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15 Settembre, 2002
Non volermene amore, ma per oggi, almeno dalle 12 alle 14, non potrò dirti quanto ti penso...
15 luglio ore 12-14: sciopero della telefonia mobile indetto dalle associazioni dei consumatori

Riceviamo e inoltriamo volentieri

5 luglio: sciopero nazionale dei cellulari
"Non volermene amore, ma per oggi, almeno dalle 12 alle 14, non potrò dirti quanto ti penso, quanto ti voglio e quanto ti amo lo faccio perché in futuro possiamo parlare più a lungo a parità di prezzo se non proprio il doppio e pagando meno". Fidanzati d'Italia, amanti spudorati dello Stivale d'Europa questo pensiero sarà Vostro se aderirete oggi, giovedì 15 luglio, alla più singolare delle proteste indette dai paladini dei consumatori. Quelle Associazioni che dettano legge, facendo costume e creando opinione. In una parola: che si fanno rispettare! La sigla in questione è l'Intesa Consumatori che riunisce Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori. Un esercito italiano che ha dichiarato guerra ai gestori di telefonia mobile che affronterebbero oggi un urto "campale". L'invito rivolto ai consumatori è di far tacere il proprio cellulare, nelle due ore indicate, per sollecitare le compagnie telefoniche a rivedere la gestione del servizio sul fronte della spesa per gli utenti, che pagherebbero uno scotto ingiusto "fatto di scatti alla risposta, arrotondamenti, cadute di linea, le richiamate ad altri utenti, etc.."
"Dalle ore 12 alle ore 14 di giovedì 15 luglio i cittadini italiani - fa sapere l'Intesa - sono invitati a spegnere il telefono cellulare: nessuna telefonata effettuata e ricevuta, nessun sms spedito, nessun mms inviato o ricevuto. Niente di niente. Per 2 ore il telefonino deve magicamente sparire dalle vite degli utenti, manipolati in maniera subdola dagli operatori telefonici, attraverso servizi e tariffe innovative pensate proprio allo scopo di spingere i cittadini a utilizzare il più possibile il cellulare (si pensi ad esempio ai messaggi che ci avvertono quando qualcuno ci ha cercato, o a quelli che ci invitano a richiamare qualcuno che prima aveva il telefono spento, ecc.) spendendo cifre non indifferenti". E non ultimo aggiunge la sigla di Consumatori "la vergogna del roaming internazionale, già denunciato dall'Intesa alla Commissione Europea, con tariffe misteriose e assenza di trasparenza sui costi a carico degli utenti italiani che vanno all'estero e che vogliono utilizzare il telefonino, e il business della number portability, con i gestori che trattenevano i crediti residui di chi cambiava compagnia e le enormi difficoltà per conoscere il gestore a cui appartiene un numero da chiamare".
Nell'Italia degli scioperi, che ha visto nella mitica piazza di San Giovanni in Laterano a Roma, sfilare metalmeccanici, operai, insegnanti, gay-pride, studenti, casalinghe, vedrà in questo giorno scendere simbolicamente in piazza lo strumento diabolico e comunicativo del cellulare. Stando alle stime, discutibili ma approssimative, due cellulari per ogni italiano. Sofisticati e costosi sembra che gli italiani, popolo di poeti e di navigatori, non solo non se ne priverebbero per nulla al mondo ma lo considererebbero uno status symbol da tenere al passo con i tempi. L'ultimo sul mercato, il più accessoriato, il più dotato, il più alla moda, gsm, mms, umts, 3g, gprs, wap, loghi, suonerie, collegamenti posta elettronica, ram di potente portata e design da destare l'invidia del collega d'ufficio. Attente mogli invece ai mariti fedifraghi! Davanti alla volontà manifesta dei consorti di aderire al primo sciopero dei cellulari, chiudeteli in casa, o assicuratevi che si trovino nelle vicinanze di un telefono fisso per controllare che lo sciopero non presti il fianco a qualche "scappatella". Con buona pace della nobile causa promossa, in cui i furbi mariti, oppressi da anni di dittatura muliebre, coglierebbero l'occasione di due ore di libertà per isolarsi dal mondo "slacciati" dal "guinzaglio ad onde magnetiche". "Due ore di black out che alle compagnie telefoniche- concludono Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori- costerebbero la bellezza di 500 milioni di euro!"In Francia un'iniziativa simile ha indotto il Governo a contenere il prezzo per i messaggi, più noti come sms dai 15 centesimi nostri si è arrivati a 9 cadauno. Mentre in Libano sarebbe promossa un'iniziativa al pari di quella italiana, stesso giorno stesse ore.

Per informazioni: www.adoc.org, www.intesaconsumatori.it

 


       



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