15 Settembre, 2002
Dal Berlusbluff al Vespaflop
Il 13% di share per un bluff grande come una ... casetta (che non é nemmeno una delle sue)
Signor Direttore,
sono 200 le persone rientrate nelle case in Abruzzo, a fronte di 11.000 che restano nelle tende e altre 11.000 negli alberghi della costa. Resta da fare ancora un lavoro enorme, e il nostro Presidente del Consiglio, invece, non trova di meglio che incensarsi tentando in diretta TV il "grande bluff".
Certo, perché le 60 casette - belle, senza dubbio - consegnate ad Onna e tanto osannate martedì sera da Vespa e dal suo ospite, non sono le cosiddette 'case Berlusconi'. Sono invece abitazioni edificate con i contributi della Croce Rossa e della provincia di Trento. Il protagonista, dunque, avrebbe dovuto essere Dellai, il presidente della provincia di Trento amministrata dal centrosinistra, dato che si festeggiava il dono dei prefabbricati costruiti dalla sua provincia e non le villette vanamente promesse da Berlusconi.
Il cavaliere ha avuto poi una dimenticanza: si é scordato di comunicare agli italiani la lista dei terremotati ospitati a casa sua, visto che mesi fa, ancora in diretta televisiva, aveva espresso questo nobilissimo impegno. Al loro posto sembra invece abbiano trovato cortese ospitalità diverse escort. Tante da far sembrare palazzo Grazioli quasi una concessionaria della Ford.
Dunque, il bluff delle case é stato smascherato. E si é risolto in un flop. Perché nonostante "Porta a porta" abbia imposto il vuoto attorno a sé (cancellate in un sol colpo Ballarò e Matrix, per paura che facessero ombra a Vespa), ha raggiunto uno striminzito 13% di share che - in prima serata - equivale alla performance del piu' scadente dei varietà.
Gli italiani forse stanno iniziando a capire ed a snobbare il signor "faccio tutto io". E tra un po' se ne accorgeranno anche gli inserzionisti pubblicitari che ieri sera non hanno fatto davvero un bell'affare ad acquistare spot sulla trasmissione di Bruno Vespa.
Dario Antoniazzi
 
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