15 Settembre, 2002
Cremona onora la memoria di mons. Guido Astori «l’alpino di Dio»
Sabato 3 febbraio 2007, alle ore 11, in piazza S. Agata, avverrà lo scoprimento della lapide con il medaglione in bronzo, realizzato dallo scultore Mario Coppetti
Sabato 3 febbraio 2007, alle ore 11, in piazza S. Agata, a poca distanza
dalla chiesa omonima, avverrà lo scoprimento della lapide con il medaglione in
bronzo, realizzato dallo scultore Mario Coppetti, a ricordo di Mons. Guido
Astori*, conosciuto come l'Alpino di Dio.
La cerimonia, che avviene con il patrocinio e la collaborazione del Comune di
Cremona, è organizzata dalla sezione e dal gruppo dell'Associazione Nazionale
Alpini di Cremona e dal Comitato degli ex Ragazzi di S. Agata.
Dopo una breve introduzione, in rappresentanza dell'Associazione Nazionale
Alpini, di Luciano Panena, il Sindaco Gian Carlo Corada pronuncerà l'intervento
commemorativo al quale farà seguito l'intervento di Tiziana Cordani, critica
d'arte, che si soffermerà sull'opera realizzata dal maestro Coppetti.
Quindi Rita Foccoli, per molti anni collaboratrice familiare di Mons. Astori,
scoprirà la lapide con il medaglione al quale farà seguito la tradizionale
benedizione. Successivamente la stessa Rita Foccoli
consegnerà agli Alpini di Cremona il cappello di Alpino già indossato con
orgoglio da Mons. Astori.
La cerimonia, alla quale è stato invitato a presenziare anche Mons. Maurizio
Galli, Vescovo di Fidenza, si concluderà con l'esecuzione di canti alpini da
parte del Coro ANA (Associazione Nazionale Alpini) di Cremona diretto dal
Maestro Carlo Fracassi: saranno eseguiti i canti "Sul cappello", "L'Orghen de
Perzen" e "Signore delle cime".
*Guido Astori nasce il 21 marzo 1888 a Carpenedolo (Brescia). Entra nel
seminario vescovile di Cremona nell'autunno del 1900. E' ordinato sacerdote dal
vescovo Geremia Bonomelli il 23 dicembre 1911, con alcuni mesi di anticipo sui
condiscepoli per rispondere alla domanda del
parroco urbano di S. Agostino (Mons. Emilio Lombardi) che lo desidera vicario.
Nella primavera del 1916 chiede ed ottiene di essere arruolato come cappellano
degli Alpini, Battaglione Monte Saccarello. Catturato in un'azione bellica, è
internato in un campo di prigionia militare in
Ungheria. Liberato il 22 gennaio 1918, rientra in Italia dove viene congedato il
25 novembre 1919. Riprende il ministero parrocchiale a S. Agostino. Nel contempo
si iscrive all'Accademia Letteraria e Scientifica di Milano, Facoltà di lettere
e filosfia moderna, presso la quale si laurea nel 1921. Per sette anni è
insegnante nel seminario vescovile, fino alla nomina di parroco rurale a
Bordolano. Iniziano le frequenti "missioni popolari" con don Primo Mazzolari ed
altri distinti sacerdoti bresciani e cremonesi. Così come è stata intensa la sua
attività editoriale, altrettanto ricca è stata l'attività oratoria in varie
città d'Italia, accompagnata da numerosi interventi sulla stampa periodica
cremonese. Nel 1934 è promosso arcipretee vicario foraneo a Casalbuttano, come
successore di Mons. Carlo Gamba, una delle più distinte figure del presbiterio
cremonese per i molteplici meriti
acquisiti nella direzione del movimento cattolico diocesano. Nel 1940 l'ultima
promozione: parroco abate dell'insigne chiesa cittadina di S. Agata. Nel 1943 è
eletto esaminatore prosinodale e poi sinodale. Nel 1951 pronuncia il discorso
ufficiale in chiusura del sinodo diocesano, il 3°, del vescovo Cazzani. E'
presidente della Società di Mutuo Soccorso tra il clero cremonese e presidente
regionale della FACI (Federazione Assistenza Clero Italiano). Membro di
commissioni diocesane di prestigio, come il Consiglio per la Dottrina Cristiana
e la Commissione di Conciliazione (1951), è anche delegato per il Comitato per
l'emigrazione. Nel 1964 rinuncia alla parrocchia in ossequio alla
norma conciliare e si ritira presso la Casa Tinti-Lanfranchi dove abita fino
alla morte, avvenuta il 13 aprile 1982. La salma riposa nel Civico Cimitero di
Cremona. Molto amato dai suoi parrocchiani e dalla gente del popolo,era
soprannominato l'Alpino di Dio in quanto, in occasione di cerimonie militari,
era solito sfilare lungo le vie cittadine con il suo cappello di Alpino.
Cremona, 30 gennaio 2007
 
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