15 Settembre, 2002
Festa 2005: una serata di «degustazione»
Al Cammello Rosso spazio alla musica «cremonese»: UA'
Una serata senza «grandi eventi» - dove per grandi eventi si intendono le
iniziative che dovrebbero affollare la platea del palco centrale e forse sarà
così almeno per Pierluigi Bersani, questa serata di domenica - le serate nella
cui programmazione non spicca un nome o un tema con particolare forza, sono
serate in fondo altrettanto piacevoli. Ci si può concedere una rilassante
passeggiata nella Festa sempre più fiera, tra le bancarelle sempre più
multicolori. Si può fermarsi a mangiare una fetta di anguria (biologica) - e l’effetto
sarebbe ancor più “rinfrescante” se il tempo fosse più “di stagione” -
ai tavolini della “Cascina Benpensata”, a due passi dall’Ombelico del
mondo. In questa festa, i sapori sanno davvero come “accompagnarsi”. Come
diceva ieri sera Kossi Komla-Ebri, medico-scrittore togolese, della cultura d’oggi,
multietnica: non un frullato che fa sparire gli ingredienti ma una macedonia che
esalta il sapore dei singoli pezzi di frutta, le mele del Trentino, i limoni
della Sicilia, frutti dell’Africa o d’America... Aveva, credo, dimenticato
di nominare l’anguria, l’aggiungiamo ora.
Una simile gustosa “macedonia” ci viene offerta dal Cammello rosso un po’
nascosto (lo si trova, come recita il cartello sulla cancellata d’entrata nell’area
Piazza giovane: “in fondo a sinistra”).
Quando una città è sede di una Università, molto della vita collettiva -
culturale, scientifica - si coagula attorno a questa Università. Cremona è
sede di varie facoltà di varie università non “sue”. Riuscirà, Cremona -
e non solo le sue istituzioni - sentire “sue” queste facoltà? La ricchezza
che portano in dono spesso non è “vistosa”. Come era piuttosto “nascosta”
la serata offerta da una giovane band - nome curioso: UA' - composta da
studenti di Musicologia, nessun cremonese - tutti “cremonesi”: Doris Di
Nicola (voce, piano, percussioni), Mattia Esposito (voce, chitarra, tromba),
Giorgia Capovivo (basso, trombone), Lionel Vessilier (violino, chitarra,
fisarmonica). Una “strumentazione”, come si vede, ricca, insolita,
intelligente e… piacevole. Musica di giovani che uniscono Cremona alla Francia e ad altre parti d'Italia - nelle persone e nelle impronte musicali -, di giovani che sanno far camminare a
braccetto la meticolosa preparazione musicale e la voglia di esprimersi fuori
dai canoni “classici” e anche fuori da certi "canoni" di "modernità". Che hanno il coraggio di rinfrescarci la memoria sul piacere della melodia e dell'armonia, che hanno cose da dire - “merce” rara e preziosa - e ai quali si può solo rammentare un verso della loro stessa canzone: “Non
rallentare…”
Sulla pedana della “Piazza giovane” i Karisma cullano il pubblico con
melodie note e amate. Aggrappati tra le gobbe del Cammello rosso, “in fondo a
sinistra”, gli Uà. La festa è grande. La “macedonia” è squisita.
M.T.
 
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