15 Settembre, 2002
Sempre meno occupati nell'industria: in un anno persi 30 mila posti di lavoro
Meno occupati. Meno posti di lavoro nelle industrie e, dato ancora più allarmante, meno posti di lavoro anche nei servizi. Che fino ad ora in qualche modo erano riusciti a compensare la flessione del «primario». I dati vengono dall'Istat.
Sempre meno occupati nell'industria: in un anno persi 30 mila posti di lavoro
da www.unita.it
Meno occupati. Meno posti di lavoro nelle industrie e, dato ancora più allarmante, meno posti di lavoro anche nei servizi. Che fino ad ora in qualche modo erano riusciti a compensare la flessione del «primario». I dati vengono dall'Istat. E dicono che l'occupazione nelle grandi imprese è scesa a novembre dell'anno scorso del 3,7%. In termini assoluti, significa che nelle industrie italiane ci sono meno ventinovemila dipendenti. Più ridotto ma ugualmente significativo il calo nei servizi: meno 0,7%, che significa una perdita secca di 7.600 posti rispetto allo stesso mese del 2001.
Ma c'è di più. I dati dell'industria sono - come dice l'Istat - al «lordo» della cassa integrazione. Insomma, chi riceve l'indennità di cassa integrazione non è considerato disoccupato. Al netto, invece, - se cioè i cassintegrati vengono considerati, com'è purtroppo nei fatti, senza lavoro tout court- il calo arriva all'allarmante cifra di meno 3,9 per cento.
Questo se si paragona un anno con l'altro. Ma l'indice è ancora più negativo se si considera solo il 2002. In questo caso, fatti cento gli occupati al gennaio del 2002, la flessione è stata del quattro e tre per cento. Nel complesso tra novembre 2001 e novembre 2002 nelle grandi imprese sono stati persi 36.600 posti di lavoro. Un'emorragia, insomma.
Duemila e due difficilissimo, s'è detto, anche per i servizi. Anche in questo caso, da gennaio 2002 a dicembre 2003, il bilancio dell'occupazione si chiude col segno «rosso»: meno zero e cinque per cento posti
 
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