15 Settembre, 2002
Le ultime News dall'Anci Lombardia
nella foto il manifesto elettorale di Giuseppe Torchio-candidato dell'Ulivo alla Presidenza della Provincia
SCUOLA: ANCI, SCOMPARSI FONDI PER LA TARSU
DELLE SCUOLE
SU EDILIZIA SCOLASTICA GRAVE SOTTOVALUTAZIONE
PROBLEMA
Dove sono finiti i fondi per il rimborso
ai Comuni della Tarsu 2003 sugli edifici
scolastici? Questa, nella sostanza, la domanda
che Fabio Sturani, Coordinatore della Commissione
Scuola dell’ANCI rivolge, in una lettera,
al Ministro dell’Istruzione Letizia Moratti.
All’ANCI, rileva Sturani, risulta infatti,
tramite le comunicazioni ufficiali degli
Uffici Scolastici Regionali, ‘’che sono state
rese disponibili per il rimborso ai Comuni
per il 2003 somme molto esigue rispetto a
quanto disposto con il decreto dello stesso
Ministero dell’Istruzione che, recependo
gli accordi raggiunti in Conferenza Unificata,
ha impegnato lo Stato a corrispondere un
rimborso pari a 38.734.267 euro. La spiegazione
di questo modesto trasferimento sarebbe da
ricercare, secondo i responsabili degli Uffici
Scolastici Regionali, nel trasferimento alle
Regioni, per gli adempimenti previsti dal
decreto legislativo 112/98, delle somme dovute
ai Comuni, nonostante la competenza del rimborso
della Tarsu delle scuole non sia stata assegnata
alle Regioni medesime’’.
‘’Un fatto – sottolinea Sturani - che si
ripete ogni anno, con gravi ritardi nella
assegnazione definitiva dei fondi, costringendo
le amministrazioni comunali a chiedere il
riconoscimento giuridico della loro ragione
e provocando le giuste proteste delle scuole’’.
L’ANCI ricorda infatti che i soldi che i
Comuni aspettano riguardano servizi già forniti,
servizi che la legge connota come dovuti
da chi ne usufruisce e che sono registrati
nei bilanci comunali ormai approvati che
quindi, se non sono onorati, comportano responsabilità
per le scuole e per gli amministratori. Inoltre
può accadere che i molti Comuni che hanno
attivato forme di concessione dei servizi,
abbiano un contratto con il Concessionario,
il quale se non ottiene dai soggetti obbligati
il pagamento del dovuto si rifà sul Comune,
che sarà doppiamente penalizzato.
‘’Ma anche per la questione dell’edilizia
scolastica – scrive Sturani – emerge una
evidente sottovalutazione dell’impatto che
il termine del 31 Dicembre 2004 potra’ determinare
nei Comuni in cui, per carenza di risorse,
le scuole non fossero state adeguate a norma,
con conseguente possibilita’ di sospensione
del servizio nell’immobile scolastico inadeguato.
E anche su questo – conclude Sturani - l’ANCI
ha rappresentato l’urgenza di interventi
e di raccordi, per evitare incomprensioni
e disagi, senza ricevere alcun riscontro’’.
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TORCHIO E ABRAMO (ANCI):
GRAVE ASSENZA ASSOLUTA MAGGIORANZA AD AUDIZIONE
SUI TAGLI AI BILANCI.
DOPO RINVIO AL GOVERNO CONTRATTO SANITA’
A RISCHIO CREDIBILITA’ ECONOMICA DEL GOVERNO
Il presidente dell’ANCI Lombardia on. Giuseppe
Torchio, coordinatore della consulta nazionale
dei piccoli comuni ed il sindaco di Catanzaro
Sergio Abramo, presidente dell’ANCI Calabria,
all’indomani dell’audizione della V Commissione
Bilancio della Camera sui tagli agli Enti
Locali hanno valutato in maniera assai negativa
la totale assenza della maggioranza dal presidente
Giorgetti ai vari Commissari dal preannunciato
incontro.
