per renderla bella e accogliente in ogni senso, così come ciascuno vorrebbe la propria casa.

I mesi estivi non hanno interrotto il mio lavoro e quello della nuova Giunta. Insieme abbiamo cercato di conoscere il personale comunale, le varie strutture e il loro funzionamento, l’organizzazione e l’attività di tutti gli Assessorati. Appena dopo il mio insediamento, avevo dichiarato di aver trovato ovunque una buona accoglienza nei termini della relazione umana e una buona collaborazione dal punto di vista professionale; condizioni che ora confermo e per le quali porgo un ringraziamento sincero a tutto il personale comunale. Da giugno ad oggi, mi sento di rilevare, senza alcuna ostentazione, che l’impegno che sto e stiamo profondendo in termini di ore di lavoro e di energie, è grande, intenso. Ed è giusto sia così perché far funzionare un’amministrazione comunale è un’operazione molto complessa, soprattutto nella situazione contingente di “passaggio di testimone”.

A fronte del nostro impegno, qualche risultato, qualche obiettivo a medio termine che ci eravamo prefissi di raggiungere, sembra tardare ad arrivare. Ma posso oggettivamente e onestamente dire che alcune “eredità”, cioè alcune situazioni rimaste aperte al termine del precedente mandato amministrativo e che abbiamo ritenuto di dover affrontare prioritariamente.

I cittadini hanno votato per un cambiamento dello schieramento politico nel governo della città, che personalmente ho interpretato non come una sostituzione di simboli di partito, ma come un rinnovamento nella gestione amministrativa che valorizzi le competenze, la creatività, che strutturi una programmazione organica e razionale di interventi, che costruisca una proficua collaborazione fra pubblico e privato, che valorizzi appieno l’identità e le valide risorse umane, sociali ed economiche di Cremona.

Un cambiamento che non intendiamo come una completa “rivoluzione di sistema”, tanto è vero che le scelte che stiamo compiendo, sia riguardo al personale amministrativo sia riguardo ai ruoli dirigenziali e consiliari di enti e società partecipate, sono fondamentalmente guidate dal criterio della competenza e dell’esperienza professionale; criterio che ci permette tanto di sostituire quanto di riconfermare professionisti che riteniamo adatti per svolgere specifiche funzioni.

Stiamo cercando di ascoltare il più possibile la voce dei cittadini per la realizzazione di una gestione amministrativa sempre più vicina ai loro reali problemi.

Siamo consapevoli che le necessità dei cittadini siano spesso urgenti; ma sono anche così numerose che risulta oggettivamente difficile affrontarle tutte tempestivamente. Nello stesso tempo è aperto il dialogo e buona la collaborazione con i rappresentanti del mondo economico, del commercio, dell’artigianato, dei servizi con i quali ritengo corretto e proficuo costruire rapporti fondati sullo stile del confronto, dell’azione sinergica e dell’ individuazione della priorità degli interventi da realizzare.

Vorrei ora citare solo alcune problematiche di cui ci siamo immediatamente occupati appena dopo la consultazione elettorale, senza peraltro destituire di importanza quelle che comunque affrontiamo ogni giorno, magari meno “visibili” e di minor richiamo mediatico, ma che, se si porge l’attenzione all’operato di ogni assessorato, risultano considerate con altrettanta cura.

Appena mi sono insediato mi sono subito detto che Piazza Marconi non poteva più attendere. Una pesante eredità, una di quelle situazioni sulle quali gravavano vincoli contrattuali strettissimi che ci hanno reso assai difficile stabilire, come abbiamo molte volte richiesto alle aziende interessate, tempi certi di conclusione dei lavori.

Dopo tanta fatica, dopo i numerosi confronti di approfondimento con il concessionario, la Società SABA Italia S.p.A. svolti dal gruppo di lavoro coordinato dal Direttore Generale Massimo Placchi, siamo riusciti finalmente ad imboccare la strada che ci porterà fuori dal tunnel che sembrava senza vie d’uscita.

Si è ritenuto che la soluzione a due piani del parcheggio interrato, a differenza di quella a 4 piani, può garantire tempi di esecuzione certi in quanto consente di superare le problematiche emerse rispetto al rischio idrogeologico e connesse problematiche di natura tecnica ed economica; tale soluzione consente di risolvere in tempi più brevi i disagi patiti dai residenti e dalle attività commerciali insediate, riconducendo entro limiti di accettabilità i rapporti, anche di natura giuridica, con i cittadini; l'attenuazione della centralità del parcheggio interrato di piazza Marconi, insita nelle scelte viabilistiche ultimamente adottate dall'Amministrazione Comunale, appare coerente con la soluzione di ridimensionamento del parcheggio a soli 2 piani.

Alla luce degli esiti non confortanti delle prenotazioni dei posti auto da concedere in diritto di superficie (n° 66 su 163 posti) e tenuto pertanto conto dell'attuale obbligo per l'Amministrazione Comunale di garantire al concessionario la remunerazione dei posti auto non assegnati, si è constata che la soluzione a due piani risolva definitivamente la problematica in quanto non è richiesta alcuna remunerazione da parte della Società SABA Italia S.p.A. La soluzione a due piani consente infine la tempestiva disponibilità della struttura a parcheggio interrato come servizio a beneficio della cittadinanza. L’auspicio è che i lavori possano così iniziare nella prima metà di gennaio per terminare entro il 2010.

