Le forze sindacali del territorio hanno formalizzato il loro assenso al
lavoro sin qui svolto per il “Patto dello Sviluppo”, approvando il documento
finale che sarà sottoscritto da tutte le realtà coinvolte il prossimo 9 luglio,
fornendo altresì utili spunti ed integrazioni per le tappe future.
All’incontro che si è svolto questa mattina nella sala Consiliare della
Provincia sono intervenuti i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Mimmo
Dolci, Mario Daina e Mino Grossi, unitamente a tutti i responsabili sindacali di
categoria. Per l’Amministrazione Provinciale erano presenti oltre al presidente,
on. Giuseppe Torchio, il vice, Agostino Alloni, con i dirigenti Dario Rech e
Chiara Bondioni.
“Ringrazio tutte le forze sindacali per la partecipazione convinta, per le
costanti verifiche, i suggerimenti e le proposte formulate” ha esordito Torchio,
“In particolare si è convenuto sulla necessità di inserire in ogni prospetto
previsto dal Patto anche la verifiche della qualità occupazionale oltre che
della quantità. Se oggi la nostra provincia è tra le prime 17 in Italia è anche
perché il sistema sociale lo ha consentito”.
A nome della triplice sindacale ha preso la parola Mario Daina: “il lavoro
portato avanti per il Patto ci trova concordi e protagonisti” ha affermato, “ora
dobbiamo proseguire con questo metodo e su questa strada, unendo alla tutela dei
diritti la creazione di opportunità, focalizzando la nostra attenzione sui
giovani, l’integrazione sociale, la famiglia. Dobbiamo porci obiettivi ambiziosi
e gestire in modo unitario i progetti scaturiti dai vari tavoli. Puntiamo,
insieme, ad una crescita economica attenta anche ai bisogni sociali, specie dei
più deboli”.
Nel corso dell’incontro sono state ripercorse le tappe dell’intenso lavoro di
questi due anni: dalla sottoscrizione del protocollo “Welfare, lavoro e
occupazione”, in cui sono stati definiti gli obiettivi prioritari, all’accordo
operativo con la Camera di Commercio per il coordinamento delle risorse a favore
del sistema produttivo, dalla costituzione dei tavoli tematici alla
realizzazione dell’analisi Swot, l’individuazione degli assi strategici per il
territorio (sistema agroalimentare; innovazione,ricerca,formazione; sviluppo
energia rinnovabile; welfare e integrazione sociale; cultura, turismo e
creatività; sostegno al sistema produttivo; infrastrutture materiali e
immateriali; nuovi rapporti tra P.A. cittadini e imprese), l’elaborazione e la
raccolta dei progetti (circa 150) sino alla stesura del documento finale.
“Abbiamo organizzato circa cento incontri, coinvolgendo oltre trecento
persone” ha ricordato Alloni, “con uno sforzo concertativo mai realizzato prima
in provincia di Cremona, che ci ha portato a definire un programma di assoluta
novità, condiviso da tutti i soggetti coinvolti, per uno sviluppo che non dovrà
lasciare indietro nessuno”.
Particolare attenzione è stata posta al tema delle risorse interne (messe a
disposizione dai soggetti che aderiscono al Patto) ed esterne (Regione-Aqst,
Governo, Unione Europea-Fesr-Fse, fondazioni).
Dopo la firma del documento il prossimo 9 luglio, il Patto entra nella fase
marcatamente attuativa, con la selezione dei progetti da concretizzare, il
miglioramento del sistema di valutazione strategica, il monitoraggio dei
progetti.
“Se siamo al 16mo quadrimestre consecutivo di crescita” ha concluso Torchio,
“questo dipende dall’impegno del mondo del lavoro e dell’impresa, ma anche
dell’efficienza del sistema pubblico, che vede l’Amministrazione Provinciale
prima in Italia con il minor tasso di assenteismo, come è chiaramente emerso
alla recente assemblea sindacale per l’ampliamento Arvedi, dove le forze
sindacali hanno dimostrato grande impegno e responsabilità.Particolare impegno
sarà dedicato al welfare, con attenzione ai servizi alla persona. Ora, tutti
insieme, attueremo i progetti che selezioneremo, per rendere il nostro sistema
economico ancora più dinamico e all’avanguardia, nel rispetto della qualità del
lavoro e dell’ambiente”.