Torchio e Abramo hanno duramente censurato
l’accaduto affermando che solo l’alto senso
di rispetto del ruolo istituzionale del Parlamento
ha impedito di abbandonare la seduta in segno
di protesta. “Hanno il dovere di sentirci
e di assumere provvedimenti fortemente voluti
da tutti gli amministratori locali – ha insistito
Abramo che rappresenta una giunta di centro
destra – e lo diciamo a nome dell’ANCI, associazione
di riferimento dei comuni italiani”.
“Nella disamina dei provvedimenti necessari
ed urgenti per i comuni – ha continuato Torchio
– è più importante dare una risposta alla
popolazione nel suo complesso che verrà tagliata
nell’erogazione di beni e servizi che pensare
a provvedimenti parziali quali il decreto
salvacalcio”.
Altro elemento di inquietudine è rappresentato
dal mancato trasferimento ai comuni del catasto
con un incomprensibile slittamento di due
anni delle date per il suo passaggio ai comuni.
Se si considera che ben dieci milioni di
unità immobiliari non risultano censite a
livello nazionale – ha continuato Torchio
– è evidente che in tal modo si continuerà
a garantire impunità ad un esercito di evasori
fiscali facendo perdere ai comuni centinaia
di miliardi e gabbando ai cittadini onesti
che hanno accatastato i beni e sono quindi
sovraesposti anche alle addizionali.
“E’ chiaro – ha concluso Torchio – che la
situazione economica è grave, prova ne sia
il rinvio al Ministero dell’Economia da parte
della Corte dei Conti del contratto della
sanità, scaduta il 31 dicembre 2001 con arretrati
da tempo attesi, per la mancanza di adeguata
copertura e questo è un elemento inquietante
per tutto il quadro della finanza del nostro
Paese.
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TORCHIO (ANCI) AUDITO ALLA COMMISSIONE BILANCIO
DELLA CAMERA SUI TAGLI AI COMUNI
Si è tenuta presso la V Commissione Bilancio
della Camera l’Audizione dell’ANCI sui tagli
ai bilanci degli Enti Locali.
La seduta, presieduta dall’onorevole Gianfranco
Morgando vice presidente della Commissione
è stata aperta dal capo delegazione dell’ANCI
onorevole Giuseppe Torchio, presidente della
Consulta Nazionale dei Piccoli Comuni e dell’ANCI
Lombardia accompagnato dal sindaco di Catanzaro
Sergio Abramo. Erano presenti il presidente
dell’UNCEM Enrico Borghi, la dott.ssa Adele
Roncaccia del settore Finanza Locale dell’ANCI,
il dott. Danilo Moriero responsabile comunicazione
e la dott.ssa Eva Catizzone sindaco di Cosenza.
Il presidente Torchio dopo aver ringraziato
la Commissione per la sollecita convocazione
dell’Audizione si è soffermato sui dati legati
agli effetti spaventosi legati ai tagli operati
dalla finanziaria in atto che incidono negativamente
su tutti i comuni ma soprattutto su quelli
più deboli: comuni piccoli sottodotati ovvero
comuni che ricevono trasferimenti pro capite
sotto la media nazionale:
RIDUZIONE RISORSE DESTINATE A TUTTI I COMUNI:
2003 2004 differenza
10.946 10.536 - 410 = - 3,7%
DIFFERENZA FINANZIARIA 2003 E 2004 NELLE
RISORSE DESTINATE AD ENTI SOTTODOTATI
2003 2004 differenza
288 90 - 198 = - 69% c.a.
RIDUZIONE RISORSE SPEFICATAMENTE DESTINATE
AI PICCOLI COMUNI
Unioni di comuni
2003 2004 differenza
50 20 - 60%ì
Fondo ordinario Investimenti (riservato per
l’80% ai comuni sotto i 5.000 abitanti)
2003 2004 differenza
165 105 - 36%
Fondo ordinario Investimenti (quota aggiuntiva
riservata ai comuni sotto i 3000 abitanti)
2003 2004 differenza
112 50 - 55%
RISULTATO: i piccoli comuni hanno subito
un taglio sulle risorse destinate agli
INVESTIMENTI di circa il 45%.
