15 Settembre, 2002
Manutenzione ordinaria stradale 2004, stanziati quasi 500 mila euro
Lo ha deciso la Giunta Provinciale nel corso dell'ultima seduta .
Manutenzione ordinaria stradale 2004, stanziati
quasi 500 mila euro
484 mila euro sono messi a bilancio per l'ordinaria
manutenzione delle strade provinciali del
prossimo anno. Lo ha deciso la Giunta Provinciale
nel corso dell'ultima seduta approvando il
progetto esecutivo dei lavori che interessano
tratti vari di tutta la rete stradale.
Il piano include interventi mirati, fondamentali
per garantire sicurezza e percorribilità
alle strade. Si tratta di riparare nell'immediato
ai danni del tempo, delle intemperie e del
traffico.
La pianificazione ha un valore cautelativo.
"Dall'esperienza sappiamo quali sono
i nodi più critici - spiega il Presidente
della Provincia Gian Carlo Corada -. Tuttavia,
occorre tener conto anche degli imprevisti
e mettersi in condizione di agire con tempestività.
Si tratta spesso di interventi di modesta
entità, ma che richiedono in ogni caso l'impiego
di manodopera e mezzi specializzati".
Il territorio è stato diviso in due aree,
quella orientale e quella occidentale e per
ciascuna sono stati stanziati 182 mila euro.
Le strade sotto stretta osservazione sono
parecchie, comprese le ex statali (591, 498,
472, 235, 234, 415) e le tratte più "difficili",
per densità di traffico e importanza, tra
esse nel Cremasco la Rivoltana, la Castelleone-Montodine,
la Palazzo Pignano-Vaiano, la strada di Dovera,
di Crema e di Cassano e tutte le altre. Nel
Casalasco sono sotto lente la ex statale
10, la via Brescia, l'Asolana, la Sabbioneta
e le altre provinciali. Attenzione alla bassa
di Casalmaggiore, alla Giuseppina, alla Seniga-Isola
Pescaroli e a tutte le altre strade che potranno
necessitare di manutenzione immediata.
120 mila euro sono stati infine deliberati
a vantaggio della manutenzione ordinaria
delle apparecchiature con funzione di giunti
trasversali dei manufatti presenti sulla
rete stradale. Andranno sostituiti o riparati
i pezzi ammalorati sui ponti e viadotti per
evitare costituiscano un ostacolo alla sicurezza
viabilistica e al contempo garantire la tenuta
degli impalcati nei punti di apertura strutturale
in cui rischia di filtrare l'acqua piovana
e portare danno alle strutture in calcestruzzo.
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