15 Settembre, 2002
Crisi? Tutto a gonfie vele di Francesco Zilioli
Come dicono i nostri Ministri, tutto continua a marciare a gonfie vele.
CRISI: VA TUTTO A GONFIE VELE... IL PIL CROLLA,
DIMINUISCONO I CONSUMI, CASSA INTEGRAZIONE
E DISOCCUPAZIONE CRESCONO A VISTA D'OCCHIO.
SE CONTINUA COSÌ, LE RICADUTE SUL POTERE
DI ACQUISTO DELLE FAMIGLIE PRESTO RADDOPPIERANNO.
Come dicono i nostri Ministri, tutto continua
a marciare a gonfie vele.
Gli italiani si sono arricchiti, nessuno
è rimasto senza assegno di sostentamento
a partire dai precari e notevoli risorse
fluiscono verso investimenti per imprese
industriali e di servizio.
Siamo di fronte, purtroppo, alla negazione
della realtà, ed i dati resi noti dall’Istat
ne sono l’ennesima conferma. Il Prodotto
Interno Lordo italiani, infatti, non solo
è calato del 2,6% rispetto al trimestre precedente
e del 6% rispetto al 2008, ma l’Istat prevede
un calo acquisito nel 2009 del 4,7%, con
una diminuzione della ricchezza del Paese,
quindi, di oltre 70 miliardi di Euro.
Nello stesso tempo, non si arresta la forte
contrazione dei consumi, che persiste e che
fa registrare minori spese per circa 10 miliardi
di Euro.
Ci troviamo con un esercito di precari e
di disoccupati, che si trovano all’interno
di quel milione e 600 mila cittadini che
non hanno strumenti di sostegno (certificati
da Bankitalia). Aggiungiamo a ciò che, anche
chi è in cassa integrazione, dovrà far fronte
ad una decurtazione del proprio salario dal
30 al 35%.
L’Osservatorio Federconsumatori ha calcolato
che, solo per la perdita di lavoro e la cassa
integrazione, la riduzione del potere di
acquisto per l’intero universo delle famiglie
(24 milioni da dati Istat) è pari a 492 Euro
annui per ciascun nucleo familiare. Questo
dato si fa ancor più drammatico se rapportato
ai soli nuclei familiari a reddito fisso:
la perdita in questo caso sarebbe di 850
Euro a famiglia, e raggiunge gli 800-1000
Euro per quelle famiglie direttamente colpite
da un licenziamento.
Ribadiamo l’urgente necessità di manovre
concrete a sostegno della domanda di mercato:
- una defiscalizzazione per le famiglie a
reddito fisso, per almeno 1200 Euro annui;
- la restituzione del fiscal drag;
- l’assegnazione di un sostegno reale per
i lavoratori precari che perdono la propria
occupazione.
Fonte: Federconsumatori Cremona
 
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