15 Settembre, 2002
Provolone Valpadana: alleanza con i campioni del Rugby per il made in Italy
Una campagna in collaborazione con AICIG (Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche), FIR (Federazione Italiana Rugby) e il supporto del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali per sensibilizzare l’opinione pubblica
Provolone Valpadana: alleanza con i campioni
del Rugby per il made in Italy e case history
per Harvard.
Una campagna in collaborazione con AICIG
(Associazione Italiana Consorzi Indicazioni
Geografiche), FIR (Federazione Italiana Rugby)
e il supporto del Ministero delle Politiche
Agricole, Alimentari e Forestali per sensibilizzare
l’opinione pubblica verso il consumo di cibi
di qualità e la partecipazione ad un convegno
internazionale dove si è discusso di questo
caso di successo italiano, segnalato anche
alla Harvard Business School: questi i primi
passi del Consorzio di Tutela Provolone Valpadana
nel 2010. All’Italia va il primato europeo
per i prodotti riconosciuti con la qualifica
DOP (Denominazione di origine protetta), IGP
(Indicazione geografica protetta) e STG (Specialità tradizionale garantita).
Cremona, 25 febbraio 2010 – Il binomio con
il rugby, uno sport puro e alimenti certificati
DOP e IGP rappresenta un veicolo ideale per sensibilizzare
il pubblico nei confronti di prodotti di
qualità legati al territorio. In questa ottica,
parte a breve la campagna “DOPatevi”, una
iniziativa realizzata in collaborazione con
AICIG e FIR con il supporto del Ministero
delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
per sensibilizzare l’opinione pubblica e
i giovani nei confronti di una alimentazione
sana. Con questo accordo, la Federazione
Italiana Rugby e l’Associazione Italiana
Consorzi Indicazioni Geografiche perseguono
l’obiettivo di indicare ai consumatori una
via per il benessere attraverso la pratica
dello sport e il consumo di cibi di alta
qualità, legando in modo importante le due
vie per sentirsi in forma.
I prodotti DOP e IGP, forti dell’attività
di vigilanza e tutela svolta dai Consorzi
rappresentano una sicurezza e una garanzia
per chi li sceglie, evidenziandosi anche
per caratteristiche comuni al gioco del rugby
la cui pratica implica impegno e attenzione
all’alimentazione per il raggiungimento della
massima performance sportiva, ottenuta esclusivamente
attraverso le proprie forze e non con l’uso
di sostanze proibite. La campagna, che vede
coinvolto anche il Ministero delle Politiche
Agricole, Ambientali e Forestali e Buonitalia,
ha debuttato allo Stadio Flaminio di Roma
durante la prima tappa del “6 Nazioni”.
Il caso del Consorzio di Tutela Provolone
Valpadana è stato presentato lo scorso 11
febbraio come positiva case history nel corso
del convegno internazionale “Food System
Dynamics” che si è svolto in Austria a cura
di Francesco Braga, esperto di agribusiness
nazionale ed internazionale dell’Università
di Guelph (Canada) e Mary Shelman, della
Harvard Business School. Una versione riveduta
del caso sarà presentata a Boston il prossimo
giugno, nell’ambito del ventesimo World Congress
della International Food and Agribusiness
Management Association.
“E’ da tempo che il Prof. Braga suggeriva
un’azione di questo tipo” ha affermato Vittorio
Emanuele Pisani, Direttore Generale del Consorzio
di Tutela Provolone Valpadana “per dimostrare
l’attualità del “case method” e per permettere
di esporre ad una audience qualificata a
livello internazionale le problematiche di
diretto, specifico interesse per un’azienda
quale il Consorzio Tutela Provolone Valpadana.
La discussione, in un ambiente altamente
professionale e pre-competitivo, ha fornito
interessanti spunti, migliorando al tempo
stesso la visibilita’ del Consorzio con interlocutori
particolarmente qualificati”.
Simona Bravi
Ufficio stampa Consorzio Tutela Provolone
Valpadana
Consilium Comunicazione Italia
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