15 Settembre, 2002
Ruggeri Luigi, il partigiano Carmen
Nato a San Martino in Beliseto (Cremona) il 24 dicembre 1920, fucilato a Pozzaglio (Cremona) il 24 settembre 1944, sottufficiale della Guardia di finanza.
Ruggeri Luigi, il partigiano Carmen
Nato a San Martino in Beliseto (Cremona)
il 24 dicembre 1920, fucilato a Pozzaglio
(Cremona) il 24 settembre 1944, sottufficiale
della Guardia di finanza.
Subito dopo l’armistizio aveva lasciato la
Guardia di finanza per entrare nella Resistenza,
distinguendosi in numerose azioni. Nel luglio
del 1944 a "Carmen" – questo il
nome di battaglia di Ruggeri – fu affidato
il comando di un distaccamento del Battaglione
"Forni" della 31a Brigata, dopo
che il giovane finanziere ed i suoi compagni
avevano condotto un’audacissima azione nella
stazione ferroviaria di Fidenza. "Carmen"
e i suoi, infatti, erano riusciti a sottrarre
ai tedeschi quattro cannoni anticarro, che
si rivelarono utilissimi per contrastare
il pesante rastrellamento nazifascista che
fu condotto nella Val d’Arda e in Val Ceno
dal 16 al 30 luglio del ’44. Gli anticarro,
però, non bastarono e la Brigata "Val
Ceno" fu dispersa. "Carmen"
e i suoi, che avevano continuato a combattere
a Bore, scesero in pianura ed operarono nel
basso Cremonese. Ruggeri fu poi assegnato
al Comando provinciale delle "Garibaldi"
a Cremona e qui organizzò una squadra GAP,
che condusse a termine audaci azioni contro
i nazifascisti. Caduto in mano nemica, "Carmen"
il 20 settembre fu rinchiuso a Villa Merli
e sottoposto a tortura. Dopo l’uccisione
di un ufficiale repubblichino, i fascisti
decisero di "dare una lezione"
ai cremonesi e, prelevato Ruggeri da Villa
Merli, lo fucilarono pubblicamente per rappresaglia
sulla piazza principale di Pozzaglio. Sulla
morte di "Carmen" è stata composta,
sull’aria di un motivo popolare, la canzone
"Il partigiano di Pozzaglio".
Il partigiano di Pozzaglio
L'aria a cui si ispira è quella di una canzonetta
assai in voga a quel tempo, Ho detto al sole.
Ecco la canzone..
La giusta pace è giunta alle porte, bandiéra
rossa ormai vittoriosa, troppi eroi han raccolto
la morte, ognun di loro avrà la sua rosa.
E gli eroi che son caduti per la vittoria
passeran nel libro sacro di questa storia.
Belle bambine, venite ad abbracciare chi
colla fede e speranza nel cuore l'Italia
nostra seppe liberare
col proprio sangue e il proprio onore.
Partigian, son due anni che soffri tanto
ma il soffrire per la patria è sempre un
vanto.
Mille tormenti hai sfidato cantando col tuo
bel mitra fedele in compagnia, nazisti ti
stavan cercando,erano in troppi e dovevi
-andar via.
Ora è giunto finalmente il gran momento che
i tedeschi e i fascisti van come il vento.
Dalla sua mamma ritorna il partigiano, dalla
sua mamma oppur dalla morosa, per tanti giorni
gli è stato lontano, ma per la fede ormai
vittoriosa.
Partigian, son due anni che soffri tanto
ma il soffrire per la patria è sempre un
vanto.
Il primo ucciso è stato a Pozzaglio, era
innocente e chiamava la mamma, pietà invocava,
lor l'han fucilato, lo sdegno in tutti accese
la fiamma.
Mai pietà di quelle bestie, ma bestie vili,
donne e vecchi han picchiato coi lor fucili.
Assassini, vi daremo ciò che vi aspetta,
siam milioni d'italiani, vogliam vendetta
· materiale raccolto ed ordinato da Gian
Carlo Storti
· cremona, marzo 2006
fonte: http://www.anpi.it/uomini/ruggeri_luigi.htm
 
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