15 Settembre, 2002
Ulivo: sondaggio -sorpasso sulla CdL
Ulivo: sondaggio - sorpasso sulla CdL
da www.margheritaonline.it
L’Ulivo supera, nei sondaggi, la CdL, “oltre che nel maggioritario, anche nel proporzionale”: lo afferma Francesco Rutelli, interpellato alla Camera dai giornalisti in una pausa delle votazioni sulla finanziaria.
“Abbiamo a che fare - spiega il leader della Margherita - con un bilancio rovinoso” del governo sul fronte economico “e con un’ostinazione che sta aprendo falle pesanti nell’attuale maggioranza, come dimostra la ribellione aperta che viene dai centristi della coalizione”.
“Ma il malessere che viene contenuto nel Palazzo - secondo Rutelli - si fa fortissimo nel paese: segnalo che oggi ho ricevuto il primo sondaggio che dà il centrosinistra in vantaggio anche nel voto proporzionale da alcuni anni a questa parte. Siamo da alcuni mesi testa a testa ed oggi nettamente avanti come Ulivo nei confronti della CdL. Ma anche l’area nella quale eravamo tradizionalmente più deboli, quella del voto proporzionale dei partiti, vede a fine 2002 un sorpasso dell’Ulivo sul centrodestra”.
“Quindi qui dentro i cocci si possono anche rappattumare - commenta il coordinatore dell’Ulivo - ma nel paese il consenso cala ed è per questo che il centrosinistra deve continuare su questa linea di paziente costruzione, allargamento e irrobustimento politico: è la condizione che ci permetterà di vincere le elezioni amministrative in primavera assestando un colpo ad un governo e ad una maggioranza che non funzionano e non servono l’interesse del paese”.
Per Rutelli, “il primo fattore di caos e di perdita del consenso per la CdL è l’economia, perché quando tutti gli indicatori vanno male è chiaro che ciò si riflette in modo diretto sul consenso. E soprattutto non bastano le chiamate propagandistiche o le invenzioni estemporanee come la prostituzione nei condomini che durano lo spazio di un mattino”.
Alla domanda su quale sia l’istituto che ha elaborato questi sondaggi, il presidente della Margherita replica: “Non vi preoccupate, sono istituti veri, non quelli finti...”.
Sulla finanziaria, per Rutellirappresenta il “fallimento del ministro Tremonti”: “Non si tratta di affrontare il suo stile parlamentare: non viene, viene e se ne va, dice alcune banalità o bugie in Parlamento. Il punto è che l’Italia ha un enorme potere accentrato nelle mani del ministro dell’Economia che sta facendo fiasco”.
“Tutti i dati dell’economia - ricorda Rutelli confermano la perdita di competitività dell’Italia. Gli unici dati dignitosi sono quelli legati all’occupazione, perché continua l’effetto delle politiche di innovazione dei governi di centrosinistra. Ma tutte le altre misure che avrebbero dovuto contrastare la difficoltà economica internazionale dimostrano il fiasco di Tremonti”.
“La Tremonti bis - precisa Rutelli ha portato un risultato inesistente sul contributo allo sviluppo e un onere sui conti pubblici stimabile a fine 2002 in circa 7 miliardi di euro. Abbiamo a che fare con un bilancio rovinoso ed un’ostinazione che sta aprendo falle pesanti nell’attuale maggioranza, come dimostra la ribellione che sta venendo dai centristi della coalizione”.
Una ribellione che per il presidente dielle “assomiglia ad una fronda, nella migliore delle ipotesi, o ad uno stormir di fronde nella peggiore, ovvero non è destinata a portare grandi cambiamenti”.
 
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