15 Settembre, 2002
La rivolta dei villici. LUCI invia una seconda lettera sul Progetto del terzo ponte.
Altre considerazioni sulla assemblea pubblica tenutasi martedì 25 maggio 2010 ...
La rivolta dei villici. LUCI invia una seconda
lettera sul Progetto del terzo ponte.
Altre considerazioni sulla assemblea pubblica
tenutasi martedì 25 maggio 2010 alle ore
21 presso la sala della Parrocchia di Cavatigozzi
avente per tema il progetto del terzo ponte
sul fiume Po.
La rivolta dei villici
Caro Direttore,
vorremmo illustrare a Lei ed ai suoi pazienti
lettori la memorabile serata di
Cavatigozzi di cui, anche noi, fummo attoniti
protagonisti.
Si trattava di spiegare al volgo dei rustici,
espropiandi, sognatori
ambientalisti, perdigiorno ed altri sfigati
quale luminoso e futurista destino di
velocità su gomma avessero preparato per
noi gli uomini della stanza dei bottoni.
Nella formazione del fronte opposto, quello
dei vincenti uomini del fare, era il
volonteroso ingegnere responsabile del progetto
ed il direttore megagalattico
d’Autostrade Centro Padane.
La strategia per far ingoiare ai villici
servi della zolla agricola ed agli altri
facinorosi l’amaro calice era abbastanza
classica: convocazione della riunione negli
ultimi quattro giorni utili per presentare
documenti (il progetto definitivo era del
marzo 2010), premessa buonista ed ecumenica
del sindaco che ricordava il suo amore
per il fiume ed il passato glorioso d’atleta
canoista.
A seguire l’ingegnere doveva narcotizzare
l’auditorio con un paio d’ore di
tecnicismi, poi il direttore con altri dati
ed eloquio debordante; alla fine
sarebbero restati pochi minuti per rispondere
alle domande dei pochi presenti ancora
svegli e reattivi.
Uno degli intervenuti ruppe lo schema domandando
l’indicibile: se tutto era già
stato deciso, a che serviva la riunione in
assemblea? Rispose il vice-borgomastro
ricordando a tutti che i giochi erano già
fatti e bisognava mettersi il cuore in
pace.
Gli amministratori precedenti, rigorosamente
assenti, e le regioni interessate
avevano già deciso tutto.
Noi, gli sfigati, potevamo opinare solo sulle
opere di “mitigazione ambientale” e
cioè consigliare l’amministrazione se inserire
tra case, industrie pericolose e
l’imminente autostrada a sei corsie, una
barriera di mughetti o una di giaggioli.
A questo punto la numerosa truppa degli intervenuti
cominciava una serie
incontenibile di domande che travolgevano
il povero ingegnere (.......)
Intervenne il megadirettore, vero dominus
della serata, che cercò di placare il
tumulto con vari e consumati artifici retorici.
Ma ormai erano scintille. La gleba diventata
irrispettosa: domandava a chi
sarebbe servito il terzo ponte, a cosa serviva
l’autostrada, dove erano i dati, gli
studi sui flussi del traffico, chiedeva di
sicurezza, rumore, devastazione dei
terreni ed altro.
Il sindaco e gli amministratori presenti
(quelli passati sempre introvabili) in
crescente imbarazzo osservavano preoccupati
il crescere della protesta che si poteva
tramutare in perdita di consenso.
Il vice-borgomastro tirò fuori un jolly avariato:
annunciava, per placare la
canaglia, la mitica e sempre promessa “pista
ciclabile per la Cava”.
Risultato: venne subissato di fischi dai
presenti. Malgrado la tarda ora, tutti
gli sfigati avrebbero dovuto alzarsi di prima
mattina per il lavoro, nessuno se ne
andava e le domande si facevano incalzanti.
Uno degli astanti, non edotto del fatto che
le acciaierie del Cavaliere in questa
città non producono scorie con metalli pesanti
ma purissime ed inerti sabbie da
cantiere stradale, fu pesantemente apostrofato
dall’eccesso di zelo del nostro
assessore “all’ambiente”. Alla fine prevalse,
come previsto, il fronte dei
“vincenti” anche per nostra viltà e pochezza.
Mancò alla rivolta dei villici (in situazione
simile a quella degli impiegati
costretti dal cinefilo direttore megagalattico
alla visione del capolavoro del
regista russo Sergej Michajlovi? Ejzenštejn
durante la finale di calcio della
nazionale) un Fantozzi senza paura che gridasse
ciò che tutti pensavano, ma nessuno
osava dire: “La corazzata Potëmkin (leggi
il progetto del terzo ponte) è una cagata
pazzesca!”.
LUCI Cremona
info@lucicremona.it
http://www.lucicremona.it
 
|