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 Storia Cremonese

15 Settembre, 2002
Bordolano, l’antica fortezza di Bedriaco ( ricerca n. 56)
Alcuni storici intendono ravvisare in Bordolano l'antica fortezza romana di Bedriaco

Bordolano, brevi cenni storici, l’antica fortezza di Bedriaco
Alcuni storici intendono ravvisare in Bordolano l'antica fortezza romana di Bedriaco di cui parla Tacito nelle sue "Storie" ai cap. XVI, XIX e XX. Si trattava di una fortezza romana di primo ordine, fornita di ogni mezzo di offesa e di difesa e base di rifornimento per gli eserciti che operavano in alta Italia. Tacito la pone "inter Cremonam Veronamque". la sua celebrità è dovuta particolarmente alla battaglia tra Ottone e Vitellio e tra Vitellio e Vespasiano. Comunque è certa la sua esistenza sul finire del VII secolo, quando gli abitanti di Cremona fuggirono davanti ad Agilulfo ricercandovi asilo tra i boschi e le paludi che occupavano il largo letto del fiume Oglio.
Assegnata da Agilulfo al Conte di Brescia, Bordolano tornò a Cremona sotto lo scettro di Carlo Magno, e da allora segue tutte le vicissitudini del contado cremonese come centro di commercio importante sull'Oglio e sede di fortezza militare. Cinta di doppie mura, era difeso da un castello sede di un Capitano e delle milizie cremonesi. Distrutta più volte e sempre ricostruita, più . Nel 1218 Bordolano venne distrutto dalle truppe milanesi; all'inizio del Trecento era controllata dai Cavalcabò, famiglia di parte guelfa. Nel giro di pochi anni però il governo di Cremona passò alla parte ghibellina, vicina all'imperatore Enrico VII, che aveva nei Dovara e nei Ponzone le famiglie di maggior spicco. In seguito all'allontanamento dell'imperatore le sorti della città tornarono in mano ai guelfi, con Guglielmo Cavalcabò nel 1312. Nel 1432 la città venne occupata dai veneziani con Francesco Gonzaga. Tornata nel XV secolo sotto il controllo di Milano fu feudo dei Visconti, nell'500 fu occupata dai francesi, e il castello in seguito venne distrutto dagli spagnoli. Nel 1525, infine, fu data in feudo da Francesco II Sforza ai Del Maino. In età spagnola era infeudato al conte del Maino nobile milanese, nel 1562 è citato tra i comuni del contado di Cremona, nel 1751 risulta essere una comunità della provincia superiore del Contado cremonese. Dalle risposte ai 45 quesiti emerge che il comune era amministrato da un consiglio formato da 20 consiglieri e dal cancelliere che si riuniva per il riparto delle tasse, eleggeva tre deputati al governo ai quali era affidata l'amministrazione ordinaria della Comunità. La giurisdizione del comune era affidata sia al podestà di Cremona, sia al podestà del feudo, il console era il tutore dell'ordine pubblico. Nel 1859 Bordolano era retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento IV di Soresina. In base alla legge sull'ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Nel 1924 il comune risultava incluso nel circondario di Cremona della provincia di Cremona. In seguito alla riforma dell'ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà. In seguito alla riforma dell'ordinamento comunale disposta nel 1946 veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. (Regione Lombardia, Direzione generale cultura. Le istituzioni storiche del territorio lombardo, XIV-XIX secolo. le istituzioni della città e della provincia di Cremona, Milano, Regione Lombardia, 2000). Il ritrovamento , nel 1969, di un’ascia in bronzo tra la ghiaia del fiume testimonia l’esistenza in loco di un insediamento di  Galli.
Arte.
All’ingresso del paese sono ancora visibili i resti delle antiche fortificazioni. La parrocchia di san Giacomo Maggiore è stata ricostruita nel ‘700 su edificio preesistente romanico e con facciata ottocentesca e conserva dipinti  del XVI secolo tra cui “ La Deposizione “ di Campi. Villa Zaccaria, residenza patrizia del ‘600 ha al suo interno dipinti del cremonese Bernardino Dehò e affreschi del fiorentino Sebastiano galeotti. Il giardino è stato progettato da Giovan Battista Zaist.
Il Patrono S. Giacomo si festeggia il 25 luglio; la sagra autunnale cade la prima domenica di ottobre.

Il Territorio

Bordolano conta 567 abitanti (Bordolanesi) e ha una superficie di 8,1 chilometri quadrati per una densità abitativa di 70,00 abitanti per chilometro quadrato. Sorge a 64 metri sopra il livello del mare.
Cenni anagrafici
: Il comune di Bordolano ha fatto registrare nel censimento del 1991 una popolazione pari a 561 abitanti. Nel censimento del 2001 ha fatto registrare una popolazione pari a 567 abitanti, mostrando quindi nel decennio 1991 - 2001 una variazione percentuale di abitanti pari al 1,07%.
Gli abitanti sono distribuiti in 209 nuclei familiari con una media per nucleo familiare di 2,71 componenti.
Cenni geografici: Il territorio del comune risulta compreso tra i 45 e i 64 metri sul livello del mare.
L'escursione altimetrica complessiva risulta essere pari a 19 metri.
Cenni occupazionali: Risultano insistere sul territorio del comune 16 attività industriali con 135 addetti pari al 60,00% della forza lavoro occupata, 14 attività di servizio con 32 addetti pari al 6,22% della forza lavoro occupata, altre 15 attività di servizio con 40 addetti pari al 14,22% della forza lavoro occupata e 3 attività amministrative con 16 addetti pari al 6,67% della forza lavoro occupata.
Risultano occupati complessivamente 225 individui, pari al 39,68% del numero complessivo di abitanti del comune.
 
