15 Settembre, 2002
La fine della Casa delle Libertà di G.Carlo Storti
Finalmente due belle notizie. Walter Veltroni , Partito Democratico, e dintorni. Un nuovo trasformismo del Cavaliere.
Finalmente due belle notizie. Walter Veltroni
, Partito Democratico, e dintorni. Un nuovo trasformismo del Cavaliere.
Finalmente due belle notizie.
Non sempre le belle notizie vengo assieme.
Stavolta mi è capitato di sentirle .
La prima è che Berlusconi ha chiuso la Casa
della Libertà lasciando il povero Fini in
mezzo alla strada. Casini aveva già traslocato
ed il Bossi, da sempre abita nella dependance.
Il piu’ arrabiato è il Fini. Lo credo il
Cavaliere gli ha promesso, in questi anni
, chissà che cosa ed alla fine l’ha messo in strada.
Insomma è stata una bella serata vedere ,
nel salotto di Vespa, la faccia scura , tirata e battagliera di
Gianfranco comunicare agli italiani che con
“ Berlusconi ha rotto.”
La seconda è il nuovo simbolo del PD. A poche
settimane dalle primarie la costituzione
del Partito Democratico continua. Un bel
simbolo , che riprende i colori della bandiera
italiana, spiccano un rosso vivace ed un rametto d’ulivo.
Insomma non c’è che dire. La resistenza di
Prodi sta pagando e la politica si è rimessa
in moto. Avanti così dunque.
Di seguito alcuni umori raccolti nella piazza
mediatica.
Il nuovo simbolo del PD.
Walter Veltroni ha presentato il simbolo
del Pd, partito che nasce in un periodo,
dallo stesso sindaco di Roma descritto di
"fine della Casa delle libertà"
e delle "riforme costituzionali ed elettorali".
Si tratta di una bandiera tricolore attorno
le lettere Pd che sormontano la scritta Partito
democratico intervallata da un ramoscello
d'ulivo.
Il quartier generale del Pd ha presentato
il logo ideato da Nicola Storto, un ragazzo
molisano di 25 anni e scelto fra 11 bozzetti
chiesti a differenti grafici.
"Sono passati 24 giorni da quando siamo
stati incoronati all'assemblea di Milano
e in 24 giorni abbiamo creato il simbolo,
la sede del partito e gli organismi dirigenti,
ma soprattutto, da un punto di vista politico,
molte cose sono cambiate: la più grande è
la fine della Casa delle libertà e la consapevolezza
che è venuto il tempo delle riforme costituzionali
ed elettorali, che per noi sono inscindibili",
ha detto Veltroni.
Il segretario del Pd ha aggiunto che "i
tre colori rappresentano l'Italia e corrispondono
alle tre grandi culture che sono nel Pd:
il verde è la cultura ambientalista e quella
laica, il bianco è il solidarismo cattolico
e il rosso è la tradizione socialista. La
sintesi è molto moderna e forte".
La fine della Casa delle Libertà .
E' rottura tra Fini e Berlusconi.
Il leader di An: con me Silvio ha chiuso
Gianfranco Fini "Berlusconi ha detto di essere disponibile
di discutere di legge elettorale ma non di
riforme. Presenta come un'autostrada l'idea
di fare una legge proporzionale sul modello
tedesco, senza vincoli di maggioranza e poi
tutti a votare. Ma e' un'ipotesi campata
per aria”. Il presidente di Alleanza nazionale,
Gianfranco Fini, torna a criticare il leader
di Forza Italia, Silvio Berlusconi
“Se il Pd tiene fede a ciò che ha detto,
è necessario fare anche piccole e essenziali
riforme istituzionali. Ma attenzione a fare
i conti senza l'oste, perché se non si fa
in Parlamento la legge elettorale la faranno
gli elettori con il referendum".
Fini critica la scelta di Berlusconi di non
volere il dialogo, invece An "non si
sottrarrà al dialogo", perché "se
il governo continua a rimanere in carica,
anche se per un solo voto, per quale motivo
noi non dobbiamo discutere anche di riforme?
Altrimenti raccogliamo le firme, portiamo
la gente in piazza: ma questa è una propaganda
che io rispetto, ma la politica è un'altra
cosa".
Pd, Veltroni dice che incontrerà Berlusconi
Il leader del Pd Walter Veltroni ha detto
oggi che incontrerà presto Silvio Berlusconi,
dopo il lancio da parte del capo dell'opposizione
del suo nuovo partito.
"Lo faremo", ha risposto Veltroni
ai giornalisti che lo interpellavano -- a
margine di un convegno a Montecitorio --
su un suo prossimo incontro con Berlusconi.
In quella che ad alcuni commentatori è sembrata
la risposta del centrodestra alla nascita
del Partito democratico, Berlusconi ha confermato
la sua intenzione di sciogliere Forza Italia
in una nuova formazione politica il cui nome
potrebbe essere "Partito della Libertà"
o "Partito del Popolo delle Libertà".
Partito del Popolo delle Libertà.
In Italia esiste un 35% di elettori potenziali
del nuovo partito lanciato da Silvio Berlusconi.
Lo indica un sondaggio di Ipr marketing commissionato
da Repubblica.it, su un campione di mille
persone intervistate il 19 novembre tra l'annuncio
di piazza San Babila a Milano e la conferma
ufficiale, 24 ore dopo, in piazza di Pietra
a Roma.
Non importa se si chiamerà Partito della
Libertà o Partito del popolo della libertà,
la nuova formazione politica, dice il sondaggio,
si porterà dietro lo zoccolo duro di Forza
Italia (circa il 28%) e sarà in grado di
allargarlo al 35%, conquistando il 2% degli
indecisi e rosicchiando percentuali analoghe
da An e Udc. Molto meno dalla Lega, solo
lo 0,5%, forte di una propria base identitaria
e territoriale molto definita.
Quanto al nome, piace di più "Partito
della libertà" (55%) rispetto a "Partito
del popolo della libertà" (35%) anche
se la sigla resterebbe la stessa -- Pdl.
storti@welfareitalia.it
cremona 22 novembre 2007.
 
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