15 Settembre, 2002
Decisioni della Giunta Comunale del 14 gennaio 2010
Divieto di esposizione di striscioni e stendardi in Piazza del Comune, compreso Cortile Federico II ecc
Decisioni della Giunta Comunale del 14 gennaio
2010
Divieto di esposizione di striscioni e stendardi
in Piazza del Comune, compreso Cortile Federico
II ecc.
Divieto di esposizione di striscioni e stendardi
in Piazza del Comune, compreso Cortile Federico
II, e nelle vie Baldesio, Lombardini e Gonfalonieri:
atto di indirizzo.
La Giunta Comunale ha deciso di formulare
il seguente indirizzo a cui dovranno attenersi
i competenti uffici del Settore Gestione
Entrata: vietare, con decorrenza 1° gennaio
2010, l’esposizione di striscioni e stendardi
in Piazza del Comune, compreso Cortile Federico
II, e nelle vie Baldesio, Lombardini e Gonfalonieri.
L’art. 17, 2° comma, del Regolamento di Attuazione
del Piano Generale degli Impianti Pubblicitari,
prevede che l’esercizio della pubblicità
per mezzo di striscioni, stendardi, cartelli
temporanei, preiinsegne provvisorie e teli
pittorici monofacciali sia autorizzato nel
rispetto di quanto previsto dalle norme di
attuazione, ferma restando la discrezionalità
del Comune di valutare il contenuto in merito
al rispetto ambientale ed alle caratteristiche
architettoniche degli edifici circostanti.
L’Amministrazione Comunale ha deciso di assumere
questo indirizzo in considerazione degli
orientamenti precedentemente espressi e per
rispettare la visuale dei monumenti che si
affacciano sulla piazza ed evitare quindi
un impatto negativo dal punto di vista ambientale
anche in considerazione della cornice medioevale
di Piazza del Comune. Il Settore Gestione
Entrata a decorrere dal 1° gennaio 2010 non
rilascerà più autorizzazioni per l’esposizione
di striscioni e stendardi in Piazza del Comune,
compreso Cortile Federico II, e nelle vie
Baldesio, Lombardini e Gonfalonieri.
Atto di indirizzo in ordine all’adeguamento
delle quote dovute dalle famiglie degli utenti
frequentanti gli asili nido, le scuole per
l’infanzia comunali, le scuole per l’infanzia
e materne statali e del centro gioco dal
1° settembre 2010.
L’Amministrazione Comunale intende garantire
le necessità di bilancio 2010 attraverso
un tempestivo intervento sulle quote dovute
per i servizi scolastici nell’anno 2010.
Per questo motivo la Giunta Comunale ha deciso
di aumentare del 6%, a far tempo dal 1° settembre
2010, le quote dovute dalle famiglie degli
utenti frequentanti gli asili nido, le scuole
per l’infanzia comunali, le scuole per l’infanzia
e materne statali e del centro gioco.
Nomina del dirigente Maurilio Segalini a
coordinatore del gruppo nazionale dell’ANCI
di monitoraggio e ranking dei comuni italiani
La Giunta Comunale ha autorizzato il Direttore
del Settore Personale, Sviluppo Organizzativo,
Comunicazione e Politiche Giovanili, Maurilio
Segalini, a svolgere il ruolo di coordinatore
del gruppo tecnico di lavoro in supporto
alla Commissione ANCI dedicata all’implementazione
e sperimentazione dei nuovi modelli di valutazione
delle performance e ranking dei comuni aderenti.
Il Comune di Cremona ha inoltre aderito alla
sperimentazione “Performance e merito” condotta
dall’ANCI nazionale con il coinvolgimento
del gruppo tecnico coordinato da Maurilio
Segalini. Supportare i Comuni nel percorso
di adeguamento alla riforma della Pubblica
Amministrazione approvata con il decreto
Brunetta, diffondere la cultura del merito
e della valutazione, trovare percorsi di
comparazione qualitativa tra le varie amministrazioni
e valorizzare le specificità dei Comuni.
Questi sono gli obiettivi della Commissione
Nazionale ANCI, un organo creato per guidare
i Comuni nel processo di adeguamento della
riforma. La Commissione ha identificato un
gruppo di lavoro, presieduto dal Direttore
Generale del Comune di Torino, organizzato
in due gruppi tecnici: il primo coordinato
da Maurilio Segalini che si occuperà della
definizione del modello di ranking dei Comuni
e della sperimentazione, l’altro, coordinato
da Giuseppe Canossi, dirigente del Comune
di Roma, lavorerà alla interpretazione della
normativa. Per superare l’elevata complessità
attuativa della riforma i Comuni hanno firmato
un protocollo d’intesa con il Ministero della
Pubblica Amministrazione e l’Innovazione
per l’attuazione delle disposizioni del Decreto
legislativo. Al processo di sperimentazione
hanno aderito circa 130 Comuni, tutte le
città metropolitane, 60 su 100 dei capoluoghi
di provincia e altri grandi comuni, per un
totale di 15 milioni di abitanti.
 
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