15 Settembre, 2002
*Tornaconti* di Francesco Magris
Presentazione Mercoledì 4 ottobre alle ore 17.30, nella saletta di Palazzo Cittanova , a Cremona (ed.SEI - costo 12 euro)
Recensione.
Tornaconti di F.Magris ( ed.sei- costo 12
euro)
Mercoledì 4 ottobre alle ore 17,30
nella saletta al piano terra di palazzo Cittanova a Cremona
Francesco Magris
docente di Economia all'Università di Parigi
presenterà la sua più recente opera
Tornaconti. Economia, letteratura e paradossi quotidiani nell'era del mercato globale
Edizioni SEI
Presenta:
Gianni Carotti
Organizza:
Libreria Spotti
Corso Matteotti, 41
Cremona
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Tornaconti. Economia, letteratura e paradossi quotidiani nell'era del mercato globale
Magris Francesco
Una raccolta di saggi firmati da un accreditato studioso di economia, che rilegge da un punto di vista "umanistico" l'economicismo imperante; Magris riattiva la relazione fra il pensiero economico e le forme del pensiero filosofico, letterario, storico e politico e riporta la scienza economica a misura umana; senza banalizzazioni ma al di fuori di ogni tecnicismo, affinché la lente economica (che qui trova anche il modo di ironizzare su se stessa e di elaborare propri anticorpi) costituisca una compagna nella nostra comprensione del reale e non uno strumento di intimidazione nelle mani di pochi.
* Titolo: Tornaconti. Economia, letteratura e paradossi quotidiani nell'era del mercato globale
* Autore: Magris Francesco
* Editore: SEI
* Data di Pubblicazione: 2006
* Collana: Sestante
* Pagine: XII-179
* Prezzo: € 12.00
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Dopo essersi a lungo occupato di teoria dei
cicli economici, di teoria dei giochi e di
migrazioni, Magris ha raccolto dei saggi
nel volume 'Tornacontì (Sei Edizioni), con
i quali rilegge da un punto di vista 'Umanisticò
l'economicismo imperante. L'autore, figlio
del germanista Claudio, ripercorre così la
relazione tra pensiero economico e forme
del pensiero filosofico, letterario, storico
e politico, riportando la scienza economica
a misura umana. Al di fuori di ogni tecnicismo,
la lente economica costituisce in Magris
una valida compagna nella comprensione del
reale e non uno strumento d'intimidazione
in mano a pochi. L'autore rivisita l'esperienza
dei no global, le violenze nelle banlieues
parigine, il problema europeo dell'immigrazione
e le frontiere del plagio tra economia e
letteratura. Magris descrive quindi i macroeventi
dell'attualità contemporanea, a volte rivelati,
altre umoristicamente rovesciati nel paradosso
delle loro contraddizioni. L'economia, come
si sa, è una scienza triste. Anche ironica.
Un tempo i manuali di economia partivano
dall'assioma secondo il quale gli uomini
agiscono nel modo più ragionevolmente adatto
a ottenere determinati vantaggi: l'esperienza
dimostra invece quanto gli uomini lavorino
spesso alla propria distruzione. Ma sono
proprio i limiti della ragione a renderla
ancora più preziosa. Se si dovesse riassumere
in una frase lo spirito di questo libro di
Francesco Magris, si potrebbe dire che il
suo autore ha sempre presente che Adam Smith
ha scritto 'La ricchezza delle nazionì, ma
pure la 'Teoria dei sentimenti moralì e che ha creato la
scienza economica moderna insegnando una
disciplina accademica che si chiamava 'Filosofia
morale”.
Come dice Moni Ovaia, nella prefazione, “
riprendere la via della modestia per parametrare
i propri modelli con le profonde, insopprimibili esigenze
dell’essere umano nel suo splendore di creatura
libera e inviolabile”.
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