La trattativa tra il Comune di Cremona e SABA Italia per il parcheggio di piazza Marconi ha visto l'interessamento della Fondazione Arvedi Buschini, in accordo con l'Amministrazione Comunale, nell'ambito della riqualificazione complessiva della piazza che vede coinvolta le medesima Fondazione nell'importante recupero di Palazzo dell'Arte. L'Amministrazione Comunale ha apprezzato la collaborazione ed il sostegno, anche in termini di idee e di esperienza, da parte del cavaliere Giovanni Arvedi, stante la comune consapevolezza della stretta connessione tra la sistemazione della piazza, con la realizzazione del parcheggio sotterraneo, e la riqualificazione di Palazzo dell'Arte. Ci siamo infatti trovati in una situazione assai difficile, che ha richiesto la collaborazione di tutti e che, nel caso specifico, ha visto l'interessamento ed il sostegno della Fondazione Arvedi Buschini, alla quale va il  più sentito riconoscimento per l'impegno che ha profuso e profonde per lo sviluppo della nostra città.

Per completare la sistemazione dell’arredo urbano della piazza, si sta progettando il restauro del Palazzo dell’Arte e la sua destinazione a luogo di esposizione dei violini dei nostri grandi maestri liutai e di fruizione della musica. Un’opera molto impegnativa, ma assai funzionale alla valorizzazione del comparto liutario e musicale, espressione della nostra più rappresentativa tradizione culturale e artistica, nonché volano di sviluppo del turismo e, conseguentemente, delle attività commerciali cittadine, in particolare di quelle prospicienti piazza Marconi, che, insieme ai residenti, hanno pesantemente subito le gravi conseguenze dello stallo dei lavori in corso.

Un’opera di adeguata conservazione, la riqualificazione di piazza Stradivari (già iniziata con la rimozione della pensilina e l’avvio, con successo, del concorso di idee) e di piazza Roma, la valorizzazione della Galleria 25 Aprile, sono interventi che, senza ricorrere a mirabolanti e dispendiose soluzioni, possono restituire alla restante parte del centro storico il dovuto decoro estetico e una opportuna fruibilità.

Questi progetti non ci fanno dimenticare un’altra aerea di pregio della nostra città, quella del Parco dei monasteri, una realtà di grande rilevanza storica, culturale e artistica, la cui riqualificazione è stata oggetto di molte riflessioni e confronti. Tuttavia l’entità delle risorse economiche necessarie per realizzarla, rende più che opportuno un attento ripensamento, perché le scelte di intervento risultino utili, definitive, sostenibili e fatte in prospettiva di mantenimento per il futuro.

Anche altre zone ed edifici della città necessiterebbero di tempestivi interventi di ristrutturazione che sarà più difficile attuare innanzitutto perché in alcuni casi si tratta di situazioni trascurate da troppo tempo. Utile sarebbe il recupero della storica struttura del vecchio ospedale, un risorsa importante nel centro della città, che potrebbe essere adibita ad uffici e servizi di tipo pubblico; ma per ora le risorse economiche a disposizione del Comune non permettono di avviare contemporaneamente molte opere pubbliche di elevato costo.

La gravosa situazione del bilancio del corrente anno e in prospettiva 2010, imporrà infatti scelte molto oculate che privilegeranno aree di intervento di primaria necessità all’interno dei Servizi Sociali, senza tuttavia che possano essere garantite risposte complete a situazioni di bisogno, purtroppo in continua crescita. Del resto l’Assessorato preposto già sta studiando nuovi interventi che vadano incontro alle necessità delle fasce più deboli della popolazione, interventi che saranno condivisi dall’Amministrazione ed esplicitati più dettagliatamente nel corso del 2010.

Strettamente legata alla situazione del bilancio è la violazione del Patto di stabilità decisa dall’attuale Giunta, scelta estrema e sicuramente foriera di non lievi conseguenze; d’altra parte, considerato anche il momento di crisi economica e finanziaria, ancora lontano dal vedere chiari segnali di ripresa, si è scelto di non rinviare ulteriormente i pagamenti delle aziende verso le quali il Comune era da troppo tempo insolvente.

La nuova Amministrazione, all’inizio del mandato, si è immediatamente occupata di un’altra importante questione, quella dell’inquinamento prodotto dalla raffineria Tamoil nei terreni delle società canottieri rivierasche ad essa adiacenti. Il Comune collabora infatti con il gruppo di lavoro di cui fanno parte anche rappresentanti di Provincia, Regione, ARPA e Vigili del Fuoco, che mantiene costanti contatti con i responsabili dell’azienda per monitorare la reale situazione dell’inquinamento e trasmettere alla cittadinanza informazioni chiare e lineari relativamente allo sviluppo delle indagini effettuate. La prospettiva con cui si sta affrontando questa problematica da una parte va nella direzione di tutelare la salute dei cittadini e dall’altra in quella di garantire agli operai della raffineria una stabilità occupazionale. Come Sindaco sono responsabile della salute dei cittadini, ricevo richieste di chiarimenti da diverse parti e devo essere messo nelle condizioni di potere dare delle risposte. Il problema inquinamento esiste e come Amministrazione comunale stiamo svolgendo pienamente il nostro lavoro e siamo pronti a dialogare, d’altro canto ci aspettiamo anche garanzie.

