15 Settembre, 2002
SERVIZIO IDRICO, VITTORIA DEI SINDACI
RICONOSCIUTO IL PARERE VINCOLANTE SU INVESTIMENTI, TARIFFE E MODALITA’ D’EROGAZIONE
SERVIZIO IDRICO, VITTORIA DEI SINDACI: RICONOSCIUTO
IL PARERE VINCOLANTE SU INVESTIMENTI, TARIFFE
E
MODALITA’ D’EROGAZIONE
Accolte le osservazioni di Anci Lombardia.
Fontana: “Ringraziamo la
Regione”. Oldrini: “Occorre anche garantire
la possibilità di affidare il servizio in
house”
Milano, 29 novembre 2010.
La bozza di riforma del servizio idrico che
approderà in Consiglio regionale contiene
molte delle
modifiche che Anci Lombardia aveva dapprima
proposto e poi difeso con forza.
Secondo la nuova versione della legge, la
Conferenza dei sindaci dovrà esprimere un
parere
vincolante sulle scelte dell’ufficio d’ambito
in materia di investimenti, tariffe, e anche
sulle
modalità di erogazione del servizio. Tre
componenti su cinque dell’ufficio d’ambito
di ogni ATO
(l’Ambito Territoriale Ottimale, che corrisponderà
ai confini della provincia, tranne quella
della
città di Milano che coinciderà con i confini
del Comune) saranno sindaci, a rappresentanza
di
comuni con meno di 3mila abitanti, tra i
3mila e i 15mila e oltre i 15mila. I componenti
dell’ufficio
d’ambito saranno nominati dal presidente
della Provincia, ma su indicazione della
conferenza dei
sindaci.
“Siamo molto soddisfatti che le osservazioni
dei sindaci siano state accolte dalla Giunta
e dal
Consiglio regionale, e che si sia arrivati
a emendare un testo di riforma che poteva
essere
migliorato – dichiara il Presidente di Anci
Lombardia Attilio Fontana – Ogni decisione
che avesse
sottratto ai Comuni proprietari delle reti
idriche la loro potestà decisionale, non
avrebbe potuto
incontrare il nostro favore. Invece con questa
legge si garantisce ai sindaci la possibilità
di avere
voce in capitolo, e di questo ringraziamo
Giunta e Consiglio regionale. Ora l’importante
è mettere
in condizione l’ufficio d’ambito di programmare
gli investimenti necessari al mantenimento
e allo
sviluppo delle reti”.
“C’era il timore che il diritto di proprietà
venisse ignorato, fatto questo più unico
che raro, proprio
a danno dei Comuni lombardi – aggiunge il
Vicepresidente di Anci Lombardia Giorgio
Oldrini -. La
nostra insistenza e la disponibilità dell’assessore
Raimondi e della commissione consiliare hanno
fatto sì che i sindaci possano continuare
a essere responsabili di un servizio essenziale
per i
cittadini. Adesso occorre offrire anche la
possibilità dell’affidamento in house del
servizio di
erogazione, attraverso la società patrimoniale
che raccoglierà le reti comunali”.
Ufficio stampa ANCI Lombardia
fonte: lista Torchio
 
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