15 Settembre, 2002
Beppe Grillo un ciclone o solo VAFFA… di Gian Carlo Storti
La politica si divide. La gente , non tutta, lo applaude e firma . Ma è davvero un ciclone o anche lui si merita VAFFA……Ecco che dice la piazza informatica.
Beppe Grillo un ciclone o solo VAFFA…La politica
si divide. La gente , non tutta, lo applaude
e firma . Ma è davvero un ciclone o anche lui si
merita VAFFA……Ecco che dice la piazza informatica.
Dopo il V-Day i comici si schierano con Grillo.
Di seguito il primo elenco dei sostenitori:
-Sabina Guzzanti: “ La gente si fida di noi”
pare abbia detto.
-Gino e Michele. “Mi aspettavo questa grande
adesione - dice Vignali -. Le richieste di
Grillo erano tutte sacrosante. Difficilmente
si possono prendere le distanze”.
-Oreste Lionello mette però le mani avanti
e dichiara : “ E’ umano e molto facile desiderare
che tutto sia pulito e in ordine “.
-Andrea Rivera, autore satirico del "teatrocanzone"
invece, acutamente dice: “Beppe Grillo ha
fatto una cosa grande perchè ha dato libero
sfogo al popolo, basta che non cada tutto
nel qualunquismo”.
Fausto Bertinotti dichiara: “Certo, non sempre i materiali che riempiono
il vuoto sono eccellenti, ma non possiamo
prendercela con chi li riempie. L'autocritica
sottolinea come la politica resti incapace
di rinnovare e riformare sè stessa”.
Aprileonline.
Grillo: democrazia o teocrazia? Il V-day
ha proposto un concetto di partecipazione
che si è intersecato con il populismo. Questo
paese vive emergenze più importanti rispetto
alla presenza in Parlamento di 25 condannati,
come per esempio il lavoro precario o l'evasione.
Forse su uno di questi grandi problemi doveva
attirare l'attenzione il comico genovese.
Antonio Di Pietro.
Il ministro delle Infrastrutture e leader
dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro,
ha difeso oggi il comico Beppe Grillo dall'accusa
di aver attaccato la cosiddetta "legge
Biagi" -- dal nome del giuslavorista
ucciso dalle Brigate rosse -- sabato scorso
in occasione del V-Day, in una critica mossagli
dal leader dell'Udc, Pierferdinando Casini.
Pier Ferdinando Casini.
“È la deriva pericolosa che sconcerta ,una
manifestazione - dice il leader dell’Udc
- di cui dovremmo vergognarci, perché è stato
attaccato Marco Biagi che invece andrebbe
invece santificato”.
Gianfranco Fini.
“La mobilitazione,il rigetto, è alimentato
dal rifiuto a un governo percepito come restauratore.
Ma va detto, aggiunge Fini , che Grillo “le
spara grosse”. Non condivide né Grillo né
i «Grilli ben vestiti”.
Alfonso Pecoraio Scanio.
E il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro
Scanio sembra entusiasta: «Lavoreremo per
portare il Pdl in Parlamento».
Enrico Borselli.
Il segretario dello Sdi: «Sono ridicoli i ministri,
come Pecoraro Scanio e Di Pietro - polemizza
- che si mascherano per una carnevalata da
gente comune».
Mario Adinolfi.
Uno dei candidati alla segreteria del Partito
democratico, ha deciso addiritura di ritirare la lista
dalle segreterie regionali anche per protesta
contro il boicottaggio mediatico, fino a
ieri, di «Beppe Grillo, dei suoi blog e del
suo V-day».
Massimo Cacciari
Osserva il Sindaco di Venezia che “Non bisogna
fare «cassa di risonanza a certe derive populistiche”
Pierluigi Bersani.
Il ministro dello Sviluppo dice: «Certo,
bisogna rifletterci, c´era tanta gente, ci
sono anche elementi di vitalità, ma il rischio
è che prendano anche un corso non utile.
Lì dentro c´è una voce che contiene un disagio
e anche elementi propositivi: la moralità
pubblica, per esempio, è un tema molto importante.
Però dico anche che se c´è la febbre non
si può sempre pensare o dire che il termometro
sia rotto».
Piero Fassino.
Il segretario dei Ds rifiuta ogni commento sulla manifestazione
di Grillo.
Alfredo Biondi.
“Richiamato in causa per una erronea dichiarazione
dei redditi, ritenni giusto patteggiare” dichiara.
Il senatore di Forza Italia, Alfredo Biondi,
ha deciso di querelare il comico Beppe Grillo
per diffamazione. Il parlamentare azzurro
ha dato incarico al suo legale, avvocato
Elio Di Rella, di denunciare Grillo per l’inserimento
e la diffusione del suo nome nella ’colonna
infame ed infamante dei parlamentari indegni di stare in Parlamento
perché condannati per delitto.
Francesco Caruso.
Il parlamentare ,autosospeso, di rifondazione comunista invita Grillo “ all’assedio pacifico del
parlamento”. "Tra alcune settimane il
Parlamento dovra' votare il pacchetto sulla
precarieta', un provvedimento purtroppo in
continuita' con quella legge Biagi che, non
si puo' nemmeno lontanamente criticare, senza
per questo essere accusati di terrorismo".
Conclusioni.
Sicuramente le 300 mila firme sono un sintomo
di malessere profondo verso un modello di
politica vista come “ privilegio ed arroganza”.
Privilegio ed arroganza che ci sono ma che
non rappresentano tutta la politica.
Il rischio della deriva qualunquista è forte.
E’ necessario dialogare con queste persone,
con questi cittadini che si sentono traditi
e far si che da “ esclusi” diventino anch’essi
protagonisti di un nuovo “ day” . Quello
del cambiamento e non del VAFFA…
storti@welfareitalia.it
cremona 15 settembre 2007.
 
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