15 Settembre, 2002
CNA Cremona: salviamo la città e…facciamo il terzo ponte
Non tutti ricordano che il traffico aumenterà ancora, in città, in virtù dell'approvazione della costruzione del terminal logistico del porto di Cremona
CNA Cremona: salviamo la città e…facciamo
il terzo ponte
Cremona 18 giugno 2010 – "La Provincia
di Cremona ha adottato, con Delibera Consiliare
il 16 gennaio 2002, il Piano Territoriale
di Coordinamento Provinciale di cui è parte
integrante il "Piano Integrato della
Mobilità (PIM): a sua volta il P.I.M. è costituito
da un sistema di piani di settore per la
mobilità fra i quali il "Piano provinciale
di bacino della mobilità e dei trasporti"
che comprende il presente "Piano del
Trasporto delle merci e della Logistica".
Gli obiettivi del Piano delle Merci derivano
espressamente dal concetto di "bilanciamento"
e coerenza tra: obiettivo di sviluppo economico
e dei servizi; obiettivo della salvaguardia
ambientale e territoriale, che sono gli indirizzi
guida del PIM."
Sono queste le linee guida che devono sempre
caratterizzare ogni intervento sulle questioni
dello sviluppo sostenibile del nostro territorio.
Suggeriamo inoltre la rilettura delle pagine
del piano territoriale di coordinamento -
P.T.C.P. che costituisce uno strumento di
importanza fondamentale per governare i fenomeni
di trasformazione territoriale e per coordinare
e orientare gli strumenti urbanistici e i
piani di settore del nostro territorio. Forse
molti dimenticano alcuni dati di fatto incontrovertibili.
Uno di questi è quello sul quale pare ormai
tutti siamo d'accordo, ed è che la zona industriale
di Cremona si è sviluppata dalla parte opposta
a quella che naturalmente doveva essere (ad
est della città). Ormai a cose fatte, visto
che non è possibile cancellare con il gommino
il porto, e le industrie che già ci sono,
si tratta, con razionalità, di porre rimedio
allo scempio di traffico che tutti gli errori
di 60 anni hanno generato.
Lo scenario che si prospetta ai Cremonesi
è questo: un'autostrada nella parte est della
città che attira il traffico (auto e veicoli
pesanti) attraverso la tangenziale nord;
una zona industriale che da ovest (compreso
il nuovo insediamento di Arvedi) che a regime
aumenterà in modo esponenziale il traffico
pesante che in partenza da porto canale e
da Cavatigozzi risale la Castelleonese imbocca
la tangenziale e confluisce sull'autostrada
(o forse preferiamo che venga dirottato su
via Eridano per passare sul ponte ordinario
in ferro per Castelvetro?).
Non tutti ricordano che il traffico aumenterà
ancora, in città, in virtù dell'approvazione
della costruzione del terminal logistico
del porto di Cremona che, se è vero che toglierà
dalla viabilità nazionale ordinaria numerosi
camion, è altrettanto vero che arrivando
la merce in porto a Cremona, dal porto e
dallo scalo si genererà ulteriore traffico
pesante per la consegna a destinazione delle
stesse merci. Questo nuovo traffico si scaricherà
ancora sulla tangenziale di Cremona città
per il casello di San Felice delll'autostrada
intasando ulteriormente il traffico nella
nostra città. Non potendo rimediare con una
bacchetta magica agli errori del passato
ora conviene usare il buon senso anche per
salvaguardare la natura che, siamo certi,
è una delle priorità in capo ai progettisti
della struttura.
Nessuno può pensare che la costruzione del
terzo ponte possa avvenire senza tener conto
delle implicazioni ambientali! Dopo un inevitabile
iniziale disagio, siamo certi che avremo
una viabilità consona ad una città che, anche
con la nuova autostrada Cremona Mantova finalmente
non si potrà più relegare nell'isolamento.
 
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