Nell’intenzione di prestare sempre attenzione alle problematiche anche più quotidiane della vita dei nostri cittadini, fin dall’estate scorsa abbiamo cercato di dare il nostro contributo al miglioramento della situazione di pesante disagio dei pendolari ferroviari della tratta Mantova-Milano, sulla quale si registrano ritardi ogni giorno, anche di notevole entità (le loro lamentele hanno spesso riguardato anche la scarsa pulizia delle vetture e il mal funzionamento degli impianti refrigeranti). Il ruolo del Comune è quello di recepire osservazioni e richieste dei pendolari e di sostenerne il dibattito in Regione. Mi sono personalmente occupato anche di sollecitare l’attenzione e cercare un coordinamento di intenti fra i sindaci dei Comuni e i presidenti delle Province relativi ai territori interessati dalla tratta ferroviaria. Il modo e il ritardo col quale vengono comunicati i ritardi od ogni altra informazione relativa al servizio offerto è la cartina tornasole che permette di comprendere la complessità dell'approccio al problema Trenitalia e, se compresa, è illuminante sul perché la soluzione va al di là di un Consiglio Comunale aperto. Iniziative che possono servire per tenere sotto pressione Trenitalia. Ma il problema è strutturale di un ente, Trenitalia, che ancora non riesce a concepire i viaggiatori pendolari come clienti. Due volte clienti: una volta come viaggiatori e una volta come privati cittadini che, col pagamento delle tasse, contribuiscono a formare quella considerevole parte del bilancio statale che viene ogni anno trasferita a Trenitalia e che permette a questa di funzionare. L'essenza del problema è una struttura organizzativa sorda ad ogni input esterno, che ancora vede il viaggiatore comune non come risorsa ma come peso. Il cambiamento può solo avvenire se parte dall'interno, prendendo coscienza dei limiti e degli spazi di miglioramento.

Un altro problema del quale ci stiamo occupando è la revisione del piano della viabilità, a partire dalla definizione delle zone a traffico limitato; una questione affrontata dalla precedente amministrazione ma senza risultati. Riguardo ad essa abbiamo effettuato una scelta di apertura al traffico a fasce orarie di alcune vie del centro storico. Soluzione sperimentale che sarà verificata e tenuta sotto controllo in ogni suo aspetto. E' in fase di attuazione, ad esempio, un progetto per monitorare la qualità dell’aria nell’ambiente urbano.

Non abbiamo trascurato i problemi delle periferie della città (sicurezza, condizioni degli immobili, verde pubblico, infrastrutture, condizioni delle fasce sociali più deboli ecc.), problemi che stiamo analizzando e affrontando anche attraverso le osservazioni che provengono dai cittadini stessi. Tutti quanti chiedono trasparenza sull’operato dell’Amministrazione, efficacia degli interventi e costanza nel monitoraggio dei problemi. Richieste legittime, giuste che rivelano attenzione al proprio ambiente di vita, che rivelano capacità di osservare, di valutare con realismo e secondo criteri di vera utilità pratica, più che esprimere critiche pregiudiziali di carattere politico. In questo senso si deve leggere la positiva ed apprezzata sistemazione del cimitero cittadino, attraverso interventi mirati a soddisfare le esigenze gestionali della struttura e il decoro del luogo.

Siamo intenzionati a dedicare molta attenzione alla promozione dell’attività sportiva, già abbastanza vivacemente articolata in città attraverso associazioni, gruppi, società di carattere amatoriale e agonistico di medio e alto livello. Voglio rimarcare il ruolo degli oratori che propongono attività sportive dal valore altamente educativo e formativo, nelle quali è infatti posta molta attenzione prima di tutto alla persona dei bambini e dei ragazzi.

Riguardo agli impianti sportivi cittadini in dotazione all’Amministrazione comunale, per garantirne la sicurezza e favorirne la fruibilità, predisporremo i necessari lavori di manutenzione. E’ in progetto la riqualificazione dell’area a fianco delle piscine comunali e la costituzione di una “Cittadella dello sport” nella zona compresa fra via Postumia e via Mantova: essa ospiterà, in un contesto di verde urbano, una variegata impiantistica sportiva a disposizione dei cittadini e i campi di allenamento per le attività della U. S. Cremonese.

Siamo particolarmente soddisfatti di aver realizzato in tempi brevi la messa a norma del Palazzetto dello Sport, anche grazie alla collaborazione fra pubblico e privato, per permettere alla nostra prestigiosa squadra di basket locale “Vanoli” di poter usufruire della struttura già in ottobre, per l’inizio del campionato. Questo ha evitato alla squadra scomode trasferte e favorito la partecipazione alle partite della folta tifoseria.

In tema di sicurezza è stato attivato un servizio nuovo di presidio del territorio da parte della Polizia Municipale durante le ore notturne del week end. E’ stata inoltre istituita una squadra antidegrado, attraverso personale in borghese, impegnata tutte le ore del giorno contro l’abbandono dei rifiuti, l’abusivismo commerciale, l’imbrattamento degli edifici ecc.

