15 Settembre, 2002 DISASTRO DI BHOPAL DEL 1984 : ‘TROPPO POCO, TROPPO TARDI’ Per Amnesty International, il commento rispetto alla sentenza di oggi e’:
‘TROPPO POCO, TROPPO TARDI’. IL COMMENTO
DI AMNESTY INTERNATIONAL SULLE
CONDANNE EMESSE DA UN TRIBUNALE INDIANO PER
IL DISASTRO DI BHOPAL DEL 1984
Dopo la condanna emessa oggi nei confronti
di sette cittadini indiani per
il disastro della fabbrica di pesticidi di
proprieta’ della Union Carbide
Corporation (Ucc), avvenuto a Bhopal nel
1984, Amnesty International ha
chiesto ai governi dell’India e degli Stati
Uniti d’America di fare in
modo che la stessa compagnia statunitense
sia portata di fronte alla
giustizia.
Per Amnesty International, il commento rispetto
alla sentenza di oggi e’:
troppo poco, troppo tardi.
‘Si tratta di condanne storiche, ma oltre
25 anni sono stati un lasso di
tempo inaccettabile per i sopravvissuti al
disastro e per le famiglie
delle vittime’ – ha dichiarato Audrey Gaughran
di Amnesty International.
‘Mentre sette impiegati indiani sono stati
processati e condannati, il
cittadino straniero sotto accusa e’ stato
in grado di sfuggire alla
giustizia semplicemente rimanendo all’estero.
Questo e’ a sua volta
totalmente inaccettabile’.
La Ucc e il suo ex presidente, Warren Anderson,
incriminati sin dal 1987,
sono riusciti a evitare il processo. La Ucc
e’ di proprieta’ della The Dow
Chemical Company (Dow) dal 2001. I sopravvissuti
di Bhopal e le
organizzazioni per i diritti umani continuano
a chiedere alla Dow di
intervenire sull’impatto, ancora in corso,
del disastro del 1984. Questa
compagnia rifiuta le richieste, negando qualsiasi
responsabilita’ per
l’operato della Ucc a Bhopal.
‘Troppo spesso, la complessita’ delle strutture
societarie e il fatto che
le compagnie operano sotto giurisdizioni
multiple costituiscono grandi
ostacoli per l’accertamento delle responsabilita’.
Le condanne degli
imputati di nazionalita’ indiana non sono
sufficienti: i governi
dell’India e degli Usa devono fare in modo
che la Ucc e il suo ex
presidente siano processati’.
La fuoriuscita di sostanze velenose dallo
stabilimento della Ucc di
Bhopal, il 2 dicembre 1984, uccise tra le
7000 e le 10.000 persone in
pochi giorni e altre 15.000 nei successivi
20 anni. Oltre 100.000 persone
continuano ad avere gravi problemi di salute.
FINE DEL COMUNICATO
Roma, 7 giugno 2010
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