Torchio ha poi fatto accenno ai contenuti
dell’iniziativa straordinaria assunta dall’ANCI
con pubblicazione a pagamento sui quotidiani
legata all’entità dei tagli che sono evidenti
nei capoluoghi di provincia ma assai più
forti nelle realtà minori dove si toccano
percentuali del 67% a Pietralcina o del 35%
a Maccastorna.
Circa il decreto legge del 25 marzo per il
trasferimento dei termini per l’approvazione
del bilancio al 31 maggio prossimo Torchio
ha affermato che si determina una concezione
erronea della spesa sui livelli degli scorsi
anni non condividendo l’entità dei tagli
in essere.
Circa la possibilità di utilizzare gli avanzi
di amministrazione per i comuni inferiori
a 3 mila abitanti che abbiano subito un taglio
superiore al 10% dei trasferimenti erariali
Torchio ha rimarcato l’errore di trasferire
una risorsa propria per gli investimenti
per pagare magari gli stipendi.
Infine non si riesce a comprendere perché
si rinvii la questione del federalismo fiscale
alle determinazione dell’Alta Commissione
che, come si sa, non ha ancora cavato un
ragno dal buco.
È seguito l’intervento di Enrico Borghi,
presidente dell’UNCEM che ha affermato:
“le conseguenze della finanziaria 2004 stanno
assumendo contorni sempre più difficili,
e il decreto di proroga dei bilanci predisposto
dal Governo rappresenta il classico pannicello
caldo.
I tagli diversi del Governo minano i comuni
più piccoli e la drastica riduzione del fondo
per le forme associative che ha portato all’esclusione
delle Comunità Montane aggraverà ulteriormente
la condizione delle municipalità di montagna.
Non possono essere trasformati in sostituto
d’imposta per conto dello Stato, occorre
una drastica sterzata.
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NOTIZIE PER LA STAMPA
Torchio (ANCI): Cassa Depositi e Prestiti,
garantire uniformità di trattamento ai vari
fruitori del credito. All’Alta velocità ferroviaria
mutuo di 5 miliardi a 60 anni, non così agli
Enti locali
Si è tenuta un’importante seduta del Consiglio
di amministrazione della Cassa Depositi e
Prestiti con all’ordine del giorno l’esame
e l’approvazione del piano industriale della
Società operazioni di copertura rischio tasso
di interesse, che costituisce l’avvio di
un programma di emissioni di «covered bond»
e provvedimenti connessi all’attività di
finanziamento per concessione mutui e formale
impegno.
Nel corso del dibattito sul piano industriale
il rappresentante dell’ANCI nel Consiglio
di amministrazione on. Giuseppe Torchio si
è soffermato sui contenuti del decreto del
Governo che ha portato alla costituzione
di Cassa Depositi e Prestiti Spa, che prevede
uniformità e omogeneità di indirizzo nella
somministrazione del credito a vari utenti.
Risulta, pertanto, discutibile l’indirizzo
ventilato da più parti di sottoporre gli
Enti locali a un nuovo giro di vite nell’istruttoria
delle pratiche di finanziamento. Oggi, infatti
– ha continuato Torchio – la percentuale
di rischio di insolvenza degli enti locali
nei confronti dell’istituto è dello 0,03%
e quindi praticamente nulla, mentre nella
gestione ordinaria del credito sarebbero
necessari ben 126 miliardi di euro per le
grandi infrastrutture della legge Obiettivo
e in tale contesto sono già state finanziate
con mutuo di 5 miliardi di euro per la durata
di 60 anni per la realizzazione del programma
TAV (treni ad alta velocità) delle Ferrovie
italiane.
