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15 Settembre, 2002
La news letter di Emergency
Ultimi aggiornamenti dalle missioni in Nord Iraq, Cambogia, Afganistan, Sierra Leone e Algeria

Con il nuovo anno inauguriamo anche una nuova sezione di informazioni per gli abbonati alla nostra mailing list. Oltre alle consuete notizie sulle campagne nazionali promosse da Emergency e gli appuntamenti organizzati dai nostri gruppi locali, da questo numero invieremo anche gli ultimi aggiornamenti dalle nostri missioni in Nord Iraq, Cambogia, Afganistan, Sierra Leone e Algeria. Per sentirci tutti più vicini al nostro staff, ai pazienti degli ospedali, alle donne e ai bambini che soffrono per le conseguenze di una guerra e che ci confermano, ogni giorno, la necessità della pace.

Nord Iraq

Procede la costruzione dei due nuovi reparti per ustionati adulti a Erbil e Sulaymania, anche se a rilento per via dell'improvviso crollo del dollaro rispetto al dinaro iracheno che, aggiunto alle incertezze sul futuro del paese, rende ancora più preoccupante la situazione dei curdi iracheni. La gran parte delle attività economiche in questa regione dell'Iraq - nella quale Emergency dal 1996 gestisce due Centri chirurgici, due Centri di riabilitazione e 20 Posti di primo soccorso - è svolta da organismi internazionali che pagano le prestazioni in dollari. Perciò il nuovo cambio crea una situazione sfavorevole a tutti coloro che lavorano per le organizzazioni internazionali, tra questi le imprese di costruzione che hanno proclamato uno sciopero generale, causa del rallentamento nei lavori alle strutture di Emergency. Tra le novità anche il rinnovo del contratto con l'agenzia delle Nazioni Unite UNOPS che fino al 30 settembre 2003 garantirà il normale funzionamento delle strutture in Nord Iraq con l'esclusione dei reparti ustionati adulti in costruzione.

Cambogia.

In dicembre si è registrato il numero più alto di ammissioni nella storia del Centro chirurgico di Battambang: 170 pazienti tra cui molti inviati dal Ministero della Sanità. L'accordo con le autorità sanitarie cambogiane infatti prevede che, oltre alle vittime di guerra (feriti da mina, da pallottola e da scheggia) che sono in media circa 15 al mese e ai pazienti di chirurgia ortopedica (poliomieliti e deformazioni congenite) selezionati dallo staff di Emergency, si accolgano anche casi mandati dal Ministero, sempre più numerosi. Un ulteriore segno della stima e dell'apprezzamento che il programma di Emergency in Cambogia hanno saputo conquistare in quattro anni di attività.

Afganistan

Sono a buon punto i lavori del nuovo Centro di maternità nel Panshir, che sorgerà a fianco del Centro chirurgico di Anabah. A Kabul il Centro chirurgico funziona a pieno ritmo e accoglie i feriti da mina, pallottola e scheggia e la traumatologia d'emergenza. Un terzo ospedale di Emergency è in allestimento a sud del paese nella zona pashtun ad ovest di Kandahar (a Laskar-Gah). Prosegue intanto l'intervento nelle carceri nel Panshir, a Kabul e a Shebergan, nella regione di Mazar e Sharif. E prosegue anche l'espansione della rete dei Centri sanitari e Posti di primo soccorso (hanno raggiunto quota 20) dislocati nelle zone più minate, più isolate e più povere del paese. In ognuna di queste postazioni la popolazione può ricevere cure e farmaci di base gratuiti e trova sempre personale sanitario e ambulanze per il trasporto dei feriti nei Centri chirurgici di Emergency. In alcuni dei villaggi dove sono o saranno aperti nuovi Centri sanitari abbiamo anche cominciato a ristrutturare qualche edificio scolastico. I primi lavori sono stati da poco avviati nella scuola del villaggio di Anabah dove i bambini per anni sono andati a lezione in poche aule, fatiscenti, senza tetto, pavimento né banchi.

Sierra Leone

Il 15 novembre c'è stata l'inaugurazione ufficiale del Centro chirurgico di Goderich, una grande festa in stile africano in cui si è potuto presentare il bilancio di una anno di attività dell'ospedale: più di 1000 ricoveri, oltre 10.000 visite nell'ambulatorio chirurgico e 8000 in quello medico pediatrico aperto a febbraio a fianco del Centro chirurgico. Il presidente della Sierra Leone Ahmed Kabbah non è potuto venire all'inaugurazione, sostituito da una simpatica e molto affabile Ministra della sanità, ma ha fatto la sua visita informale nelle corsie dell'ospedale qualche settimana più tardi perché uno dei suoi dipendenti è stato ricoverato da noi per un incidente. Il presidente deve aver apprezzato l'ospedale e soprattutto verificato i gravi problemi di capienza che stiamo affrontando: dopo qualche giorno infatti anche il Ministro delle pianificazione territoriale ha visitato l'ospedale. Forse un segnale che è in arrivo il tanto atteso terreno che ci consentirà di espandere la struttura con due nuove corsie.

Algeria

Centro Protesi per le vittime del terrorismo. Nel mese di giugno abbiamo effettuato, su invito delle autorità sanitarie di Medea e del Ministero della sanità algerino, una prima visita a Medea e ad alcuni centri di riabilitazione nella città di Algeri. Scopo della missione era di valutare lo stato dell'arte dei servizi di riabilitazione ad Algeri e le necessità nella provincia di Medea. Questa è una delle province maggiormente colpite dal terrorismo che ha causato negli anni un elevatissimo numero di morti ma anche di amputati da esplosione. Sulla base dei dati forniti dalle autorità sanitarie locali la lista di amputati in attesa di una protesi e di una adeguata riabilitazione fisica conta oltre duecento persone. Il numero aumenta in modo significativo se si includono gli amputati per cause diverse. Emergency ha effettuato nel mese di dicembre una seconda missione durante la quale ha siglato un accordo di cooperazione con il dipartimento della sanità di Medea, sotto l'egida del Ministero della Sanità algerino, finalizzato alla creazione di un centro protesi e riabilitazione presso il centro ospedaliero di Medea. La struttura destinata ad accogliere il centro è già esistente e necessita di minime modifiche interne. I macchinari, i materiali e i componenti di protesi sono stati acquistati sul mercato europeo, mentre alcune attrezzature e complementi di arredo saranno recuperati sul mercato locale. Lo staff tecnico di Emergency partirà per Medea nella seconda metà di gennaio per avviare le fasi di installazione dei macchinari e di selezione dei tecnici locali, con l'intenzione di diventare completamente operativi nell'arco di tre mesi.  


       



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