L’Amministrazione.
 
Il municipio è sito in Via Maggiore 16, tel. 0372-95926 fax. 0372-95736:l'indirizzo di posta elettronica è bordolano.cr@tin.it.
 
Gli Amministratori del Comune di BORDOLANO
Sindaco (eletto nel 2004): AMORE LUIGI    
La Giunta:
BOTTINI DIEGO
LANZONI ANDREINO
MUZIO PIERLUIGI
Il Consiglio:
CIGOLI SANTO
GERINI PAOLO
GUINDANI FLAVIO
GUSPERTI SIMONE
MILANESI EMILIANO
SCAGLIA DOMENICA
TOMASELLI AGNESE
 
Curiosità
 

  • Ristorante Villa Zaccaria, 50, Via Maggiore - Bordolano (Cr)
    • Villa Zaccaria sorge sugli spalti difensivi di Bordolano, sul terrazzo morfologico dell’antico alveo del fiume Oglio. D’impianto settecentesco, è una tipica dimora nobiliare di campagna, ameno luogo di villeggiatura. Alla villa si accede attraverso l’imponente portale d’ingresso dal quale si diparte un’ampia ed elegante corte interna chiusa da due lunghe ali laterali; dalla stessa corte si accede al corpo padronale. Il corpo principale dall’aspetto austero di sviluppa su due piani. Il perno fisico e concettuale della villa era il grande salone centrale, "palcoscenico" della vita familiare dove si ricevevano gli amici, i visitatori e dove si assisteva agli spettacoli teatrali e musicali. Qui la famiglia si rappresentava mettendo in risalto le proprie ricchezze. Era la stanza più ampia e ricca della casa, regolarmente posta al centro e spesso su due piani, finemente affrescata da pittori illustri e arredata con i mobili più preziosi. Ai lati si accedeva simmetricamente alle stanze collegate tra loro e, attraverso un ampio scalone, ai piani superiori. L’ampio salone centrale appare ancora oggi riccamente affrescato; ben decorate e di buone proporzioni risultano anche le stanze ai piani superiori che aprono la vista sul paesaggio circostante e sul grande giardino con laghetto, “una vasta peschiera”. Lungo la camminata che porta al laghetto, ai lati tra siepi di bosso si ergono imponenti statue su basamenti che sembrano accompagnare il visitatore attento e incantato da così tanta bellezza e pace. L’ala laterale posizionata a nord della dimora è caratterizzata dalla presenza di un oratorio oggi sconsacrato. Sempre sullo stesso lato, ma attualmente indipendenti dalla nobile dimora, si ergono gli edifici rustici della corte agricola. Gli attuali proprietari gestiscono oggi nella villa il  rinomato ristorante.
  • Miragatto di Tedoldi Giuditta Pia & C. S.a.s./VIA Delle Gerre/ CAP 26020 COMUNE Bordolano PROV Cr/TEL. 338/6902110 – 349/4960274
    • CENNI STORICI
      • Caratteristico locale situato sulle rive del fiume Oglio, immerso nel verde tranquillo e rilassante,della vegetazione fluviale.Nella stagione estiva, il locale mette a disposizione una zona all’aperto molto ampia che offre sollievo alla calura.La conduzione è familiare.
    • PRODOTTI TIPICI
      • Ogni mese ci sono, oltre al tipico menù con pesce di fiume, novità culinarie caratteristiche della
  • Girando in bicicletta
    •   Itinerario 4 / da Bordolano a Genivolta /circa 37Km: Bordolano - Santa Maria della Neve . Castelvisconti - Navazze - cascina Pradazzo - Mirabello Ciria - roggia Sorzia - il Fienile - Azzanello - cascina Cicognaro - Genivolta - Tredici Ponti - Azzanello - Castelvisconti - Santa Maria della Neve – Bordolano
  • L’associazione ‘Combattenti e Reduci’
    • È stata fondata in paese nel 2004 ed  guidata da Elso Boldori, con l’appoggio dell’amministrazione comunale; fra le varie iniziative la del ‘4  Novembre’ con la consegna di  croci al merito e medaglie, ai famigliari dei compaesani che hanno vestito la divisa nei due conflitti mondiali.
  • Solidarietà
    • Il Centro di Solidarietà “Il Ponte” di Cremona ha organizzato un corso di italiano per per l’integrazione nell’aula di Bordolano.Sono venti gli stranieri al corso de “Il Ponte”– Extracee a lezione di italiano, per imparare a parlare e scrivere correttamente e per integrarsi al meglio. Sono almeno una ventina gli stranieri residenti che, per tre volte alla settimana, in un’aula messa a disposizione dalla parrocchia, frequentano con impegno e assiduità il corso.
  • Pro Loco
    • La  PRESIDENTE  della Pro Loco è la Sig.ra Pierina Ghinaglia, la sede è in Via Roma, 20.
  • Il metano
    • Nel dopoguerra, anni 1950-52, l'Agip di Enrico Mattei riavvio la ricerca, con l'adozione delle tecnologie più avanzate disponibili sul mercato internazionale che verrà  premiata con numerosi rinvenimenti, tra i quali i giacimenti di Cortemaggiore, Cornegliano Laudense, Bordolano, Correggio e Ravenna.

* materiale raccolto ed organizzato da Gian Carlo Storti, Cremona 14 novembre 2006

 


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Provincia di Cremona, breve storia- 2° parte- ric. n. 48 – 15 Settembre, 2002
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