15 Settembre, 2002
16 novembre: Cremona abbraccia Ambrogio Guarneri
E nato in Albania nel 1955, da padre cremonese e madre albanese, ed ha avuto per tutta la vita Cremona nel cuore
venerdì 16 novembre alle ore 17,30
nella sala della Consulta in Palazzo Comunale
la nostra città abbraccia
Ambrogio Guarneri,
nato in Albania, ma con Cremona nel cuore
Programma
Saluto del Sindaco di Cremona, prof. Gian Carlo Corada
Intervento di Ambrogio Guarneri
Audizione del violino "Stradivari 1715" della Collezione "Gli archi di Palazzo comunale"
Brindisi di benvenuto
Il Sindaco consegna ad Ambrogio Guarneri una targa ricordo offerta dalla città
Alla manifestazione sono invitate le autorità cittadine, gli operatori dell'informazione e la
cittadinanza
Chi é Ambrogio Guarneri.
Ambrogio Guarneri nasce a Tirana, in Albania, il 12 giugno 1955, da padre cremonese e da madre albanese.
L'Albania é governata dal regime comunista di Enver Oxa. Qualche mese prima della sua nascita
il padre, Mario Guarneri, rientra in Italia e torna a vivere a Cremona.
Ambrogio cresce con la madre, tra miseria, campi di prigionia, pesanti privazioni e in un clima di
paura e di sospetto, venendo additato come "l'italiano", figlio di un "nemico del popolo".
Cresce
con un'idea fissa, nella mente e nel cuore: riabbracciare il papà e poter vedere Cremona, che lui
considera la "sua città".
Alla fine degli anni 80-inizio anni 90, alla caduta del comunismo, Ambrogio - dopo parecchi
tentativi - riesce a raggiungere l'Italia.
Diverse vicende lo conducono a fermarsi a Mantova, dove cresce la propria famiglia e da dove -
spesso - raggiunge la vicina Cremona, per le strade della quale cammina alla ricerca del ricordo
e delle orme del padre, purtroppo ormai deceduto.
Poi la sua emozionante storia sbarca sulle pagine dei giornali, raggiunge una certa diffusione;
attraverso la trasmissione televisiva di Rai Due "Ricomincio da qui" condotta da Alda D'Eusanio,
arriva anche al Sindaco Gian Carlo Corada che immediatamente la raccoglie, per darle la giusta
conclusione.
Oggi Cremona - nell'abbracciare Ambrogio Guarneri, riconoscente per l'amore che ha portato per
la città del padre, la “sua” città - spera di riuscire a mitigare il tanto dolore che ha sofferto ed
augura ogni bene a lui ed alla sua famiglia.
I N V I T O
 
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