15 Settembre, 2002
Pena morte. Finalmente l’Onu approva risoluzione italiana su moratoria. di G.C.Storti
104 favorevoli con l’abolizione, 54 hanno votato contro e 29 paesi si sono astenuti.
Pena morte. Finalmente l’Onu approva risoluzione
italiana su moratoria.
Non possiamo che essere soddisfatti non vi
pare ?
104 favorevoli con l’abolizione, 54 hanno
votato contro e 29 paesi si sono astenuti.
Nei giorni scorsi un’altra vittoria per il
movimento globale contro la pena di morte.
Com'era successo a novembre per la Terza
Commissione dell’Onu, anche l’Assemblea Generale
ha adottato la risoluzione non vincolante
per una moratoria sulla pena capitale.
Centoquattro paesi hanno votato in favore
della bozza di risoluzione, 54 hanno votato
contro e in 29 si sono astenuti.
”Ci aspettavamo questo risultato, perché
la Terza Commissione aveva già votato largamente
a favore". I paesi raramente cambiano
il loro voto tra la Terza Commissione e la
plenaria, ma il risultato è stato anche migliore
rispetto alla Terza Commissione, ha riferito
Terlingen all’IPS.
In una dichiarazione, Sergio D'Elia, segretario
generale di Nessuno tocchi Caino, ha riferito:
“Dopo 15 anni di campagne, l’approvazione
della moratoria sulla pena di morte da parte
dell’Assemblea Generale rappresenta un risultato
storico e, crediamo, l’inizio della fine
dell’’omicidio di stato’”.
Fonte: web
Prodi è commosso. D'Alema: "Meglio del
previsto"
Il presidente della Repubblica: "L'Italia
ha avuto un ruolo centrale".
Romano Prodi parla di "giornata storica",
così come il Capo dello Stato che ha definito
un "segnale storico" il voto sulla
moratoria della pena di morte. Ma da ogni
parte è stata espressa soddisfazione per
l'approvazione della risoluzione da parte
dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite,
soprattutto per il ruolo dell'Italia che,
ha sottolineato il premier, "con quest'azione
ha molto contribuito a diffondere pace e
giustizia nel mondo".
Fonte: web
LiberaMente su moratoria pena di morte: Prossimo
passo l'abolizione.
'Possiamo prendercela con la politica, con
i nostri rappresentanti e con il Governo,
ma chiunque abbia un minimo di onestà intellettuale
non può negare che si è di fronte ad una
vittoria che potrebbe, se si riuscisse a
continuare su questa via, portare l'umanità
ad un progresso che, in questi tempi, era
difficile da immaginare'. Interviene cosi
Salvatore Speranza, presidente di LiberaMente,
associazione politica culturale foggiana,
in merito alla moratoria dell'ONU contro
la pena di morte, ottenuta dal Paese di Beccaria.
'Il prossimo passo è l´abolizione' - conclude
Speranza.
Fonte: redazione Teleradioerre
E negli USA che succede?
Sulla pena di morte, gran parte dei candidati
alle Primarie democratiche e repubblicane
sono favorevoli ad un suo mantenimento.
Tra i Democratici, sono a favore del mantenimento
della pena di morte Hillary Clinton, Barack
Obama, John Edwards, Bill Richardson e Joe
Biden. Chris Dodd si è detto a favore di
una moratoria, mentre per un'abolizione della
pena capitale si schierano apertamente solo
Dennis Kucinich e Mike Gravel, e nessuno
dei due sembra avere la minima chance di
aggiudicarsi le Primarie.
Tra i Repubblicani, sono a favore del mantenimento
della pena capitale Rudy Giuliani, Mike Huckabee,
John McCain, Mitt Romney, Fred Thompson,
Tom Tancredo, Duncan Hunter ed Alan Keyes.
L'unico candidato repubblicano che si è invece
dichiarato a favore dell'abolizione della
pena capitale è Ron Paul, anch'egli però
senza grandi possibilità di vincere le Primarie.
Chiunque sarà eletto, quasi certamente il
governo federale degli Stati Uniti continuerà
a lasciare ai singoli Stati la scelta sul
mantenimento o l'abolizione della pena di
morte, e continuerà a supportarne l'uso quale
legittimo strumento di prevenzione e punizione
del crimine.
Fonte: web
Omaggio a Cesare Beccaria.
Pochi sanno che la battaglia contro la pena
di morte parte da lontano, da Cesare Beccaria
(Milano, 15 marzo 1738 – Milano, 28 novembre
1794).
Beccaria è stato un giurista, filosofo, economista
e letterato italiano, legato agli ambienti
illuministi milanesi. Da quella posizione
sosteneva quindi l'abolizione della pena
di morte, che non impedisce i crimini e non
è efficace come deterrente; si occupò della
prevenzione dei delitti, favorita a suo avviso
dalla certezza piuttosto che dalla severità
della pena. Beccaria sosteneva che per un
qualunque criminale, una vita da trascorrere
in carcere con l'ergastolo privativo della
libertà, è peggiore di una condanna a morte.
Insomma temi ancora oggi attuali.
storti@welfareitalia.it
Cremona 22 dicembre 2007
 
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