Nelle ultime settimane alcune manifestazioni riguardanti in particolare il settore della musica e dell’agroalimentare hanno attratto un grande afflusso di cittadini e di turisti nel nostro centro storico e presso le strutture di CremonaFiere. Iniziative che continueremo a proporre, a sostenere e a realizzare attraverso un coordinamento sempre più efficiente fra i settori del commercio, della cultura, del turismo, perché Cremona possiede grandi potenzialità per diventare una città vivace e aperta al futuro.

Ho menzionato alcune iniziative fra tutte quelle che i vari assessorati stanno attivando e che si accompagnano a molti progetti in via di definizione. Del resto, per realizzare un’attività programmatoria organica ed efficace occorrono tempo, prudenza e una gestione accurata delle risorse disponibili. Siamo consapevoli che ci attende ancora molto lavoro, ma siamo disposti ad affrontarlo con passione e con determinazione, per corrispondere alla fiducia che i cittadini hanno riposto in noi portandoci al governo della città. Forte è il nostro auspicio che la dialettica politica coinvolga, serenamente e proficuamente, minoranza e maggioranza nel raggiungimento di un obiettivo comune: il bene della nostra città.


IL LAVORO DEI PRIMI SEI MESI DELLA GIUNTA


PIANIFICAZIONE URBANISTICA E SVILUPPO ECONOMICO


Attuazione del Piano Casa (l.r. 13/2009) per il rilancio dell'attività economica

Il 13 ottobre scorso il Consiglio Comunale ha approvato la delibera di attuazione della Legge regionale 16 luglio 2009, n. 13 “Azioni straordinarie per lo sviluppo e la qualificazione del patrimonio edilizio ed urbanistico della Lombardia”. La Legge Regionale 13/2009 è una legge a carattere straordinario, riferita ad un momento particolarmente difficile dell’economia. Promuove una azione straordinaria al fine di conseguire la massima valorizzazione del patrimonio edilizio ed urbanistico presente nel territorio lombardo e per rispondere anche ai bisogni abitativi delle persone e delle famiglie. Gli obiettivi di questo provvedimento sono: rilanciare l’economia del settore edilizio, dare adeguata risposta ai bisogni abitativi delle persone e delle famiglie, migliorare il patrimonio edilizio ed urbanistico esistente dal punto di vista architettonico, funzionale, energetico nel rispetto dei suoi caratteri identitari cioè valorizzando il patrimonio presente nel territorio. In sintesi: favorire la ricerca della “bellezza”, realizzare edifici eco-compatibili, perseguire concretamente il risparmio energetico, offrire occasioni di lavoro. La Giunta ha assunto decisioni che sono frutto di un percorso condiviso col mondo tecnico professionale e con gli operatori del settore: consultazione e confronto con la Commissione Edilizia, consultazione e confronto con l’Osservatorio per l’Edilizia e l’Interprofessionale, consultazione dell’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) di Cremona. Sono stata stabilite delle aree escluse dalla applicazione della Legge Regionale, così come suddivise dal PGT: Unità urbana: “Emergenza architettonica”; Unità urbana: “Tessuto storico”; Unità urbana: “Ristrutturazione urbanistica otto-novecentesca”; Unità urbana: “Verde storico”; Unità urbana: “Espansioni otto-novecentesche a cortina”; Unità urbana: “Espansioni otto-novecentesche puntuali”; Ambito Cascine: “Complessi di edifici di interesse storico-architettonico”. Vi sono poi le aree del centro storico ricompresse: Tessuto post bellico (definito all’art 47 Piano Regole del PGT: edifici o complessi di edifici seriali o speciali realizzati nel dopoguerra senza particolare interesse architettonico, collocati in posizione autonoma rispetto ai tessuti contigui verso i quali presentano spiccato carattere di diversità tipo-morfologica. Tra i caratteri peculiari si registrano una spiccata difficoltà di relazione coi tessuti preesistenti in termini di rapporti morfologici e volumetrici e un’edilizia “moderna” che generalmente si pone in contrasto con le preesistenze); aree produttive in cui si consente la sostituzione di edifici industriali e artigianali esistenti mantenendone la destinazione: Ambito “Produttivo strutturato”, Ambito Portuale. Ulteriori prescrizioni inerenti parcheggi pertinenziali e spazi a verde in centro storico: parcheggi pertinenziali, nei casi di sostituzione di edificio esistente dovrà essere reperita almeno una autorimessa per ogni unità immobiliare sul lotto di pertinenza o su lotti limitrofi; spazi a verde: non dovranno essere reperiti ulteriori spazi a verde, oltre a quelli già previsti, in considerazione dell’oggettiva difficoltà di reperimento. Fuori dal centro storico: parcheggi pertinenziali, nei casi di sostituzione di edificio esistente residenziale o produttivo da destinare a residenza dovrà essere reperita almeno una autorimessa per ogni unità immobiliare sul lotto di pertinenza o su lotti limitrofi; spazi a verde: fatti salvi i rapporti di permeabilità previsti nel PGT, per i casi di ampliamento e sostituzione di edifici esistenti dovrà essere reperito almeno il 20% della superficie fondiaria da destinare a verde per interventi riguardanti gli edifici unifamiliari e bifamiliari ed il 15 % della superficie fondiaria da destinare a verde per interventi riguardanti edifici diversi dai precedenti. Tale superficie a verde potrà essere ricavata, oltre che sulle aree di pertinenza privata, anche mediante l'utilizzo delle coperture (tetti verdi) e mediante la realizzazione di pareti vegetali. Mantenimento invariato degli attuali importi unitari degli oneri di urbanizzazione primaria, secondaria, oneri per smaltimento rifiuti e del contributo commisurato al costo di costruzione.

