15 Settembre, 2002
Lettera aperta di un "clandestino" Nel mio nome il destino
Tuttavia io sono solo un clandestino solo
Lettera aperta di un "clandestino"Nel mio nome il destino
Se io fossi un cane verrei accarezzato; se
qualcuno mi dovesse abbandonare
commetterebbe un illecito penale e chiamerebbero
bastardo quel tale che si
comporta come un animale.
Se io fossi un cane mi chiamerebbero amore,
avrei un pasto, un posto; la
sera nel parco i miei escrementi sarebbero
raccolti, toccati, pesati e
chiamerebbero maiali quei tali che si comportano
come animali.
Se io fossi un cane sarei protagonista di
almeno un programma settimanale;
se qualcuno mi dovesse smarrire, la mia foto
sarebbe affissa sui pali e sui
muri di tutto il Comune e se fossi un cane,
piccolo, grasso, storpio e con
la rabbia, con una storia triste alle spalle,
l'Italia si disferebbe pur di
potermi adottare e chiamerebbero criminali
quei tali che si comportano come
disumani.
Tuttavia io sono solo un clandestino solo
UFFICIO COMUNICAZIONE
Dr. Andrea Garini
Ragione Sociale: Istituto Ospedaliero di
Sospiro
P.zza Libertà,2 - 26048 Sospiro (Cremona)
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