15 Settembre, 2002
*Per un’Italia libera dal nucleare, per una strategia referendaria nazionale efficace e condivisa*
Sabato 23 gennaio 2009, ore 11 Sala eventi, “SpazioComune”, Piazza Stradivari - Cremona
Sabato 23 gennaio 2009, ore 11
Sala eventi, “SpazioComune”, Piazza Stradivari - Cremona
Conferenza stampa per la presentazione della Petizione
“Per un’Italia libera dal nucleare, per una strategia referendaria nazionale efficace e condivisa”
CREAfuturo (AmbienteScienze, Acli, Amici della Terra, Arci, CGIL, Legambiente, Movimento Federalista Europeo, Rete Lilliput) ha deciso di rompere gli indugi e di rappresentare da subito il disagio dei nostri territori che le istituzioni locali, a cominciare dall’Amministrazione provinciale, non vogliono o non sono in grado di difendere dalla imposizione di nuove centrali nucleari. Di fronte alle decisioni centralistiche del Ministro Scajola e dell’amministratore delegato dell’ Enel Fulvio Conti che dichiarano che riveleranno i siti prescelti per le localizzazioni solo dopo le elezioni regionali, nessuno che abbia una coscienza democratica crediamo possa accettare passivamente di restare all’oscuro di decisioni di questa portata. A questo punto l’unico modo perché il nostro territorio non venga sacrificato al nucleare, in quanto anello debole della catena, è che si definisca al più presto una strategia referendaria nazionale, ricorrendo all’articolo 75 della Costituzione. Ecco perché lanciamo da Cremona una Petizione che chiediamo a tutti di sottoscrivere e far circolare ovunque e ad ogni livello.
Il Diritto è la nostra legittima difesa!
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Carissimi,
per sabato 23 gennaio, ore 11, presso la Sala "SpazioComune" in Piazza Stradivari a Cremona, è indetta una conferenza stampa con la quale si vuole portare a conoscenza dell'accelerazione in corso verso il nucleare e favorire l'apetura di una discussione sulla "Petizione" che "CREAfuturo" ha deciso di lanciare per raccogliere pareri, suggerimenti, firme di sostegno, ma anche per sollecitare una strategia nazionale capace di bloccare la costruzione delle nuove centrali nucleari in Italia. Almeno per due ordini di motivi: per la sicurezza e la salute dei cittadini, visto che le centrali che si vorrebbero costruire stanno creando ovunque (Finlandia e Francia) grossi problemi tecnici e per la dimensione insostenibile dei costi cui il paese andrebbe incontro, si parla di decine di miliardi di euro, in un momento di generale difficoltà per l'economia. A proposito dei citati problemi, si ricorda che le Autorita' per la sicurezza della stessa Francia, Finlandia e Gran Bretagna (ha dei contratti di acquisto con Areva) hanno chiesto ulteriori informazioni sui sistemi di controllo.
Il nostro appello è rivolto a tutte le forze politiche, sociali, economiche presenti sul nostro territorio perchè si facciano responsabilmente carico del rischio imminente e, invece di subirlo passivamente quando sarà troppo tardi, coinvolgano i rispettivi riferimenti nazionali. Pensiamo infatti che i nostri piccoli Comuni non avranno la forza di opporsi con successo, una volta individuati i siti idonei, visto che Il comune di Cremona tentenna sul referendum cittadino e addirittura l' Amministrazione provinciale è pronta a svendere il nostro territorio e la nostra sicurezza. Dunque è adesso che occorre costruire una vasta alleanza e collaborazione locale, regionale, nazionale senza che nessuno abbia la tentazione di fare il primo della classe e senza che gli altri glielo lascino fare per "bruciare" l'iniziativa. Noi abbiamo avanzato una proposta, l'abbiamo articolata in una Petizione.Vi chiediano di venire a discuterla con noi e, se la condividete, di sostenerla a ogni livello. E' questo il momento della responsabilità e della solidarietà, senza secondi fini. La strada che indichiamo è quella del Diritto e della partecipazione democratica. Vi aspettiamo.
Marco Pezzoni e Benito Fiori
 
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