15 Settembre, 2002
Altro che processo breve, siamo immersi in una lunga crisi di Marco Arcari.
E necessario dar vita a nuovo lavoro.
Altro che processo breve, siamo immersi in
una lunga crisi di Marco Arcari.
E necessario dar vita a nuovo lavoro.
Distogliamo per un attimo l’attenzione dal
“processo breve” e dal “legittimo impedimento”,
materia per la quale ha interesse un solo
cittadino del nostro Paese e concentriamo,
sempre per un attimo, il fuoco sul tema che
tiene banco nel resto d’Europa e interessa
direttamente milioni di cittadini del nostro
Paese.
La lunga coda della crisi economico- finanziaria
che sta travolgendo il sistema produttivo
e tutto il mondo del lavoro non cesserà di
provocare danni anche per tutto il 2010,
i dati allarmanti sull’occupazione meritano
ben altra considerazione che il solo ricorso
agli ammortizzatori sociali.
Pararsi dietro la cassa integrazione non
servirà al Paese. Il sistema degli ammortizzatori
sociali mai riformato e mai reso veramente
efficiente, avrebbe consigliato al Governo
una seria strategia riformatrice in merito,
con lo scopo di ottimizzare le risorse rendendole
più disponibili e mirate nonché universalizzandone
l’accesso.
Ma così non è stato e ciò che sta accadendo
non fa presagire che lo potrà diventare.
Serve coerenza e tanto senso di responsabilità,
la sfida vera è creare le condizioni per
generare nuovo lavoro, ripristinare le basi
perché il Paese ritorni ad essere una potenza
economica degna di rimanere fra le grandi
del mondo.
Serve riattivare quello che in gergo tecnico
si chiama “il sistema”, servono risorse mirate
agli interveti di sviluppo e occupazione,
serve investire in ricerca e nuove tecnologie,
serve una scuola d’eccellenza che punti sul
capitale umano più che su quale modello di
scuola, servono tutele nuove al lavoro e
ai lavoratori, serve un’inversione netta
in tema di precarietà e flessibilità al lavoro.
Parlando di “crisi” con un “vecchio” artigiano
cremonese, che vede la cosa dal didentro,
mi dice:
“manca la materia prima…, manca il lavoro”;
le imprese ci sono e i lavoratori pure.
Una politica che si guarda allo specchio
non riuscirà a farci passare indenne la nottata;
lavoratori e imprese da soli non ce la possono
fare le ferite subite sono profonde e in
qualche caso mortali, guarire il Paese si
può e si deve, la cura della cassa integrazione
non basta serve nuova energia, strategie
condivise e tante risorse; abbattano gli
specchi e creino le condizioni per un confronto
aperto con un unico obiettivo; dar vita a
nuovo lavoro.
Distinti saluti
Marco Arcari
 
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