15 Settembre, 2002
Disoccupato a 57 anni, non trovo soluzioni
Una vicenda triste, ma anche una storia che fa giustamente incazzare.
Egregio direttore,
mi chiamo Francesco e sono un chimico industriale di 57 anni.
Italiano, da un anno disoccupato e senza ammortizzatori sociali. Sono titolare di partita Iva ma non per libera scelta.
Ho formulato, testato, venduto, creato manuali e reti di vendita per diverse aziende importanti italiane e straniere.
Con la crisi, nonostante mi sia proposto nel lavoro anche con altre mansioni, non riesco a trovare un lavoro neanche come lavapiatti o cameriere.
Oggi potrei essere definito un barbone.
Finiti i risparmi, cessando i bonifici le banche chiudono i fidi e per i disoccupati è notte fonda. Buio totale se sei over 50.
Luci, piazze illuminate a giorno, alberi di Natale alti come palazzi, cene, regali, vacanze, sembra essere l’unica preoccupazione dei nostri pubblici amministratori e delle nostre istituzioni. Dall’assessore del più piccolo Comune all’onorevole importante, risorse sprecate, pagate quasi sempre con denaro pubblico sottratte ai poveri e ai bisognosi. Salvano la faccia con demagogiche beneficenze esaltate e riportate da organi di informazione compiacenti.
Io però non ce la faccio più a dormire al freddo e a mangiare quando capita.
Chiederò per questo, girando per le vie e le piazze, bussando a tutte le porte, ai cremonesi di buon cuore un contributo di qualche euro per affittare una stanza e starmene un po’ al caldo.
Continuo a sperare di trovare un’occupazione anche per poche ore o pochi giorni.
Mi rifiuto per ora di diventare un delinquente.
F. A.
(tel. 327/8260784)
 
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