15 Settembre, 2002
Manca la politica con P maiuscola di Sante Gerelli.
Sembra un’affermazione ad effetto, ma è il contrario di quello in cui si è ridotta la politica oggi.
Manca la politica con P maiuscola di Sante
Gerelli.
Sembra un’affermazione ad effetto, ma è il
contrario di quello in cui si è ridotta la
politica oggi.
Sembra un’affermazione ad effetto, ma è il
contrario di quello in cui si è ridotta la
politica oggi. A volte si dice che manca
la politica con la P maiuscola, quella fatta
dalle persone e soprattutto per le persone,
non solo manca, ma la politica di questi
tempi si è trasformata come un lussuoso
posto di lavoro, si entra nel giro che conta,
e non se ne esce più.
Assistiamo a campagne elettorali roboanti,
dove si lanciano proposte come quella di
abolire le Province, di diminuire i parlamentari,
di sopprimere le comunità montane, quelle
situate si può dire a livello del mare, ma
poi alla fine non si concretizza nulla.
Si manifesta per la libertà di informazione,
quando l’informazione a ragion del vero viene
negata solo
a quei partiti o movimenti che rappresentano
milioni di italiani, ma che non avendo superato
la soglia di sbarramento alle elezioni sono
di fatto cancellati dalla vita sociale e
informativa
del nostro paese.
Tutte le forze sociali e politiche dovrebbero
avere gli spazi necessari per farsi conoscere
e per far conoscere le loro idee e le loro
proposte, e poi saranno i cittadini a decretarne
la fiducia o la sfiducia, ma se l’informazione
nega a loro la visibilità come fanno a comunicare
la loro esistenza, come fanno a far conoscere
i loro candidati, i loro dirigenti.
Notiamo la scarsità di rinnovamento soprattutto
nel centrosinistra di presidenti di Provincia,
di Regione e di Sindaci, vi è una rotazione
sempre tra gli stessi, quasi a rappresentare
una casta di amministratori, questo avviene
causa la scomparsa delle sezioni, dei circoli,
della presenza attiva degli iscritti, avviene
soprattutto a causa delle scelte che poche
persone racchiuse in una stanza decidono
e propongono o impongono agli altri.
Assistiamo in questi giorni a proposte che
anno dell’incredibile, come quella del sindaco
di Bari che pretende prima di affrontare
le primarie di coalizione peri l candidato
a presidente della
regione Puglia in contrapposizione Niki Vendola,
che la regione Puglia approvi una leggina
ad personam che gli permetta in caso di sconfitta
nelle regionali che gli venga mantenuto
il posto di sindaco, è una cosa inconcepibile
a quelli che credono nella politica con la
P maiuscola, ma soprattutto crediamo sia
inconcepibile alla maggioranza degli italiani.
Questo sindaco è stato eletto solo 8 mesi
fa, una volta si sarebbe detto che una scelta
simile prendeva in giro i cittadini, oggi
viceversa la si spaccia come una scelta strategica,
come una scelta di prospettiva.
Tanti pensano ancora alla bella politica,
vissuta assieme e tante persone, concretizzata
nelle scelte partecipate, discussa e concretizzata
a partire soprattutto dalle piccole realtà
dove
esistono ancora rapporti umani e di confronto.
Noi come SEL, Sinistra
Ecologia e Libertà ci impegneremo perché
la politica venga ancora percepita come un
percorso solidaristico, un percorso dove
i bisogni della gente vangano prima dell’occupazione
del potere. Siamo degli illusi?
Può darsi, ma può anche darsi che il nostro
impegno anche se limitato apra nuove possibilità
di partecipazione nelle scelte per costruire
un’Italia migliore.
Sante Gerelli
Sinistra Ecologia e Libertà
Circolo di Gussola
 
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