Concorso di idee per la riqualificazione di Piazza Stradivari

Con il concorso di idee per la riqualificazione di Piazza Stradivari il Comune ha deciso di intraprendere un’attività di valorizzazione del territorio prestando particolare attenzione alle qualità del territorio e ai suo possibili usi, soprattutto laddove è maggiormente richiesta una riqualificazione urbanistico- ambientale. Lo scopo è stato quello di promuovere la riqualificazione della Piazza Stradivari ponendosi i seguenti obiettivi: favorirne le caratteristiche di luogo di incontro, di aggregazione sociale e luogo di spettacoli, riaffermarne l’utilizzo per il mercato bisettimanale, per altri mercatini e manifestazioni varie, riconoscerne il ruolo di trait d’union nel sistema piazze cittadino, valorizzare l’identità di spazio pubblico, le qualità urbane e le valenze storiche presenti, rivitalizzare il commercio stabilendo un maggiore legame con le dinamiche sociali attraverso soluzioni che soddisfino le esigenze delle attività, diurne e notturne, presenti senza però penalizzare le esigenze dei residenti. Attraverso il concorso il Comune di Cremona si propone inoltre di fornire una risposta alle criticità riscontrate da gran parte della cittadinanza che ritiene inadeguata allo spirito del luogo la recente trasformazione della piazza. La richiesta di riqualificare la piazza significa denunciare l’esigenza di conferirle una nuova dignità formale, di coniugare le diverse funzioni previste e le varie esigenze rappresentate dai cittadini. La richiesta di riqualificare Piazza Stradivari significa anche favorire nei cittadini il senso di appartenenza e identità nel luogo riqualificato, restituendo un quadro visivo oggi alterato dall’inclusione di elementi estranei. Il concorso è quindi anche un segnale della volontà di ricostruire un dialogo diretto con la città. Entro il termine stabilito per la presentazione delle domande sono pervenute 66 proposte ideative, 59 quelle ammesse e già all’esame della commissione incaricata di vagliarle. Si può così dire ampiamente raggiunto lo scopo prefissato di stimolare un confronto professionale ampio e diffuso.


Istituzione del Premio per la qualità in memoria dell'architetto Giovanni Gentilini

Con l’istituzione del premio per la qualità progettuale intitolato all’architetto Giovanni Gentilini il Comune di Cremona e gli Ordini e Collegi professionali della Provincia di Cremona: Ordine degli Architetti, Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, Ordine degli Ingegneri, Ordine degli Agronomi, Collegio dei Geometri, Collegio dei Periti Industriali, intendono promuovere e valorizzare la qualità progettuale ed esecutiva che tenga in dovuto conto la specificità del luogo. Tale finalità implica un’azione di sensibilizzazione da parte di Amministrazioni Pubbliche e di Ordini e Collegi professionali, attraverso il confronto e la capacità critica, nei confronti di progettisti e committenti spingendoli a ricercare il miglioramento della qualità urbana, la bellezza degli insediamenti, la cura dei particolari, l’utilizzo delle tecnologie, il corretto inserimento nel paesaggio e nel contesto, la valorizzazione del patrimonio edilizio di qualità esistente. L’intitolazione del premio all’arch. Giovanni Gentilini si spiega appunto sia nella ricerca di qualità progettuale, che ha caratterizzato tutta la sua lunga attività professionale, sia nel confronto e nella capacità critica da lui esercitati in qualità di Presidente dell’Ordine degli Architetti di Cremona, di esperto ambientale e componente, per diverso tempo, della Commissione Edilizia del Comune di Cremona. Con l’istituzione del premio si vuole anche offrire ai progettisti cremonesi un riconoscimento della capacità e del quotidiano impegno professionale dando visibilità alle opere eseguite nel Comune di Cremona che esprimono qualità progettuale ed esecutiva contribuendo a determinare una migliore qualità ambientale. Il premio si prefigge inoltre di stimolare, attraverso la pubblicazione delle opere vincitrici e dei motivi dell’assegnazione, la capacità di osservazione e di giudizio di chi, pur non essendo del settore, fruisce quotidianamente delle realizzazioni architettoniche e/o paesaggistiche.

