Con la presente sono a trasmetterVi la programmazione d’essai per il mese
di febbraio del CINETEATRO GIOVANNI PAOLO II di Castelleone (CR).
Ricordiamo che ad ogni proiezione verrà consegnata una scheda filmografia ed
un esperto farà un breve presentazione del film proponendo spunti per ulteriori
approfondimenti.
Giovedì 02 febbraio - ORE 21:00
FOUR BROTHERS - QUATTRO FRATELLI di John Singleton
FUORI CONCORSO ALLA 62MA MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI
VENEZIA (2005).
TRAMA: Bobby, Angel, Jeremiah e Jack sono stati adottati dalla stessa
donna, Evelyn Mercer, ma, una volta cresciuti, ognuno di loro si è costruito
un'esistenza radicalmente diversa. Bobby è rimasto una testa calda, Angel è
diventato un playboy, Jeremiah ha preferito costruirsi un futuro e una famiglia,
e Jack ha coltivato la sua passione per l'hard rock. Quando Evelyn viene uccisa
durante una rapina in una drogheria, i quattro riscoprono il vincolo che li
unisce e decidono di trovare insieme il colpevole ed attuare la loro vendetta.
(fonte: Cinematografo.it)
CRITICA: "C'è da credere al regista dei ghetti neri John Singleton:
non è un remake dei 4 figli di Kate Elder, ma somiglia. E' un violentissimo
western metropolitano in uno scenario di neve rossa al sangue in cui quattro
fratellastri fast and furious, due bianchi e due neri, tatuati al punto giusto e
giustizieri della notte, vendicano l' assassinio della madre adottiva che li ha
raccolti all' orfanotrofio. (...)Tutti perdenti, segno che l'autore di 'Boyz '
N' the Hood' non ha aperto il pugno e vede l' America come un Far West privato
di ogni codice d'onore. Piazzando i fratelli come agli scacchi (caposquadra Mark
Wahlberg) e con ritmo abbastanza travolgente nella prima parte, il racconto
invita a non illudersi sull'escalation della violenza: è un filo che arriva da
Detroit a Bagdad." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 7 ottobre 2005).
(fonte: Cinematografo.it)
Giovedì 09 febbraio - ORE 21:00
LORD OF WAR di Andrew Niccol
con Nicolas Cage nel ruolo di protagonista
TRAMA: Alla fine della Guerra Fredda, un gran numero di armi che facevano
parte dell'arsenale dell'ex Unione Sovietica è stato venduto clandestinamente
ai Paesi in via di sviluppo. Le incessanti ricerche dell'Interpol, cha da anni
indaga sui venditori clandestini, non hanno ancora portato i risultati sperati.
Yuri Orlov è un mercante d'armi e tra i suoi clienti figurano alcuni dei più
potenti dittatori della Terra. Sulle sue tracce c'è Jack Valentie, un
implacabile agente dell'Interpol. Riuscirà Yuri a tenere testa al suo nemico e
alla crescente concorrenza? (fonte: Cinematografo.it)
CRITICA: "Un film ignobile, reazionario dal profondo, che giustifica
l' amoralità di un trafficante d' armi con la scusa che le colpe stanno in
alto, il Male è necessario e in fondo chi vende non si macchia. Viaggiando per
Paesi e dittatori disastrati, l' ex Urss e l' Africa, Cage, pessimo più del
solito, non ascolta la famiglia e continua la missione con la molesta
superficialità di un film che cita i politici per darsi arie attuali. Invece
svende temi importanti (la bimba nera senza braccio) con una sceneggiatura sotto
il livello di guardia (il paragone tra armi e sigarette, la guerra nei Balcani),
ridicola e/o offensiva. (…) Dirige, si fa per dire, Andrew Niccol che in
un'altra vita scrisse 'Truman show' e diresse 'Gattaca'." (Maurizio Porro,
'Corriere della Sera', 19 novembre 2005). (fonte: Cinematografo.it)
