15 Settembre, 2002 Ferrovie e Alitalia: un matrimonio contro natura L'ultima, geniale trovata: far assorbire Alitalia dalle Ferrovie dello Stato. Peccato non si possa.
L'ultima, geniale trovata: far assorbire Alitalia dalle Ferrovie
dello Stato. Peccato non si possa.
Questa operazione richiederebbe il
vaglio dell'Autorità antitrust nazionale e della Commissione europea,
le quali non potrebbero che osservare quanto segue.
FFSS è controllata dallo Stato (è del Tesoro al 100%) e quindi il
nuovo controllante di Alitalia sarebbe comunque lo Stato italiano.
Questo rappresenta un problema, poiché quando nel 2001 e nel 2005 la
Commissione Europea acconsentì a diversi interventi di
ristrutturazione di Alitalia, pose alcune condizioni. E una di queste
è che non si diano più aiuti di Stato a questa impresa. E le FFSS
ricevono aiuti dal Governo; tra il 2004 e il 2006 parliamo (a parte
l'Alta Velocità e a parte contributi regionali di pari entità) di
oltre 1,5 miliardi di Euro l'anno: 5 volte il deficit di Alitalia…
Crediamo davvero che la Commissione vieti aiuti di Stato ad Alitalia
in via diretta, ma li accetti tramite FFSS? Alitalia può essere
ricapitalizzata da investitori privati (se ci sono i coraggiosi) ma
non da un pezzo del nostro settore statale, né da un'impresa che
riceva aiuti di Stato. Non a caso, ogni tanto si ventila il nome di
Eni come salvatore di Alitalia – cosa che sarebbe probabilmente
lecita, quanto devastante per l'immagine di questa impresa.
E' davvero curioso come da un lato si vogliano ridurre le imposte ai
cittadini ma poi si sia pronti a sperperare il loro denaro in questo
modo. Capisco che possa essere frustrante per un Presidente del
Consiglio scoprire di non poter fare operazioni del genere. Però,
purtroppo - o per fortuna – dobbiamo agire all'interno delle regole
europee. Speriamo che queste evitino al contribuente italiano il
solito salasso.