15 Settembre, 2002
Liutprando da Cremona
Liutprando (da Cremona) (Pavia, 920? – 972) è stato un diplomatico, storico e vescovo italiano autore di opere in lingua mediolatina.
Liutprando da Cremona
Liutprando (da Cremona) (Pavia, 920? – 972)
è stato un diplomatico, storico e vescovo
italiano autore di opere in lingua mediolatina.
Biografia
Liutprando nacque da una famiglia italiana
benestante e ebbe la sua educazione presso
la corte di Pavia. Nominato diacono, fu al
servizio di Berengario II per il quale andò
come diplomatico a Costantinopoli, alla corte
dell'imperatore Costantino VII. Al suo ritorno,
caduto in disgrazia presso Berengario per
motivi ignoti, si trasferì alla corte del
re sassone Ottone I, futuro imperatore del
Sacro romano impero, al quale offrì i suoi
servizi. Tornato in Italia al seguito dello
stesso imperatore, in occasione della sua
incoronazione, divenne, a partire dal 961,
vescovo di Cremona, come lui stesso racconta
e come attestato dai documenti dell'epoca.
Grazie anche alla sua conoscenza, peraltro
non perfetta, del greco e del tedesco, Liutprando
fu al centro delle vicende politiche e diplomatiche
della seconda metà del X secolo relative
all'Italia, al Sacro romano impero di nazione
tedesca e ai rapporti di quest'ultimo con
l'Impero Romano d'Oriente. Assistette infatti
all'incoronazione di Ottone I e di Ottone
II, alla deposizione dei papi Giovanni XII
e Benedetto V e alla elezione di Leone VIII
e Giovanni XIII, al Sinodo di Ravenna e nel
968 fu inviato ancora una volta alla corte
di Costantinopoli presso l'imperatore Niceforo
II Foca (del quale ci lascerà il ritratto
eccezionalmente vivo e quasi caricaturale
di un essere illetterato e abietto descritto
con un disprezzo e una ferocia inauditi),
per chiedere la mano della nipote Teofano
per conto dell'imperatore Ottone II.
Opere
Tutte e tre le sue opere traggono spunto
dagli eventi storici di cui è testimone.
Più che essere delle opere storiche in senso
stretto però, sono dei vivissimi racconti
quasi bozzettistici, pieni di aneddoti salaci
attraverso i quali Liutprando, ignorando
o in molti casi anche a dispetto di ogni
verità storica, mette in cattiva luce quei
personaggi con i quali si è trovato in conflitto
o dai quali ha dovuto addirittura subire
angherie nel corso della sua carriera umana
e diplomatica. Nell'Antapodosis ad esempio,
che significa restituzione/resa dei conti,
egli si scaglia contro Berengario II e sua
moglie Willa coprendoli di ingiurie e di
ridicolo, così come nel Liber de legatione
costantinopolitana inveisce (come abbiamo
già accennato più sopra) contro l'imperatore
Niceforo e l'intera corte bizantina. Più
pacato nei toni risulta il Liber de rebus
gestis Ottonis Magni Imperatoris dedicato
da Liutprando ad Ottone I e alla sua corte.
Queste opere, il cui latino è spesso non
del tutto corretto ma la cui vivacità descrittiva
rimane indiscussa, rappresentano in ogni
caso, insieme a quelle più curate di Raterio
da Verona, le opere italiane più rappresentative
di quella che è stata definita la Rinascita
Ottoniana. In più in esse troviamo una delle
rare descrizioni che abbiamo della corte
bizantina da parte di un autore dell'Europa
latina del X secolo.
Per saperne di più clicca qui:
http://it.wikipedia.org/wiki/Liutprando_da_Cremona
Guada un video:
http://www.territorioscuola.com/youtube/view.php?video=isDPIme38NM&feature=youtube_gdata&title=DOVE+TI+ERI+NASCOSTO%3F
a cura di red/welcr
11/07/2010
 
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