Giovedì 16 febbraio - ORE 21:00
HISTORY OF VIOLENCE di David Cronenberg
PRESENTATO IN CONCORSO AL 58MO FESTIVAL DI CANNES (2005). - 2 NOMINATION AL
GOLDEN GLOBE 2006 COME MIGLIOR FILM E A MARIA BELLO COME MIGLIOR ATTRICE
TRAMA: Tom è un uomo tranquillo. Vive e lavora in una piccola cittadina,
e la sera torna a casa dalla sua famiglia composta dalla moglie avvocato e dai
due figli. Un giorno uccide due rapinatori per legittima difesa e la sua faccia
comincia ad apparire sulle pagine dei quotidiani e alla televisione, l'opinione
pubblica ne fa una specie di eroe nazionale. Alcuni personaggi molto in vista
cominciano a pensare che lui non sia altro che un loro collega scomparso
misteriosamente molti anni prima... (fonte: Cinematografo.it)
CRITICA: "Grande Cronenberg: fa una specie di B western ma con un
soggetto alla Camus: c'è sempre lo straniero in casa. Ispirato a un fumetto,
ecco un uomo tranquillo in una piccola città che, molestato da loschi tipi,
diventa un brutto ceffo. Era così? Ha doppia personalità? Aspettate la fine,
non uscirete tranquilli. L'autore insegue il tema delle identità pericolose,
mosche o inseparabili, in una cornice che ne fa risaltare la contemporanea
matrice: oggi di sogni siamo sprovvisti, solo incubi. Occhi sulla famiglia: una
bella scena padre-figlio da 'Legge del Signore', una di violenza
sessual-coniugale, la cinica finale tavola imbandita che corona un film tutto
doppio, di odio e amore. Va dritto allo spettatore, sembra facile e semplice, ma
dentro racchiude tutta la perfidia complessità di Cronenberg. Viggo Mortensen
è perfetto per l'ambiguità, mentre due fantastici vilain sono Ed Harris e
William Hurt." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 16 dicembre 2005).
(fonte: Cinematografo.it)
Giovedì 23 febbraio - ORE 21:00
CRASH - CONTATTO FISICO di Paul Haggis
con Matt Dillon e Sandra Bullock
TRAMA: Diverse storie s'intrecciano nel corso di due giorni a Los Angeles
che vedono coinvolti vari personaggi legati tra loro. Un detective di colore, la
cui madre si droga e il fratello ruba automobili mentre con il suo complice fa
teorie su una società più giusta. Un procuratore distrettuale in carriera con
una moglie iraconda. Un poliziotto che si prende cura con affetto dell'anziano
padre malato e intanto scandalizza il suo giovane compagno di lavoro con il suo
razzismo. Un regista nero di successo a Hollywood la cui moglie deve fare i
conti con il poliziotto razzista. Un immigrato iraniano che compra una pistola
per difendere il suo negozio. Un fabbro ispanico e la sua giovane figlia ed
altro ancora.... (fonte: Cinematografo.it)
CRITICA: "Dicono che se ne riparlerà agli Oscar. 'Crash', di Paul
Haggis, sceneggiatore di Eastwood, è un cult Usa: le 24 ore di un gruppo di
persone qualunque a Los Angeles, dove il contatto è solo metallico, con
relazioni pericolose tra loro. (...) Il film ha momenti belli e intensi, Matt
Dillon, poliziotto razzista, è fantastico, ha problemi con la prostata di papà
e li sfoga al lavoro. Il razzismo è un tema evergreen, palese o nascosto. Non
piovono rane, ma solo neve, e senza tigri: ma è miracoloso che ci si voglia
bene in un panorama disastrato per il quale abbiamo sofferto. Ottimo cast con la
Bullock, Cheadle che perde il fratello, il procuratore rapinato Fraser. Da
vedere, anche se gli ultimi 20 minuti rischiano di rovinar tutto."
(Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 19 novembre 2005). (fonte:
Cinematografo.it)