15 Settembre, 2002
LAVORI AL RONDO' DI PIANENGO SLITTANO A GIUGNO DEL 2004.
I lavori per riqualificare il rondò di Pianengo slittano a giugno del 2004.
LAVORI AL RONDO' DI PIANENGO SLITTANO A GIUGNO
DEL 2004
I lavori per riqualificare il rondò di Pianengo
slittano a giugno del 2004. La decisione
è scaturita collegialmente dall'incontro
che si è tenuto ieri a Pianengo, alla presenza
dell'Assessore Provinciale alla Viabilità
Fiorella Lazzari, del Dirigente Settore Progettazione
Strade, Ing. Verino Gatti, del Direttore
Lavori, Ing. Andrea Manfredini e di altri
tecnici provinciali, oltre a sindaci, amministratori
e tecnici di Capralba, Pianengo, Cremosano,
Sergnano e all'Assessore Franco Bordo del
Comune di Crema.
"E' una decisione che non abbiamo preso
a cuor leggero - commenta l'Assessore Fiorella
Lazzari -. Ci dispiace infatti bloccare i
lavori per sistemare la rotatoria, ma si
è preferito insieme rinviare. Alla base della
decisione vi è anzitutto la necessità di
garantire una fluidità ai traffici scolastici,
considerando le esigenze evidenziate dai
Comuni. Il cantiere riaprirà dopo la fine
delle scuole. La bella stagione implicherà
anche maggiori garanzie di sicurezza".
Come si è arrivati a questo punto?
Circa tre settimane fa la ditta che si è
aggiudicata l'appalto provinciale per riqualificare
il rondò aveva iniziato i lavori. La Provincia
aveva autorizzato il cantiere con un'ordinanza
di chiusura della ex statale 591, condividendo
con tutti i soggetti interessati la scelta
di quel ramo del crocevia e non la Melotta
per precise ragioni viabilistiche, ragionando
all'interno di una piano dettagliato della
sicurezza la viabilità alternativa. Dopo
poche ore dalla chiusura si sono evidenziati
dei disagi, anche - va detto - per la mancata
osservanza delle segnalazioni di cantiere
da parte dei mezzi soprattutto pesanti. I
sindaci d'area hanno chiesto subito la riapertura
della strada, rimarcando soprattutto i ritardi
da parte dei pulmini della scuola nei collegamenti
tra Sergnano, Crema e Pianengo. Il 22 settembre
si è tenuta una conferenza di servizio nel
corso della quale si è affidato alla Provincia
il compito di studiare la riapertura del
cantiere, con un nuovo piano di sicurezza,
che prevedesse la chiusura della Melotta
in alternativa alla 591. Ieri si è tenuto
l'incontro chiarificatore.
"Piano della sicurezza alla mano - spiega
Lazzari -, i tecnici ci dicono che l'alternativa
della Melotta è viabilisticamente peggiore
della prima ipotesi. Se sulla 591 il riferimento
è quello del disagio per lavori in corso,
sulla Melotta sarebbe l'impasse. Di fatto,
a rondò aperto non si può lavorare. Per ovviare
ai collegamenti scolastici, ci siamo resi
disponibili ad intensificare le corse dei
pullman, ma ciò non risolve il problema dei
ritardi, dovuti all'allungamento dei tempi
di percorrenza. Si va dunque alla fine delle
scuole".
A preoccupare gli amministratori in questa
fase c'è anche il fattore tempo. "Andiamo
verso un periodo lungo di incertezza climatica
- chiude Lazzari - . La rotatoria è di per
sé pericolosa. Di più in presenza di un cantiere.
Di più in una situazione di disagio. Di più
se il clima è incerto. Quest'ultimo è però
un problema che francamente non ci sarebbe
stato se la ditta avesse concluso i lavori
come stabilito contrattualmente entro la
fine di settembre
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