15 Settembre, 2002
ANCI in Assemblea
Le richieste dei Comuni a Governo e Parlamento. Corada: «Comuni non difensori dell’Ici ma delle risorse che ne derivano»
Gian Carlo Corada ha partecipato all'Assemblea nazionale dell'ANCI,
l'Associazione nazionale che rappresenta tutti i Comuni d'Italia, svoltasi a
Bari nei giorni scorsi.
"È stata un'Assemblea positiva" ha detto il Sindaco di Cremona "perché non ha
nascosto i problemi. Anzi, li ha posti bene in evidenza. I Comuni si sentono,
come d'altra parte sono, parte fondamentale dello Stato e vogliono entrare in
stretta collaborazione con il Governo per la costruzione di un futuro migliore
per il Paese, per una democrazia associativa nuova a livello istituzionale. È
necessario mettere insieme le forze di tutti per raggiungere obiettivi comuni,
perché nessuno ce la può fare da solo". "Da Bari é stato lanciato al Governo un
messaggio molto preoccupato" aggiunge Corada " Al Governo chiediamo segnali
nuovi, di una maggiore disponibilità e apertura, di chiare manifestazioni di
volontà politica ad affrontare i problemi che abbiamo posto da tempo".
Il federalismo fiscale
"Quello del federalismo fiscale, anzitutto. La trattativa con il Governo é
in pieno svolgimento. Noi siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità ma
sono il Governo ed il Parlamento che devono decidere".
*Vogliamo poter investire quanto risparmiamo.*
"Non ci pare corretto che i Comuni ai quali riesca di risparmiare su certe
spese oppure ad incamerare maggiori fondi" ha proseguito Corada "non possano
spendere queste somme di avanzo. Chiediamo con forza che venga modificata questa
regola che ci sembra davvero inaccettabile".
I Comuni "virtuosi"
"Abbiamo riconfermato la pressante richiesta affinché sia rimosso il divieto
di accendere mutui ai Comuni virtuosi, come quello di Cremona" ha aggiunto
Corada "Purtroppo, infatti, nell'ultima finanziaria, invece di veder premiata la
loro capacità di gestire al meglio le proprie risorse, questi Comuni si sono
visti fortemente penalizzati da quella misura inaccettabile e contraddittoria".
*Maggiore chiarezza attorno all'ICI*
"Abbiamo detto che non si deve compensare il mancato gettito con altri
trasferimenti erariali, ma con una nostra maggiore compartecipazione all'Irpef .
Anche su questo fronte sono arrivati, da parte del Governo, messaggi confusi e
contraddittori, che non hanno certo facilitato il lavoro dei Comuni volto ad
individuare proposte costruttive per un cambiamento del sistema della fiscalità
locale immobiliare ed un superamento dell'ICI. Noi non siamo assolutamente i
difensori di questa imposta, siamo i difensori istituzionali delle risorse che
ne derivano, e che servono per erogare e per sostenere i servizi ai cittadini"
*Altro tema di grande richiamo é quello della sicurezza*
"Sicurezza, legalità, efficienza amministrativa sono concetti che si tengono
l'un l'altro. I Comuni chiedono politiche, interventi e riforme che realizzino
un programma nazionale per l'integrità delle pubbliche amministrazioni. Sul
versante della tutela della sicurezza dei cittadini, abbiamo ritenuto che
all'azione di prevenzione e repressione delle polizia, devono accompagnarsi
iniziative tese a migliorare la qualità della vita, dei servizi, con programmi
di risanamento del degrado urbano e di riappropriazione della città da parte dei
cittadini"
*L'emergenza sociale e le nuove povertà. *
"Abbiamo chiesto una significativa integrazione del Fondo nazionale per le
politiche sociali. Inoltre, un impegno per la reintroduzione di una misura
nazionale di contrasto alla povertà e di sostegno all'ingresso o al
reinserimento nel mondo del lavoro. I Comuni chiedono maggiori risorse sul Fondo
per l'inclusione sociale" ha concluso in Sindaco "per far sì che fenomeni come
quello dell'immigrazione e della circolazione delle persone diventino un fattore
di crescita della società e non di impoverimento e di conflittualità."
 
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