Se l’Italia però a buon diritto può chiamarsi
«OGM free» (libera da OGM) con una percentuale
di contaminazione dello 0.05%, non si capisce
perché con un’aliquota pari alla metà si
debbano considerare gli Enti locali a rischio
di insolvenza. Risposte rassicuranti sono
pervenute dal presidente della Cassa dott.
Salvatore Rebecchini.
«Sono ben altri, infatti, i problemi – ha
osservato Torchio – soprattutto quelli legati
ai vergognosi tagli decisi dal Governo ai
trasferimenti che per gli enti cosiddetti
«sottodotati» è addirittura dieci volte superiore
al limite previsto del 3% e per le Unioni
addirittura pari a venti volte. Di questo
si parlerà nell’audizione della Commissione
Bilancio della Camera convocata per oggi
pomeriggio giovedì 1 aprile con i rappresentanti
dell’ANCI.
Nel corso della seduta sono stati approvati
mutui per un ammontare di 889 miliardi di
euro e i più importanti per la sola Lombardia
riguardano l’Amministrazione provinciale
di Varese (immobili 7.063), Lurate Caccivio
(edifici scolastici 3.800), San Giuliano
Milanese (trasferimento di capitale 3.550),
Amministrazione provinciale di Cremona (strade
provinciali 2.408), Amministrazione provinciale
di Bergamo (strade provinciali 2.180), mentre
a Soncino (Cr) è stato assegnato un mutuo
per il Formale impegno di 875 milioni.
I mutui concessi a tasso fisso sono stati
applicati i tassi di interesse determinati
come segue: 3,65%, con ammortamento fino
a 10 anni; 4,10% (da 11 a 15 anni) 4,40%,
(da 16 a 20 anni); 4,60%, (da 21 a 25 anni);
4,75% (da 26 a 30 anni), mentre ai mutui
concessi a tasso variabile la maggiorazione
da applicare all'indice di riferimento prevede
12 punti base per i mutui a 10 anni, 15 punti
base per i mutui a 15 anni, 18 punti base
per i mutui a 20 anni, 20 punti base per
i mutui a 25 anni e 22 punti base per i mutui
a 30 anni. I suddetti tassi sono ridotti
di 15 centesimi per il finanziamento di interventi
infrastrutturali inseriti nei Patti territoriali
e nei Contratti d'area, approvati ai sensi
delle disposizioni vigenti, nonché per il
finanziamento di spese di investimento inserite
nei programmi di riqualificazione urbana
e di sviluppo sostenibile del territorio
(Prusst) e delle spese di investimento destinate
all'esercizio coordinato, associato o congiunto
di funzioni e servizi.
La prossima seduta è prevista per il 28 di
aprile e le pratiche per l’ottenimento dei
mutui dovranno essere presentate entro le
ore 12 di lunedì 19 aprile.
Ecco comunque il riparto della Lombardia,
suddiviso provincia per provincia (le cifre
si intendono in eurox1000):
MILANO – Arcore (immobile 701), Arluno (strade
comunali 135), Carnate (edifici scolastici
290), Casorezzo (scuola materna 643), Concorezzo
(biblioteca 497), Cusano Milanino (opere
di viabilità comunale 65, parcheggio 55),
Giussano (strade comunali 651). Monza (scuola
materna 619), San Giuliano Milanese (trasferimento
di capitale 3.550), Vedano al Lambro (impianto
smaltimento rifiuti 340).
BERGAMO – Amministrazione provinciale (strade
provinciali 2.180, edifici scolastici 250);
Alzano Lombardo (opere igieniche 150), Bedulita
(scuola elementare 80), Bolgare (immobile
comunale 165), Branzi (mezzi meccanici servizi
65), Colere (impianto di illuminazione 110),
Fiorano al Serio (collettori fognari 695),
Madone (fondo progettazione opere di viabilità
e trasporti 67), Martinengo (strade comunali
110), Pontida (impianto di illuminazione
95), Riva di Solto (rete fognaria 154), Serina
(immobile uso ufficio 180), Terno d’Isola
(cimitero 495), Valbrembo (asilo nido 99),
Vertova (impianti sportivi 77).
