15 Settembre, 2002
Il " Tesoretto" di Romano Prodi, riflessioni di G.C.Storti
Sul cosiddetto “ tesoretto” , parola molto simpatica ed accattivante tutti ci vogliono mettere le mani.
Sul cosiddetto “ tesoretto” , parola molto
simpatica ed accattivante tutti ci vogliono
mettere le mani.
Usa superbabele di proposte , molta confusione,
molte aspettative, molta improvvisazione.
Ecco cosa ho raccolto vagando in internet.
I «piccoli» danno battaglia sul «tesoretto»
.
I piccoli dell’Unione non ci stanno a rimanere
fuori dalla porta. E non mollano, protestano
ancora. Il giorno dopo la riunione dei vertici
del governo per mettere a punto la destinazione
del surplus fiscale, tornano a chiedere di
sedersi tutti insieme attorno a un tavolo.
Proteste che non hanno ragione d’essere,
sembra però dire il presidente del Consiglio
Romano Prodi, che approfitta del Forum della
Pubblica amministrazione per rassicurare
gli alleati: «È ovvio e giusto - dice - che
la decisione sarà presa in maniera collegiale».
Il premier difende anche la scelta del vertice
in versione ristretta: «In questa fase -
spiega infatti - era indispensabile fare
una riflessione preventiva», con «il ministro
dell’Economia con i conti in mano» e i due
vicepresidenti del Consiglio. Due ore di
confronto, tra l’altro, che avrebbero consentito
di incassare in tempi rapidi un risultato
fino a qualche ora prima insperato: il titolare
dell’Economia, infatti, avrebbe ceduto in
parte al pressing congiunto di Massimo D’Alema,
Francesco Rutelli e, dall’esterno, anche
di Piero Fassino, allargando così i cordoni
della borsa e dicendo, sostanzialmente sì
alla richiesta dei 101 euro per il rinnovo
del contratto per gli statali.
Fonte: http://www.iltempo.it/
Riparte l’assalto al tesoretto.
C'era l'accordo? No, non c'era. I «cinque
punti» elencati da Romano Prodi domenica
sera, è lo stesso premier a dirlo, erano
solo il frutto di una «riflessione preventiva»;
le decisioni su come spendere i soldi in
più che il governo si ritrova in cassa nel
2007 (ovvero il «tesoretto») dovranno essere
prese «in maniera collegiale» dall'intera
maggioranza. Ma anche l'opposizione è divisa.
«Lo usino per risanare il bilancio» si limita
a dire Gianfranco Fini. Causti Silvio Berlusconi:
«Il tesoretto non deve andare a finire nelle
dispense dei vari Ministeri perchè ne approfittino
le loro clientele. Lo usino per tagliare
le tasse».
Negli ultimi giorni prima del voto amministrativo,
ogni partito vuol dire la sua. Nei cinque
punti - pensioni minime e indennità di disoccupazione,
infrastrutture, ricerca, piano casa, famiglia
- Prodi aveva fuso scelte per il 2007 e impegni
per il 2008, il «tesoretto» e la finanziaria
per l'anno prossimo, in modo da comprendervi
più di quanto possa ragionevolmente essere
fatto con i 2,5 miliardi di surplus fiscale
di quest'anno, e allargare il consenso. Ma
già con questo espediente si accumulano le
richieste di chi sollecita soldi, da subito,
per altri scopi. Il sindaco di Bologna Sergio
Cofferati (Ds) per una migliore tutela dell'ordine
pubblico non vuole aspettare la legge finanziaria
2008: «sono completamente d'accordo con i
cinque punti - dichiara - ma credo sia utile
aggiungerne un sesto: la sicurezza». All'opposto,
il ministro della Solidarietà sociale Paolo
Ferrero (Rifondazione), sostiene che in Italia
le forze di polizia sono le più numerose
d'Europa e «la percezione di insicurezza
è legata all'insicurezza sociale».
Fonte: http://www.comune.villasangiovanni.rc.it/
San Benedetto Del Tronto: “il tesoretto”
deve servire alla riqualificazione del lungomare.
Il PRI auspica che "il tesoretto",
contribuisca alla realizzazione della riqualificazione
del lungomare Nord, come annunciato dal sindaco
Gaspari, cosa che i cittadini possono toccare
con mano, come è avvenuto con la vendita
della farmacia comunale voluta dalla passata
giunta Martinelli, che ha consentito di munire
la città di San Benedetto di un invidiabile
tratto del lungomare, senza tra l'altro privare
del servizio della farmacia ai residenti
del quartiere Agraria.
Fonte: http://www.ilquotidiano.it
TESORETTO: BERLUSCONI, RIDURRE FISCO E RISTRUTTURARE
MONUMENTI
"Se fossi presidente del Consiglio io
il tesoretto non ce l'avrei perche' avrei
fatto una finanziaria piu' leggera senza
mettere le mani nelle tasche degli italiani".
Lo ha dichiarato il leader di Forza Italia,
Suilvio Berlusconi, intervistato da Telelombardia.
"Ora questo tesoretto - ha aggiunto
- dovrebbe andare alla riduzione della pressione
fiscale in modo da aiutare i consumi interni,
che fino ad ora sono aumentati solo grazie
agli acquisti che Germania e Francia hanno
fatto dei nostri prodotti". Un altro
obiettivo del Tesoretto per Silvio Berlusconi
potrebbe essere la ristrutturazione di beni
culturali quali chiese e monumenti, opere
d'arte e siti archeologici "Che sono
il vero tesoro del nostro paese".
Fonte: http://www.repubblica.it/
Conclusione.
Il piano in cinque punti per spendere il tesoretto
sembrava e sembra il piu’ sensato: pensioni più basse e ammortizzatori sociali,
infrastrutture, ricerca, piano casa, sostegno
alla famiglia. Il governo, o meglio “ il
vertice del governo” ha indicato le cinque priorità per l'utilizzo
dell'extragettito fiscale. Ma non ci siamo
ancora. Questioni di pura visibilità fa insorgere la parte radicale della coalizione,
comunisti italiani, rifondazione e verdi
rivendicano “ collegialità” e ancora su questioni
di metodo mettono in fibrillazione il governo.
Ma quando il confronto maturerà sui contenuti?
Attenzione perché i cittadini sono pazienti
ma non troppo e potrebbero decidere, come
dice D’Alema, di mandare a casa non “ i politici”,
ma “ la politica”.
storti@welfareitalia.it
Cremona 26 maggio 2007.
 
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