15 Settembre, 2002 Palazzo Fodri. Magnoli (segretario provinciale): "oltre la debolezza anche l'arroganza di Perri" Esultare come si fosse espugnato un fortino di nemici, questa è la scena più dolorosa della vicenda di Palazzo Fodri.
Palazzo Fodri. Magnoli (segretario provinciale):
"oltre la debolezza anche l'arroganza
di Perri"
Esultare come si fosse espugnato un fortino
di nemici, questa è la scena più dolorosa
della vicenda di Palazzo Fodri. Un sindaco
che perde ogni senso istituzionale al termine
di un braccio di ferro che si risolve con
un atto di dubbia legittimità giuridica e
di vera prepotenza.
Così non si trattano nemmeno persone sulle
quali grava l’ombra di qualche illecito,
figuriamoci persone serie, dalla vita specchiata,
che allo stato degli atti si sono comportate
con correttezza e trasparenza. Abbiamo visto
un sindaco che fa mettere i consiglieri sotto
torchio come malfattori, che esercita ogni
genere di pressione perché si dimettano dal
consiglio. Una debolezza politica che è sfociata
in un atto di scioglimento che non è nelle
facoltà del sindaco. Un gesto di arroganza
incredibile, soprattutto se pensiamo alle
parole concilianti di Perri all’inizio della
vicenda, in cui parlava di piccoli “problemi
di comunicazione”.
Esiste un termine tecnico per comportamenti
di questo genere: si chiama epurazione. E
l’epurazione è lo strumento dei deboli e
Perri è debole perché non ha sotto controllo
quello che fa.
Ora il sindaco spieghi se basta un difetto
di comunicazione per cercare di azzerare
il consiglio della fondazione o se esiste
qualcosa di grave che l’opinione pubblica
non conosce. E non si illuda, perché questa
terribile vicenda non finisce qui.
Titta Magnoli
Segretario Provinciale Partito Democratico