BRESCIA – Alfianello (strade comunali 100),
Corteno Golgi (opere di viabilità comunale
77), Longhena (area uso pubblico 155), Mairano
(mezzi di trasporto 106, scuola elementare
500), Montirone (scuola materna 420), Paisco
Loveno (impianti sportivi 41), Pertica Bassa
(impianto di illuminazione 18), Roccafranca
(impianti di depurazione 462), Rodendo Saiano
(trasferimenti di capitale 1.100, opere di
viabilità comunale 310, opere idriche varie
250, strade comunali 135).
COMO – Cabiate (opere di viabilità comunale
202), Caglio (mezzi meccanici servizi 12),
Cucciago (incarichi professionali 26), Gravedona
8cimitero 180), Lurate Caccivio (edifici
scolastici 3.800), Montano Lucino (cimitero
82), Zelbio (strade comunali 150):
CREMONA – Amministrazione provinciale (strade
provinciali 2.408), Acquanegra Cremonese
(immobile uso ufficio 232), Casaletto Vaprio
(incarichi professionali 35), Casalmorano
(cimitero 140), Castelverde (acquedotto 140),
Consorzio bonifica Navarolo – Agro Cremonese-Mantovano
(opere di bonifica 43), Soncino (Formale
impegno per ristrutturazione ex filanda Meroni
875, rete fognaria 24), Sospiro (opere di
viabilità comunale 400).
LECCO – Ballabio (acquedotto 51), Missaglia
(immobile 222), Osnago (automezzi pubblici
40), Sirone (pozzo 100);
LODI – Amministrazione provinciale (istituto
professionale 371).
MANTOVA – Bozzolo (impianto smaltimento rifiuti
241), Castel Goffredo (parco, verde pubblico
180), Dosolo (cimitero 50), San Giorgio di
Mantova (scuola media 750).
PAVIA – Brallo di Pregola (impianto rete
gas 439), Cigognola (immobile 125), Filighera
(immobile comunale 85, impianto illuminazione
50), Frascarolo (immobile comunale 120),
Groppello Cairoli (strade comunali 134),
Mezzanino (rete fognaria 56), Roncaro (centro
sociale polifunzionale 50), Rovescala (impianti
sportivi 152), Spessa (immobile comunale
103), Suardi (immobile 109).
SONDRIO – Grosotto (ospizio, casa di riposo
377), Morbegno (scuola materna 489), Poggiridenti
(strade comunali 158), Traona (impianti sportivi
116).
VARESE – Amministrazione provinciale (immobili
7.063), Albizzate (immobile 150), Besozzo
(immobile comunale 150, strade comunali 150,
impianto smaltimento rifiuti 138, opere di
viabilità comunale 290, collettori fognari
150), Biandronno (immobile 95), Caronno Varesino
(rete fognaria 400), Gazzada Schianno (strade
comunali 300, programma di riqualificazione
urbana 105), Ispra (opere di viabilità comunale
30), Marnate (immobile uso pubblico 103),
Monvalle (cimitero 95), Sesto Calende (strade
comunali 50), Solbiate Arno (scuola elementare
744), Solbiate Olona opere di viabilità comunale
250), Ternate (strade comunali 374), Vergiate
(edifici scolastici 640).
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INCONTRO ENTI LOCALI – REGIONE LOMBARDIA
SUI PROBLEMI DEL CATASTO.
In data odierna, una delegazione di Amministratori
Comunali, accompagnata da rappresentanti
di ANCI Lombardia, UNCEM e Legautonomie della
Lombardia, si è incontrata con una rappresentanza
della Regione Lombardia competente in materia
di gestione associata di funzioni e servizi
locali, in merito alla gestione del Catasto.