Istituzione della Commissione Paesaggistica Comunale (entro il 31.12.2009) e rinnovo della Commissione Edilizia Comunale

Sono stati rideterminati i criteri di valutazione dei candidati per la nomina dei componenti della Commissione per il paesaggio e della Commissione edilizia. Un approfondimento della materia, successivo all’insediamento della nuova amministrazione, ha infatti evidenziato la necessità di rivedere le indicazioni precedentemente fornite mediante revoca dell’esistente provvedimento e adozione di nuovo provvedimento. I vigenti criteri ed indirizzi sono stati infatti ritenuti non sufficientemente adeguati a garantire l’effettiva interdisciplinarietà considerata essenziale per espressione di pareri più approfonditi in sede di commissione. Per tale motivo ora si stabilisce per la scelta dei componenti della Commissione per il Paesaggio di comparare curricula e titoli tenendo distinte le varie figure professionali contemplate dal regolamento. Anche per la scelta dei componenti della Commissione Edilizia è confermato che si faccia in modo che le competenze e le professionalità presenti in commissione siano armonicamente distribuite. Rispetto ai criteri e agli indirizzi già approvati, si è inteso semplificare e rendere maggiormente trasparenti le procedure di comparazione stabilendo i punti da attribuire alle varie voci che la commissione tecnica deve considerare. La Commissione tecnica di selezione, composta da dirigenti e funzionari comunali, dovrà attenersi nel comparare i curricula ed i titoli professionali dei concorrenti ai criteri di valutazione approvati. La Giunta Comunale, entro il 31 dicembre, procederà alla nomina in base alla graduatoria redatta dalla Commissione di selezione.


Elaborazione di un protocollo per la regolamentazione del servizio taxi

E’ stata approvata la bozza di protocollo d’intesa fra il Comune di Cremona, Associazione Artigiani di Cremona, Confederazione Nazionale dell’Artigianato della Provincia di Cremona e i tassisti del Comune di Cremona per la riorganizzazione del servizio di trasporto pubblico non di linea – taxi. Sono pervenute diverse segnalazioni sia dagli operatori del settore che dai cittadini, dalle quali emerge un oggettivo stato di disagio fra i tassisti, con ripercussioni negative nei confronti dei cittadini utenti. Tenuto conto che esiste un comune interesse, nel rispetto dei diversi ruoli, a migliorare la qualità del servizio e che per conseguire tale obiettivo è necessario instaurare un nuovo sistema di rapporto fra le parti, l’Amministrazione ha consultato le Associazioni di categoria e anche i tassisti non aderenti ad alcun organismo associativo, individuando nella condivisione delle scelte, il giusto metodo per affrontare e risolvere i problemi collegati al servizio di trasporto pubblico ed al suo sviluppo. Verranno convocati i soggetti interessati per la sottoscrizione del protocollo d’intesa.





Piano integrato d'intervento "La cittadella dello sport"

Il Programma Integrato di Intervento “Città dello Sport” intende promuovere la trasformazione dell’Ambito di Trasformazione per servizi, l’area localizzata tra le vie Postumia, Mantova e viale Concordia. Come previsto dal Documento di Piano, l’attuazione avviene attraverso molteplici e coordinate partership pubblico-private, per giungere alla realizzazione di un secondo polo sportivo ricreativo sul territorio comunale, così come negli intendimenti del Piano di Governo del Territorio. Si prevede che le funzionalità in esso esplicabili siano strettamente legate alla filiera sportiva - ricreativa, in sintesi le seguenti: strutture ed impianti per le attività e pratiche sportive; spazi a verde nelle varie declinazioni: boschi, parchi, verde urbano; insediamenti complementari adatti ad ospitare locali pubblici, attività quali centri benessere e palestre, studi di medicina sportiva, fisioterapia, ecc; insediamenti d’attività commerciali legate alla filiera dello sport e del tempo libero; insediamenti d’uffici, laboratori e sedi di rappresentanza e ricerca legate alla pratica sportiva, con riferimento sia alle varie federazioni ed associazioni, sia con riferimento alle realtà sportive professionistiche presenti nel territorio; insediamenti residenziali con tipologia “foresteria”, per rispondere alle utenze sportive e professionali del mondo sportivo locale (l’immagine del campus potrebbe meglio precisare l’intendimento); infrastrutture per la mobilità, in particolare gli spazi a favore del mezzo ciclabile, nonchè a favore degli “utenti deboli”, pedoni. L'area interessata dall’intervento è collocata nella periferia est di Cremona, ai margini del tessuto edificato, pur restando all'interno della tangenziale urbana. Il programma acquista rilevanza territoriale, non sulla base della sua estensione, ma soprattutto per la significatività degli interventi inclusi. Questi, infatti, sono tali da incidere sulla riqualificazione dell’intero contesto urbano di Cremona (secondo polo attrezzato per attività sportive e ricreativa all’aria aperta della città dopo gl’impianti al Po), riflettendosi ben oltre i limiti territoriali degli interventi individuati, nonché per il carattere strategico e d’attrazione (localizzato all’ingresso est della città, prossimo alle principali connessioni viabilistiche extraurbane) che l’ambito di trasformazione assumerà nel territorio cremonese.

Semplificazione delle procedure dello sportello unico imprese ed edilizia e fascicolo elettronico

In un momento di grandi trasformazioni, si vuole avviare un processo di cambiamento dell’attuale “modus operandi”, intraprendendo, con ferma decisione, la strada della semplificazione e dello snellimento amministrativo, puntando sulla razionalizzazione delle procedure dello sportello unico delle imprese e dell’edilizia oltre che sull’informatizzazione degli uffici e delle pratiche. Si ritiene necessario infatti compiere tutte le azioni che rendono più chiara, comprensibile e snella l’azione amministrativa, eliminando passaggi burocratici e procedurali inutili e individuando modi diversi, semplici ed economici per giungere a positivi risultati. In questo senso, per agevolare ulteriormente la semplificazione amministrativa, si vuole avviare una nuova procedura telematica per la compilazione e presentazione on line delle richieste e denunce inoltrate dallo sportello unico dai cittadini e dalle imprese, con l’evidente vantaggio di ridurre costi e tempi. Per accelerare tali percorsi, garantendo la necessaria integrazione fra i vari uffici, è avvenuta la costituzione, all’interno dello Sportello unico delle imprese e dell’edilizia, di un gruppo di lavoro con il compito di definire le nuove procedure e l’iter per la smaterializzazione documentale, condividendo questo percorso con il mondo dei professionisti e con le Associazioni di categoria e con gli enti esterni, nella convinzione che attraverso la partecipazione si possa pervenire a risultati maggiormente efficaci.


