15 Settembre, 2002
Interessante convegno della Funzione Pubblica Cgil di Cremona.
Il lavoro atipico nelle funzioni pubbliche della provincia di Cremona.Quantità e tipologia delle prestazioni lavorative.
Interessante convegno della Funzione Pubblica
Cgil di Cremona.
Il titolo del Convegno è intrigante "
Fors/ze Lavoro. Il lavoro atipico nelle funzioni
pubbliche della provincia di Cremona.Quantità
e tipologia delle prestazioni lavorative.
L'inziativa nasce da un'indagine della FP-Cgil
al 31 marzo 2004 e fotografa la reale consistenza
del lavoro atipico nelle funzioni pubbliche
della provincia di Cremona.
Sono stati coinvolti i settori degli enti
locali,della sanità pubblica e privata, del
terzo settore, e del parastato e delle aziende
dello stato e dei servizi.
Le schede raccolta dati sono state inviare
183 Enti/Aziende con una riposta pari a 182;
mentre sono state coinvolte 21 Cooperative
Sociali ma hanno risposto solo in due.
Dati attendibili quindi che danno il senso
della tendenza e della problematicità.
Un primo dato balza all'occhio: i lavoratori
atipici sono 2.151 su 14.964 e cioè pari
al 14,37 %. La percentuale piu' alta viene
toccata negli enti locali territoriali con
un 30,25%.
In pratica , negli enti locali, 1 lavoratore
su tre risulta essere atipico e cioè con
un rapporto di lavoro non a tempo indeterminato.
Una percentuale elevatissima che mette in
luce le difficoltà del mercato del lavoro
a stabilizzarsi, a rendersi motore dello
sviluppo.
Analizziamo ora il totale dei lavori flessibili
che sono pari appunto a 2.151 unità.
Il tempo determinato risulta essere in termini
assoluti, la tipologia maggiormente utilizzata
( 657 su 2151 e cioè pari al 30,54%), ma
supera di poche unità gli incarichi e le
consulenze ( in genere incarichi fiduciari).
Ma se osserviamo i dati dal punto di vista
dei diritti contrattuali riconosciuti, si
evidenzia come i lavori senza tutele ( Co.co.co.,Collaboratori
Occasionali,Incarichi e cosnulenze ecc.)
in temini numerici sono pari a 1.335. su
2151 pari al 62,06% e superano quelli tutelati
contrattualmente.
Altro dato interessante è quello sul part-time.
I dipendenti a part-time, sul totale sono
1386 e cioè pari al 10,82%. Una percentuale
in costante crescita ma ancora lontana dalle
percentuali dei livelli europei.
Le donne rappresentano la maggioranza dei
2.151 lavoratori atipici essendo infatti
pari a 1172 e cioè il 55%. Una percentuale
elevatissima...un costo che le donne ancora
una volta pagano.
Dichiara Donata Bertoletti, segretario generale
FP-CGIL Cremona " All'inzio della ricerca
il sindacato si è posto l'obiettivo di raccogliere
dei dati significativi a supporto della contrattazione
aziendale. Volevamo acquisire analiticamente,
per ogni azienda pubblica o con funzioni
pubbliche, i dati del settore.
La Cgil e la FP Cgil affidano alle funzioni
pubbliche, il ruolo di garanti per l'esercizio
dei diritti di cittadinanza quali salue,istruzione,assistenza
e previdenza. Un sistema pubblico in grado
quindi di governare i processi di trasformazione
intervenendo con coraggio laddove necessitano
operazioni di razionalizzazionbi o di riorganizzazioni,
nell'ottica del migliore utilizzo di razionalizzazioni
o di riorganizzazioni per la valorizzazione
delle risorse umane.
Solo così si potrà evitare di assogettare
alle regole di un mercato spregiudicato,
fondamentali diritti."
Una ricerca quindi molto importante che aiuta
il sindacato a capire il nuovo ed affrontarlo.
Gian Carlo Storti
p.s. Il Convegno si svolgerà domani 27 ottobre
alla Sala Puerari di Cremona
 
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