15 Settembre, 2002
Non solo il 're è nudo'
ma la sua nudità è davvero laida
Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Caro welfare cremona news,
sono davvero preoccupato. Il "mondo politico" (da quello che conta e che si esprime con i grandi mass media, a quello che conta poco o nulla ma che trova spazio per dibattere qua sopra e in mille altre occasioni locali) è molto intento a dibattere sui grandi temi, soprattutto istituzionali. Non mi è chiaro, in questa iperattività fatta più di risposte che di proposte, come ci si riuscirà a divincolare dall'astuta tenaglia messa in atto dagli strateghi del governo, che ha messo sul tavolo, contemporaneamente, argomenti di enorme peso, che potrebbero riempire il lavoro di due legislature, minacciando di risolvere tutto e comunque a colpi di maggioranza (anche se Schifani e colleghi sanno che non poche di quelle proposte resteranno solo enunciate o incompiute), per cercare di nascondere o di far passare altre magagne o furberie (creatività) generate dalla pessima gestione del quotidiano.
Succede così che passi sotto silenzio, o quasi, il pushing sulle grandi opere, cui si attribuisce la miracolosa capacità di raddoppiare il PIL previsto, solo che vengano messe in atto tutte e insieme in questo stesso anno (e già questo dice l'assurdità dell'idea, che invece viene accolta come "normale", se non addirittura battezzata da alcuni come geniale).
La storia del ponte sullo Stretto, non è l'unica, come sappiamo; e, per me, si legge chiaramente e soltanto come risarcimento alla mafia per i disturbi arrecati e come risposta alle promesse elettorali. Infatti non c'è chi non sia in grado di vedere come esistano centinaia, forse migliaia, di "piccole opere", gestibili meglio e con più trasparenza delle cosiddette grandi, le quali, a fronte di singoli stanziamenti minori ma con un impatto economico complessivo comunque imponente, e possibile motore di un indotto rilancio economico generalizzato sull'intero territorio, darebbero frutti quasi certamente più efficaci, rapidi e corrispondenti alle reali necessità, anche delle singole comunità.
Con una faccia di tolla davvero inossidabile, in mezzo a tutta questa confusione, ora si reintroduce il tema di un effettivo condono tombale, con relativa depenalizzazione, del condono sugli scempi edilizi ed ambientali; dicendo che il suddetto condono non ci sarà, ma che nemmeno i prodotti della devastazione verranno tolti di mezzo; purché gli autori degli sconquassi si impegnino ad abbellirli ed a rigenerarli (come se si potesse...!) con parchi, giardinetti ed altre amene opere di arredo ambientale. La gestione del territorio e la programmazione dei grandi investimenti fatta con la stessa "creatività" con cui Tremonti sta affossando la nostra economia (quello della creatività è un pensiero dello stesso presidente del consiglio).
Non è anche questo, oltre che un atto di potente diseducazione civica, un chiaro atto di vicinanza pratica al potere mafioso, cui anche Lunardi si era riferito non appena insediato, per evitarne i "nervosismi" e per tenerselo buono e collaterale? Non sarebbe ora di dibatterne ad alta voce e i molte sedi, per vedere cosa si può fare? quanto meno per mostrare che non solo il re è nudo, ma che la sua nudità è davvero laida...
Gianalberto Vezzoli
 
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