15 Settembre, 2002 Finalmente la giunta Perri ha delle difficoltà ( di Gian Carlo Storti). Le “ pagelle” pubblicate dal Sole 24 ore evidenziano che la giunta Perri ha finito il periodo di luna di miele con la città.
Finalmente la giunta Perri ha delle difficoltà
( di Gian Carlo Storti).
Le “ pagelle” pubblicate dal Sole 24 ore
evidenziano che la giunta Perri ha finito
il periodo di luna di miele con la città.
La polemica, che è nata con Pugnoli, è forte
e riapre a 360 gradi il campo di azione dell’opposizione
e del Partito Democratico in particolare.
Lo stesso Zaffanella sui finanziamenti al
Panchielli chiede alla giunta scelte precise.
L’On Luciano Pizzetti ha giustamente dichiarato
che “ questa è la giunta della tassazione
e delle mani in tasca ai cremonesi”.
Molti i fronti che si sono aperti. I principali
a mio avviso sono questi:
- l’idea di abbinare un grande centro commerciale
nell’area della “ Cittadella dello Sport”
riapre tutta la discussione sul futuro di
questa città;
-l’aumento generalizzato di alcune tariffe
e dei parcheggi che vanno ad incidere su
tutte le fasce della popolazione;
-le modifiche alla ZTL che provocheranno
un forte aumento di traffico e quindi in
inquinamento;
-l’assoluta assenza di iniziativa sui temi
del collegamento della città ( vicenda pendolino
per Roma e trasporti per i pendolari verso
Milano);
-il dimezzamento del progetto del parcheggio
di piazza Marconi che complicherà il sistema
parcheggi per i prossimi decenni;
-la disponibilità di Arvedi a finanziare
il museo del violino mette in evidenza la
difficoltà politica di questa amministrazione
che “affida” a privati ruoli e funzioni di
programmazione propri;
-la riduzione dei contributi al Ponchielli
che fa tornare indietro la nostra città sul
piano culturale e che forse fa preludere
ad una privatizzazione dello stesso teatro;
-il tentativo di regolamentare in modo “rigido”
la partecipazione dei comitati spontanei
di quartiere.
Su altri temi, come la struttura del welfare
cremonese, per il momento non emergono indicazioni
ma sicuramente è facile prevedere che le
modifiche che saranno proposte andranno nel
senso di una contrazione dei servizi o dell’aumento
considerevole della compartecipazione alla
spesa da parte degli utenti.
Sono per il momento fuori da qualunque ragionamento
le attività dell’AEM e delle consociate tante’
che questa amministrazione ha dovuto mantenere
ai vertici di comando alcuni esponenti dell’opposizione
per garantire le eccellenze raggiunte. Insomma
non hanno idee e si prosegue sulla vecchia
agenda.
Sul piano politico la Lega Lombarda continua
ad umiliare l’UDC ed in questa situazione
il Sindaco pare non abbia gli strumenti di
“governo” della sua maggioranza.
I responsabili dell’opposizione del PD in
consiglio comunale hanno più volte rimarcato
la mancanza di disegno strategico di questa
amministrazione ma a volte abbiamo l’impressione
che ci si fermi nella polemica a difendere
il solo buon operato della precedente amministrazione.
E questo è insufficiente.
Sicuramente vi è anche la necessità di coordinare
al meglio le forze di opposizione e dare
alla città il senso che non è il solo PD
a contrastare questa giunta.
La crisi economica e sociale sta mordendo.
Le difficoltà di fasce della popolazione
stanno aumentando ( siano essi lavoratori,
pensionati e disoccupati) e questi temi non
sono in nessuna agenda politica e per molti
versi diventeranno “ pesanti” nel 2010.
Non si tratta si andare più a sinistra, come
sollecitano le forze che fanno capo alla
costituenda federazione della sinistra o
della SeL , ma di intercettare il crescente
malessere e convogliarlo chiedendo anche
agli enti locali politiche di sviluppo.
Ecco questi temi sembrano i grande assenti
dal dibattito politico.
L’opposizione alla giunta Perri non si fa
solo nel Salone dei Quadri ma anche nelle
strade e nelle piazze di questa città riaprendo
canali con i soggetti sociali deboli che
sono solo rappresentati dalle forze sindacali
che fra l’altro hanno allentato, giustamente,
i rapporti organici con i partiti del variopinto
schieramento di centro sinistra.
Forse è necessario rimettere in campo qualche
idea forte e centrale che permetta di vedere
il potenziamento del welfare come momento
di sviluppo e non di sola e semplice assistenza.
Sono queste le idee da rilanciare per riuscire
a parlare anche ai giovani e non solo ai
“ deboli”.
Temi come quelli della costituzione del “
Registro per il testamento biologico” che
hanno visto l’adesione di circa 800 cremonesi
non vanno dimenticate e rimanere patrimonio
solo di una parte dell’opposizione.
So bene che non è facile. Ma questa città
potrà essere riconsegnate alle forze di centro-sinistra
a condizione che si riaprano riflessioni
su questi versanti.