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15 Settembre, 2002
Riuscirà il nostro Prodi a superare lo scoglio della Finanziaria e del Welfare? ( Gian Carlo Storti)
L’impresa è ardua. Difficile capire e sapere come andrà a finire. Sul Governo si stanno addensando molte nubi.

Riuscirà il nostro Prodi a superare lo scoglio della Finanziaria e del Welfare? ( Gian Carlo Storti)
L’impresa è ardua. Difficile capire e sapere come andrà a finire. Sul Governo si stanno addensando molte nubi.
Chi non entra nel Partito Democratico fa il suo partitino come Dini e Bordon. Di Pietro presenta con Fini proposte per ridurre i costi della politica. Bertinotti che bisticcia con il Governo e con il Quirinale sempre sui costi della politica. Chiede che gli venga riconosciuto che è stato il primo a bloccare gli aumenti dei parlamentari.
La sinistra radicale che alza il tiro sull’accordo su Lavoro-Welfare-Pensioni e i radicali della Bonino che alzano zero solo all’ipotesi di qualche modifica.
Per fortuna che Prodi, al TG1, è sereno e con quella sua faccia da “buon uomo” cerca di rassicurare tutti. Intanto nelle fabbriche partono fischi e applausi verso i sindacalisti che raccontano, e c’è da credergli, che il clima è pesante. I lavoratori, ormai non piu’ classe, hanno orientamenti politici che oscillano. Non è un mistero che oltre il 40% dei lavoratori voti a destra e che molti votano lega ( per lo meno al nord). Non è un mistero che anche il voto dei pensionati non è piu’ massicciamente orientato verso il centro-sinistra. Insomma questo paese pare abbia perduta una sua identità e sembra, a volte, una barchetta in mezzo ad un oceano in tempesta. Le scadenze di ottobre sono molte sia a sinistra che a destra.
A sinistra abbiamo attorno al 10 la consultazione dei lavoratori sull’accordo Lavoro-Welafre-Pensioni, a seguire il 12 l’approvazione del disegno di legge sullo stesso tema, il 14 le primarie per dar vita al Partito Democratico e per finire, il 20 la manifestazione della sinistra radicale contro l’accordo sul welfare.
A destra Fini organizza una manifestazione contro il governo il 13 e Berlusconi minaccia di tutto e non smentisce il leghista Bossi che ormai lancia anatemi contro la democrazia.
Il merito sembra sparire, il tutto si gioca uno contro l’altro e gli appelli del Presidente Napoletano sembrano cadere nel vuoto.
Però credo sia giusto insistere sui contenuti dando uno sguardo, anche se veloce, alla legge Finanziaria.
Fra il ricco materiale disponibile ho scelto una scheda informativa predisposta  dall’ufficio stampa del Senato della Repubblica e pubblicato sul  sito http://www.helpconsumatori.it.

Sintesi della Legge Finanziaria 2008.

“Il Ministro dell'Economia, Padoa Schioppa   ha illustrato Senato i contenuti  della Finanziaria 2008. La manovra - si legge nel resoconto della seduta - si iscrive in un disegno politico perseguito con coerenza, che mira a restituire all'azione di Governo un'ampiezza progettuale rivolta al futuro. Non si tratta di un proposito scontato: per troppi anni ci si è limitati ad affrontare i problemi del momento senza tener conto delle ricadute sul futuro; da qui hanno avuto origine l'enorme debito pubblico e la fiacchezza dell'economia italiana.

Il Ministro ha sottolineato come "la precedente legislatura si sia conclusa in una situazione di azzeramento dell'avanzo primario e di incremento del debito pubblico, per cui il Governo Prodi ha dovuto porre tali questioni al centro della sua azione".

L'argomento generale che ispira la manovra finanziaria appena varata - spiega il Ministro - ispira è la convinzione che il ritorno ad una crescita duratura sia un elemento essenziale per il benessere e la sicurezza sociale, per il futuro dei giovani e per la tutela dell'ambiente. Il disegno di legge finanziaria è più snello, in corrispondenza di una manovra di entità contenuta, pari a circa 11 miliardi di euro. Contestualmente è stato emanato un decreto-legge recante interventi urgenti in materia economico-finanziaria, mentre la prossima settimana sarà varato il disegno di legge collegato su lavoro e previdenza, che recepisce gli accordi di luglio; è fondamentale che le Camere approvino tali provvedimenti entro la fine dell'anno.

Con la manovra in oggetto - continua il resoconto prosegue il riequilibrio dei conti pubblici attraverso la riduzione del deficit e del debito, si arresta la crescita della spesa primaria e si ferma la pressione fiscale; per la prima volta non vi è necessità di reperire risorse per tener fede agli obblighi comunitari. Il contenimento della spesa è un obiettivo impegnativo, realizzabile anzitutto attraverso la razionalizzazione dell'attività e delle risorse umane della pubblica amministrazione che punti ad una maggiore efficacia e a costi minori, prendendo a modello le realtà più virtuose.

Per quanto riguarda i costi della politica, invece, si persegue un'azione rigorosa di riduzione delle spese mentre a sostegno del Mezzogiorno vi sono significativi stanziamenti nell'ambito del quadro strategico nazionale e la riconversione degli incentivi in meccanismi automatici di sostegno agli investimenti. Sul fronte della fiscalità, all'intensificazione dei controlli si accosta un deciso impegno per la semplificazione delle procedure a vantaggio delle imprese, soprattutto di quelle con un basso giro d'affari; viene semplificata la base imponibile, facendola coincidere con il bilancio civilistico, con il contestuale abbassamento delle aliquote IRES e IRAP.

Le misure a favore dell'equità e a sostegno dei cittadini bisognosi si sostanziano in una fitta rete di interventi in settori cruciali per la vita della società: bonus per incapienti, congedi parentali più estesi per le famiglie, estensione dei benefici per le vittime del terrorismo e della criminalità, contrasto alle violenze sulle donne, vantaggi per gli affitti di giovani e studenti, aumento del fondo per l'inclusione sociale degli immigrati, investimenti per ridurre il disagio dei pendolari.

La questione della casa è affrontata con interventi sostanziosi quali la ripresa di un'adeguata politica di edilizia popolare, significative riduzioni dell'ICI per l'abitazione principale e sgravi fiscali per gli affitti. “

Conclusione.
Questa esposizione pacata e ragionata potrà servire a rasserenare gli animi? Lo spero ma non credo. Siamo in una fase turbolenta. Ognuno è alla ricerca del suo spazio anteponendo i propri interessi personali a quelli generali del Paese. E’ quindi necessario resistere alla irrazionalità diffusa ,resistere agli interessi di parte e resistere alla voglia di diventare degli struzzi.

storti@welafareitalia.it

cremona 6 ottobre 2008

 

 


       



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