Predisposizione del nuovo regolamento edilizio

In un quadro giuridico sempre più complesso e di difficile lettura, lo sviluppo passa anche attraverso regole chiare e certe, snelle e coordinate fra loro: in questo ambito si sta lavorando per riscrivere l’attuale regolamento edilizio, rendendolo più adeguato alle nuove necessità emergenti, arricchendolo con precisi riferimenti normativi relativi ai recenti ambiti di sviluppo eco – compatibili. Su questo è stata è stato costituito un gruppo di lavoro all’interno del quale si sono individuati alcuni sottogruppi dedicati a specifiche tematiche di tipo tecnico e giuridico con l’obiettivo di sviluppare nuovi ambiti ad esempio in campo energetico, ambientale. Il progetto prevede la partecipazione di rappresentanti di ordini e collegi professionali delegati su specifici punti: il coinvolgimento diretto ed immediato del mondo professionale a fianco dei tecnici comunali, già nella fase di analisi ed elaborazione del nuovo testo normativo, è infatti ritenuto garanzia di corretto svolgimento dei temi da affrontare.




POLITICHE FINANZIARIE E DI BILANCIO


I punti critici della situazione economica e finanziaria del Comune

Dal punto di vista degli equilibri generali di bilancio la gestione di competenza ha evidenziato aspetti di criticità già dal Rendiconto (consuntivo) 2007, con un disavanzo di € 281.366,27, e soprattutto 2008, con un disavanzo di €1.209.645,36. L’equilibrio complessivo è stato raggiunto in questi due esercizi grazie ad una oculata gestione dei residui, attivi e passivi, che comunque assicura un sostanziale pareggio di bilancio tanto nel 2007 quanto nel 2008. Il bilancio 2009 nella gestione di competenza, per quanto riguarda la parte corrente, vede aggravarsi le criticità già presenti nei due anni precedenti. In particolare la situazione degli accertamenti di entrata e degli impegni di spesa al 30 giugno 2009 evidenzia come la gran parte della spesa corrente prevista a bilancio, alla data del 30 giugno 2009, sia già stata impegnata, con uno sbilancio rispetto agli accertamenti di entrata corrente pari a circa € 5.562.200,00. Dai dati disponibili al 30 giugno 2009, tuttavia, è possibile, pur con la necessaria cautela, definire una proiezione a fine anno degli equilibri di bilancio di parte corrente con una differenza fra entrate e uscite di competenza che potrebbe ammontare a € 2.900.000,00 circa.

Fra le cause strutturali vi è certamente un livello delle entrate correnti sostanzialmente stabile dal 2005 a fronte di una spesa corrente in crescita, anche per effetto dell’inflazione reale e dei rinnovi contrattuali dei dipendenti pubblici. Ancora fra le cause strutturali, già a partire dal 2008, occorre menzionare la crisi economica generale in atto, con il conseguente rallentamento dell’economia, la contrazione dei redditi di famiglie e imprese, la crescita del disagio sociale, che insieme generano effetti sugli equilibri del bilancio comunale tanto dal lato delle entrate (in calo) quanto dal lato delle spese. Fra le cause, invece, contingenti e specifiche di criticità per il bilancio di competenza 2009 del Comune di Cremona si evidenziano: minori trasferimenti dallo Stato, minori proventi da sanzioni per violazione Codice della Strada, minori interessi attivi su giacenze di tesoreria, minori utili da aziende partecipate. Sino al 2008 il nostro Comune, pur tra crescenti difficoltà, ha sempre rispettato il Patto di stabilità.

Oggi, tuttavia, la situazione, nonostante una disponibilità finanziaria sul conto di tesoreria pari a circa € 26.800.000,00, è particolarmente critica per una serie di ragioni:
1) l’ulteriore irrigidimento normativo del Patto per l’anno 2009 che ha determinato un obiettivo di saldo entrate/uscite molto impegnativo per il Comune di Cremona;
2) il trascinamento sul 2009 di pagamenti in conto capitale alle imprese edili realizzatrici di opere pubbliche per circa € 5.000.000,00, bloccati nel 2008 dalla precedente Amministrazione, al fine di rispettare almeno per quell’anno il Patto;
3) la lentezza nell’erogazione dei contributi ragionali in conto capitale, già assegnati al Comune di Cremona ma non ancora materialmente riscossi;
4) le difficoltà più sopra espresse sugli equilibri di bilancio di parte corrente.

