15 Settembre, 2002
Politicamente - Foglio informativo dell’associazione Agire Politicamente
*Fai il meglio nell’ambito del possibile* - Principi *non negoziabili* e mediazione politica
Politicamente
Foglio informativo dell’associazione Agire Politicamente
Anno VII, Numero 2 aprile - giugno 2007
“Fai il meglio nell’ambito del possibile”
Principi “non negoziabili” e mediazione politica
1. I principi etici naturali
Alcuni recenti pronunciamenti del magistero sociale della Chiesa cattolica e la
Nota del Consiglio permanente della Cei, del 28 marzo scorso, impegnano i cattolici
a difendere e a promuovere, nell’azione politica e nelle scelte legislative, quelli che
Benedetto XVI, nel discorso al convegno ecclesiale di Verona, ha definito “fondamentali
valori e principi antropologici ed etici radicati nella natura dell’essere umano”.
Già in altre occasioni e a partire dalla Nota dottrinale della Congregazione per
la Dottrina della Fede, del novembre 2002, questi “principi etici”, “per la loro natura
e per il loro ruolo di fondamento della vita sociale”, sono stati dichiarati “non negoziabili” (n.3), in quanto “principi morali che non ammettono deroghe, eccezioni o
compromesso alcuno” (n.4) e, pertanto, non sono suscettibili di negotium, cioè di trattativa o di scambio.
In genere, l’elencazione di tali principi privilegia la tutela e la promozione della
famiglia, “fondata sul matrimonio monogamico fra persone di sesso diverso”, ma
include anche, la libertà di educazione, la libertà religiosa, la tutela sociale del minore,
lo sviluppo economico della persona e il bene comune, la pace (ivi). Come tali,
non si tratta di valori propri del vangelo cristiano ma di prerogative o diritti dell’individuo,
iscritti nella comune natura umana e, pertanto, riconoscibili da tutti e vincolanti
per tutti: farebbero parte della tavola di valori naturali che la legge positiva degli
uomini non può contraddire.
2. Un modulo di relazione virtuosa
Non intendiamo toccare qui le questioni filosofiche e teologiche che la teoria
della “legge morale naturale” solleva, anche in relazione con la “legge evangelica”,
ma ci limitiamo a riflettere, sulla asserita non negoziabilità dei suddetti principi e sulla
natura propriamente negoziale della politica, per sciogliere il nodo della apparente
contraddizione e assumere, da credenti, una teleologia dell’agire politico, radicata
nell’orizzonte di un ethos democratico.
...segue ...
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