15 Settembre, 2002
Disegni Eversivi di Lapo Pasquetti
La critica del Presidente del Consiglio non risparmia neppure la più alta carica dello Stato, il Presidente della Repubblica, accusato di essere uomo di parte
Disegni Eversivi di Lapo Pasquetti
La critica del Presidente del Consiglio non
risparmia neppure la più alta carica dello
Stato, il Presidente della Repubblica, accusato
di essere uomo di parte, espressione di una
minoranza del Paese e di aver tradito patti
(in realtà mai esistiti) stipulati per far
approvare il lodo.
Le recenti dichiarazioni del Presidente del
Consiglio Silvio Berlusconi in merito alle
note vicende che lo vedono coinvolto sul
piano personale fanno emergere, con evidenza
ormai imbarazzante anche per buona parte
degli esponenti della maggioranza, il problema
mai irrisolto del conflitto di interessi.
Un conflitto che, dallo scontro tra l’interesse
privato e l’esercizio di funzioni pubbliche,
ha ormai raggiunto le istituzioni democratiche
e i poteri dello Stato a causa di una visione
personalistica del potere.
Così accade che la pronuncia del Tribunale
di Milano che ha condannato l’azienda del
Presidente del Consiglio a risarcire alla
Cir di Carlo de Benedetti i danni subìti
per l’ignobile vicenda del c.d. Lodo Mondadori,
decisione assolutamente prevedibile e conseguenza
inevitabile di un giudicato penale confermato
in tutti i gradi di giudizio, venga bollata
come “sentenza eversiva”.
Ma anche che la decisione della Corte Costituzionale,
organo supremo di garanzia della Costituzione,
ovvero della legge fondamentale dello Stato
su cui si regge la nostra democrazia, che
ha sancito, nel legittimo esercizio delle
proprie funzioni, l’incostituzionalità del
Lodo Alfano, venga additata come espressione
di un disegno eversivo tramato da una magistratura
al servizio dei voleri della sinistra.
La critica del Presidente del Consiglio non
risparmia neppure la più alta carica dello
Stato, il Presidente della Repubblica, accusato
di essere uomo di parte, espressione di una
minoranza del Paese e di aver tradito patti
(in realtà mai esistiti) stipulati per far
approvare il lodo.
Senza dimenticare l’attacco sferrato allo
stesso Parlamento, definito un’assise pletorica
e inutile, ormai costretto ad esercitare
le proprie propria funzione legislative in
via del tutto eccezionale e sotto la costante
minaccia del voto di fiducia, esautorato
di fatto dal potere esecutivo che ormai legifera
in sua vece con un ricorso abnorme allo strumento
della decretazione d’urgenza, distorcendo
gli equilibri costituzionali per aggirare
il dibattito parlamentare tra le forzze politiche
democraticamente elette dal popolo.
Allarmanti sono le esternazioni dei legali
del Presidente del Consiglio che si uniscono
al coro sbandierando di fornte ai Giudici
Costituzionali che la Costituzione è zimbello,
un simulacro defunto, sostituito da una costituzione
materiale che di fatto ha ormai trasformato
l’Italia in una Repubblica presidenziale.
Se lo sognano!
Questo è il vero disegno “eversivo” che si
realizza lentamente in un crescendo di critiche
corrosive alle più alte istituzioni democratiche
a cui si accodano le minacce di insurrezione
di un Umberto Bossi pronto a trascinare il
popolo nelle piazze.
Dobbiamo allora ricordare che la Costituzione
italiana si regge su delicato sistema di
pesi e contrappesi che caratterizzano i rapporti
tra i poteri dello Stato. Meccanismo che
ha garantito all’Italia, uscita dalle macerie
della guerra e insanguinata da una lotta
fratricida innescata dal fascismo, la trasformazione
democratica e la stabilità anche negli anni
bui del terrorismo.
Mai come oggi vi è stato tanto vituperio
delle istituzioni da parte di un esecutivo
che, incapace di governare la crisi che attanaglia
il Paese, reagisce alla propria incapacità
attaccando gli altri poteri dello Stato.
Il comportamento scomposto del Capo del Governo
che con disinvoltura inquietante denigra
le istituzioni democratiche, incita alla
disobbedienza delle leggi, minaccia la libertà
di informazione, alimenta il malcontento
in funzione dei propri interessi particolari,
interpretati come espressione del vero sentimento
popolare, rappresenta la reale minaccia eversiva
da cui è necessario difendersi esigendo il
rispetto delle istituzioni, delle regole
e della Costituzione.
Lapo Pasquetti – Sinistra e Libertà Cremona.
 
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