La delegazione ha espresso la ferma contrarietà
ad ogni ulteriore proroga dei termini per
il pieno passaggio delle competenze in capo
ai Comuni.
Una decisione che, ove assunta dal Governo
come mero rinvio di altri due anni, vanificherebbe
le positive esperienze avviate da centinai
di comuni e da intere Comunità Montane della
nostre regione.
La Rappresentanza della Regione ha condiviso
le preoccupazioni espresse ed ha assunto
l’impegno a rappresentarle in sede di Conferenza
Unificata Stato-Regione-Enti Locali di imminente
convocazione.
Nel corso dell’incontro si è altresì convenuto
di dare vita ad un tavolo di concertazione
dedicato al tema del catasto, considerandone
la strategica utilità per un reale governo
del territorio e quale servizio da dare alle
rispettive comunità locali.
Firmato in originale:
ANCI Lombardia UNCEM Legautonomie
Il Presidente Il Presidente Il Presidente
Giuseppe Torchio Severino Gadola Giuseppe
Gatti
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TORCHIO (ANCI) PORTA SPINEDA ED I PICCOLI
COMUNI A RAI INTERNATIONAL
IL COLLEGAMENTO DALLE 12 ALLE 13 DALLA SEDE
COMUNALE DI SPINEDA
Preceduta dalle note dell’Inno alla Gioia
di Ludwig Van Beethoven si è tenuto l’annunciato
collegamento di Rai International con il
comune di Spineda una trasmissione speciale
di circa un’ora diretta da Viviana Meloni
con gli interventi dell’onorevole Giuseppe
Torchio, presidente della Consulta Nazionale
dei Piccoli Comuni dell’ANCI e di ANCI Lombardia,
dell’onorevole Ermete Realacci, presidente
di Legambiente e deputato della Margherita,
del prof. Giancarlo Nuvolati, docente universitario
e dei sindaci di Scansano (GR) e di Valverde
(PV).
Lo speciale è stato aperto da un preciso
riferimento al Capo dello Stato, che ha sempre
mostrato grande sensibilità nei confronti
dei 6000 centri di minore dimensione demografica
pensando addirittura a proporre nel calendario
una vera e propria festa che all’inizio della
primavera segni ogni anno un momento di forte
attenzione alle problematiche dei piccoli
centri.
Alle domande dell’intervistatrice per la
trasmissione che via satellite collega decine
di milioni di italiani all’estero ed è seguita
da molti utenti anche attraverso internet,
Giuseppe Torchio ha risposto sostenendo la
necessità di realizzare una vera e propria
rete dei piccoli comuni incentivandone le
unioni dei servizi onde fornire risposte
di qualità anche nelle comunità minori.
Di grande impatto positivo l’approvazione
della proposta di legge Realacci-Bocchino
che votata alla Camera da 14 mesi giace a
Palazzo Madama senza ragionevoli segnali
di speranza di approvazione.
Inoltre al centro della trasmissione i dolorosi
tagli della finanziaria pari al 30% per i
comuni minori e fino al 60% per le loro unioni.
Infine la necessità di superare i limiti
del secondo mandato elettivo provvedimento
che sarà discusso dall’Aula di Palazzo Madama
nella giornata di domani, mercoledì 31 marzo.
Torchio ha molto insistito sulla necessità
di una crescita della cultura politica nazionale
attorno ai valori delle radici e ad una vera
e propria sinergia tra città e centri minori
a partire dalla legge 328 per i servizi sociali
nei piani di zona a livello sociale.
Infine Torchio ha accennato all’iniziativa
lombarda per il rilancio dei prodotti tipici
e delle risorse culturali e paesaggistiche
del territorio.
Torchio ha fatto esplicito accenno alla possibilità
di convenzionamento con le Diocesi Cattoliche
per il recupero delle “antiche Pievi”, dei
Paramenti, arredi e testi sacri mettendo
in rete le risorse del Ministero per i Beni
Culturali.
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