Il Comune di Cremona nonostante abbia “in cassa” la disponibilità finanziaria necessaria per rispondere a tutte le obbligazioni assunte, non potrà rispettare questa controversa regola di finanza pubblica che è il Patto di stabilità dovendo presumibilmente nel corso del 2010 sopportarne le sanzioni, salvo diverse nuove disposizioni normative. L’indebitamento del Comune di Cremona relativo al finanziamento degli investimenti (opere pubbliche) può ritenersi di modeste proporzioni se confrontato con altri Comuni capoluogo lombardi. La capacità di indebitamento del Comune di Cremona è notevolmente al di sotto del tetto massimo previsto dalla legge (15%).

L’Amministrazione ha adottato subito nei primi giorni del mandato misure per assicurare l’equilibrio economico-finanziario del Comune di Cremona nei prossimi cinque anni dal 2010 al 2014 e potenziare le opportunità di sviluppo per il territorio cremonese aprendolo al resto del mondo, che sono in sintesi le seguenti:
1. contenimento della spesa corrente destinata al funzionamento degli organi istituzionali, Giunta e Consiglio Comunale;
2. contenimento delle spese di rappresentanza, in particolare quelle riferibili agli Amministratori, incluse le spese di trasferta;
3. riduzione immediata sul bilancio 2009, con apposita variazione, della spesa corrente ordinaria e straordinaria per un ammontare di € 700.000,00;
4. blocco dell’utilizzo del fondo di riserva sul bilancio 2009 (€ 379.800,00), fatte salve comprovate situazioni di emergenza;
5. riduzione significativa della spesa corrente per incarichi professionali esterni;
6. contenimento della spesa per il personale dipendente;
7. rivisitazione delle opere pubbliche in corso e loro ottimizzazione alla luce delle nuove e diverse priorità dell’Amministrazione Comunale;
8. valorizzazione del patrimonio comunale non immediatamente destinato a finalità istituzionali al fine di sostenere il finanziamento delle nuove opere pubbliche;
9. potenziamento del sistema dei controlli interni finalizzandone l’attività: alla verifica della congruità dei costi di gestione dei servizi in relazione alle prestazioni rese, alla valutazione dei dirigenti e delle posizioni organizzative, alla verifica della regolarità amministrativa delle procedure di selezione dei fornitori;
10. revisione dei regolamenti comunali in ordine alla definizione dei criteri di accesso ai servizi, delle tariffe e delle agevolazioni all’utenza, ciò al fine di assicurare maggiore equità ed equilibrio economico alla gestione;
11. controllo economico-finanziario e gestionale degli enti, associazioni, fondazioni, aziende, beneficiari di contributi da parte del Comune di Cremona, in particolare: Fondazione A. Ponchelli (Teatro), Istituto C. Monteverdi (Scuola di musica e Corsi pareggiati al Conservatorio), Azienda Speciale Cremona Solidale;
12. ridefinizione dei rapporti con il complesso delle società di capitali controllate, collegate, partecipate e “partecipate di partecipate” del Comune di Cremona, ovvero circa 33 società, che si occupano di servizi pubblici locali a rilevanza industriale come gas, acqua, rifiuti, elettricità, teleriscaldamento, strade e autostrade, farmacie, fiere, telecomunicazioni, ma anche di altro; con particolare attenzione ovviamente per il Gruppo AEM S.p.A. e il Gruppo Linea Group Holding S.R.L.;
13. potenziamento del sistema dei controlli sulle società, sia in termini di equilibri economico-finanziari, che di gestione dei servizi e visone strategica, accorciando la catena del controllo da parte del Comune di Cremona.

Nella seduta del 13 ottobre scorso il Consiglio Comunale ha dato indirizzo al Responsabile del Settore Affari Economico Finanziari ed ai responsabili di tutti i Settori interessati a procedere al pagamento di tutte le spese previste in conto capitale, sia in conto competenza che in conto residui, senza tener conto dei limiti di cui al patto di stabilità 2009. Questo in considerazione della altrimenti negativa ricaduta, peraltro formalmente segnalata dalle associazioni imprenditoriali cremonesi (CNA – ANCE – Associazione Industriali), sullo sviluppo del territorio e sui livelli occupazionali, di un blocco dei pagamenti in conto capitale e di un blocco in generale delle opere pubbliche piccole e medie, specialmente in un contesto di crisi economica e sociale generalizzata. Del resto, che il ritardo nei pagamenti generi oggi una situazione di grave difficoltà per l’economia lo dimostra il fatto che il pagamento di fornitori, somministratori ed appaltatori da parte delle pubbliche amministrazioni è diventata anche per lo Stato una rilevante priorità fra le misure anticrisi recentemente previste.

Sarebbe stato del tutto irresponsabile da parte dell’Amministrazione non indirizzare il responsabile del Settore Affari Economico Finanziari ed i Responsabili di tutti i Settori interessati a procedere ai pagamenti relativi alle spese previste nel conto capitale, sia in conto competenza che in conto residui, senza tener conto dei limiti imposti dal patto di stabilità 2009 anche se questo potrà comportare come sanzioni, a valere solo sull’esercizio 2010, il blocco delle assunzioni, il blocco del ricorso all’indebitamento, la riduzione del trasferimento ordinario dello Stato sino ad un massimo del 5%, il contenimento della spesa corrente, il taglio delle indennità e dei gettoni degli amministratori comunali del 30%.




 


       



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