15 Settembre, 2002
Aborto,Kenia e Pakistan di Gian Carlo Storti
Che il mondo ruoti al contrario? L’atroce dubbio rimane.
Aborto ci risiamo.
Aborto ci risiamo. La Binetti pronta a votare
con FI
Contro la legge 194, arriva anche la benedizione
di Paola Binetti. La senatrice teo-dem che
siede nelle file del Pd, interviene, nemmeno
troppo a sorpresa, nel dibattito sulla revisione della legge sull’aborto. E si dice
pronta a votare con Forza Italia: “Sulla
salvaguardia della vita – ha spiegato – non
valgono logiche di schieramento o posizioni
di partito”. E così la Binetti per difendere
“la dignità della persona e il valore sacro
della vita” è disposta a sedersi a fianco
della battaglia lanciata da quello che dovrebbe
essere, se non un suo acerrimo avversario,
almeno uno con le idee diverse dalle sue,
Giuliano Ferrara.
È stato, infatti, il direttore de Il Foglio
all’indomani dell’approvazione della moratoria
Onu sulla pena di morte a lanciare dalle
colonne del suo giornale l’idea di una moratoria
sull’aborto che, a quanto pare, per lui si
equivale alla pena capitale. Da lì era partita
una campagna, con tanto di sciopero della
fame, che il primo giorno dell’anno è stata
ripresa dal cardinale Camillo Ruini, vicario
del Papa per la diocesi di Roma. La legge
194 va “aggiornata”, perché “diventa veramente
inammissibile procedere all'aborto ad un’età
del feto nella quale egli potrebbe vivere
anche da solo”.
Mozione di Bondi:’Rivedere la 194''
Dopo la proposta di moratoria lanciata da
Giuliano Ferrara, il coordinatore di FI annuncia
l'iniziativa parlamentare presentata ''a
titolo personale''. Il cardinale Ruini:’Necessario
aggiornare la legge al progresso scientifico'‘.
arte la battaglia per la moratoria dell'aborto
lanciata da Giuliano Ferrara dalle pagine
del quotidiano 'Il foglio'. Mentre il cardinale
Camillo Ruini benedice dai microfoni del
Tg5 l'iniziativa del giornalista, sul fronte
politico il coordinatore di Forza Italia
Sandro Bondi annuncia, in una nota, di aver’presentato
una mozione parlamentare per rivedere le
linee guida della legge 194, sulla base della
necessità di tenere conto delle nuove possibilità
tecnologiche che rischiano di inficiarne
i principi ispiratori''.
L'esponente azzurro precisa di parlare ''a
titolo personale, ma - sottolinea - con la
convinzione di dover rappresentare le ragioni
dei laici come dei credenti di Forza Italia,
uniti dalla difesa della dignità della persona
e del valore sacro della vita''.
Kenya: dopo i brogli elettorali.
Il presidente del Kenya accusa il rivale:
“Incoraggia la pulizia etnica”.
Appello congiunto di Usa e Gb per cercare
strade di riconciliazione.
Il presidente keniano Mwai Kibaki sostiene
che il leader dell'opposizione voglia eliminare
il principale gruppo etnico dei kikuyo
Dopo le ultime drammatiche notizie che testimoniano
la progressione delle violenze nel paese,
il governo del presidente keniano Mwai Kibaki
ha accusato il leader dell'opposizione Raila
Odinga di incoraggiare la «pulizia etnica»
contro i kikuyo, principale gruppo etnico
keniano, di cui fa parte lo stesso Kibaki,
e che lo ha appoggiato in massa. È quanto
ha sostenuto in un'intervista alla Bbc il
portavoce governativo Alfred Mutua. Le accuse
sono state respinte al mittente, e con gli
interessi, da parte dell'entourage di Odinga,
etnia Luo, la terza del Paese. La situazione
in Kenya resta drammatica, anche se gli slum
di Nairobi sono rimasti calmi nel corso della
notte. Oltre 60mila persone in fuga dai luoghi
degli scontri, più di 300 morti, l'orrore
degli arsi vivi (una cinquantina di persone,
tra cui donne e bambini, nella chiesa di
Eldoret, ovest del Paese), centinaia di feriti,
saccheggi, devastazioni di ogni tipo che
non si vede come si possano fermare.
Come previsto: elezioni rinviate in Pakistan.
Slitta l'appuntamento elettorale in Pakistan.
Le attese elezioni dell'assemblea nazionale,
il Parlamento federale, nonché di quattro
assemblee provinciali, dovevano svolgersi
l'8 gennaio, ma a questo punto non si terranno
prima di metà febbraio.
La decisione è pesantemente contestata dal
Ppp, il partito del popolo pachistano, che
a tempo di record ha designato una nuova
leadership dopo la morte di Benazir Bhutto:
il figlio diciannovenne della Bhutto, Bilawal,
e il vedovo, Asif Zardari, sono i due co-presidenti
e hanno chiesto che le elezioni si svolgano
secondo il calendario previsto.
Conclusioni provvisorie.
Tre situazioni diverse in continenti diversi.
Le notizie hanno un unico comun denominatore.
Destabilizzare una situazione.
L’Italia francamente non ha proprio bisogno di riaffrontare un tema così
lacerante per le coscienze.
Il Kenya ha la necessità invece di stabilizzarsi
politicamente per affrontare i gravi problemi
che impediscono oggi di dare dignità alle
persone.
Il Pakistan invece aveva bisogno di una svolta
“ democratica”. Svolta impedita prima dall’assassinio
di Benazir Bhutto ed oggi dal rinvio delle
elezioni.
Che il mondo ruoti al contrario? L’atroce
dubbio rimane.
storti@welfareitalia.it
Cremona 5 gennaio 2008
 
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