15 Settembre, 2002
Il welfare secondo l’Ulivo lombardo
Un interessante convegno dal titolo "Tra il dire ed il well....fare", presente il sottosegretario alla solidarietà sociale Cristina De Luca
La Lombardia deve dare risposte più aggiornate e moderne rispetto ai
bisogni sociali e alle nuove aspettative, tenendo come faro il diritto alla
salute, al benessere e alla sicurezza.
È questo, in estrema sintesi, il
cuore del progetto di legge sul Welfare dell’Ulivo regionale, discussa oggi
in un convegno dal titolo “Tra il dire e il well… fare”, con il
sottosegretario alla solidarietà sociale Cristina De Luca, la responsabile
nazionale welfare dei Ds Fiorenza Bassoli e rappresentanti delle
amministrazioni locali, del terzo settore, del sindacato e di personalità di
rilievo come Don Gino Rigoldi.
La continuità assistenziale, la formazione
e la valorizzazione degli operatori, l’istituzione di un sistema a rete, sono
le linee guida del progetto di legge dell’Ulivo.
“Occorre che la Regione definisca i livelli essenziali di assistenza e che
ogni cittadino sappia su quali servizi può contare e come fare ad
accedervi – spiega Ardemia Oriani, prima firmataria del progetto di
legge con la collega Maria Grazia Fabrizio - oggi ciò non succede perché
l’assistenza è di fatto la Cenerentola nella spesa sociosanitaria.
Occorrono un fondo per la non autosufficienza, problema esplosivo nella
nostra regione, e un apposito fondo dedicato ai piccoli comuni che
altrimenti non saranno più in grado di rispondere ai bisogni della
popolazione. Occorre inoltre semplificare il rapporto tra persona e
sistema sociosanitario, con l’istituzione di uno sportello unico dove ci sia
la presa in carico di tutti i suoi bisogni sanitari e di assistenza”.
“Vogliamo mettere in luce lo sforzo comune di Ds e Margherita che va
verso scelte più moderne di risposta – ha detto Maria Grazia Fabrizio.
In commissione va avanti da mesi un confronto di merito vero sul
modello di welfare da adottare, perché noi non condividiamo il progetto
di legge della Giunta”.
“Questo Pdl dell’Ulivo lombardo dà piena attuazione alla legge nazionale
328 – è stato il plauso di De Luca – la prima ad aver dato un ruolo al
Terzo settore e alla solidarietà sociale. Dobbiamo andare verso un
welfare dei diritti che sia un fattore di stabilità e non solo un costo
sociale, un fattore di sviluppo senza avere connotazioni paternalistiche.
Le politiche sociali non devono più essere in contrasto con le politiche
dello sviluppo”. Come ha detto la senatrice Fiorenza Bassoli, “occorre
non un welfare di emergenza ma un welfare di opportunità e di diritti”, e
la proposta dell’Ulivo va in questa direzione.
14 settembre 2007
 
|