15 Settembre, 2002
Proposta di Torchio alla vigilia della Cabina di Regia del Patto per lo Sviluppo
Sarà un organismo agile ed operativo composto da Provincia, Regione, Camera di Commercio, Fiera, Comuni di Cremona, Crema e Casalmaggiore .Un Comitato esecutivo permanente per l’Expo 2015
Proposta di Torchio alla vigilia della Cabina
di Regia del Patto per lo Sviluppo
Un Comitato esecutivo permanente per l’Expo
2015
Sarà un organismo agile ed operativo composto
da Provincia, Regione, Camera di Commercio,
Fiera, Comuni di Cremona, Crema e Casalmaggiore
Un Comitato esecutivo permanente composto
dalle Istituzioni locali per tenere costantemente
monitorato l’iter organizzativo e progettuale
dell’Expo 2015, che dialoghi con il Comitato
Organizzatore, verificando con cadenza mensile
lo stato di avanzamento dei lavori e le scelte
che vengono adottate. E’ la proposta che
il presidente della Provincia, on. Giuseppe
Torchio, lancerà il prossimo 20 novembre
in occasione dell’incontro del Comitato Strategico
del “Patto per lo Sviluppo” in calendario
a Cremona. L’idea è stata annunciata dal
presidente al ministro Maroni durante l’incontro
avvenuto a Como. Del gruppo operativo potrebbero
far parte, oltre al presidente della Provincia,
il vice presidente regionale, Gianni Rossoni,
i sindaci di Cremona, Crema e Casalmaggiore,
i presidenti della Camera di Commercio e
di Cremonafiere, coinvolgendo i consiglieri
regionali ed i parlamentari eletti nel territorio.
Un organismo agile ed operativo capace di
avanzare proposte condivise, di tenere una
interlocuzione diretta con gli organizzatori
dell’Expo e verificare le scelte che vengono
operate, affinché la realtà cremonese possa
giocare un ruolo da protagonista.
“In questi mesi abbiamo assistito a più riprese
a iniziative che potevano pregiudicare il
ruolo del nostro territorio nell’Expo 2015”
spiega Torchio, “fortunatamente la forte
vigilanza che abbiamo posto in essere ci
ha permesso di “parare il colpo” e di far
sentire la nostra voce. Ma da queste esperienze
dobbiamo trarre un insegnamento: le promesse
di coinvolgimento che giungono da Milano
spesso non trovano rispondenza nei fatti
concreti. Come è stato fatto per il “Patto
per lo sviluppo” dobbiamo dar vita a un esecutivo
ristretto che faccia sintesi e sistema, capace
di superare le appartenenze politiche di
ognuno. Questo gruppo di lavoro dovrebbe
insediarsi subito e definire immediatamente
le strategie di azione”.
Va rimarcato che la Provincia, più di ogni
altro, si è attivata sia durante il percorso
finalizzato all’assegnazione a Milano dell’evento
internazionale, sia nelle settimane immediatamente
successive. In particolare è opportuno ricordare,
specie a seguito di alcune infondate affermazioni
apparse sulla stampa, il lungo elenco di
attività poste in essere:
- A giugno 2008, entrati in possesso di un
documento redatto dalla Camera di Commercio
di Milano-Promos da cui si evinceva in modo
chiaro l’esclusione dei territori di Cremona
e Mantova ci siamo immediatamente attivati
lanciando l’allarme e allertando le Istituzioni
cremonesi (sociali, politiche, economiche).
La nostra posizione è stata formalizzata
il 17 giugno in una lettera di protesta a
firma dei presidenti della Province di Cremona
e Mantova inviata al sindaco di Milano, ai
presidente della Regione, dell’Upl, della
Provincia e della Camera di Commercio di
Milano.
- Nelle stesse settimane il Pd lombardo ha
organizzato un forum su questo tema con particolare
riferimento al coinvolgimento di tutta la
Lombardia.
- Il 19 giugno la problematica del coinvolgimento
dell’intera Lombardia è stata portata dalla
Provincia di Cremona all’incontro delle 29
Province del Nord Ovest riunite ad Alessandria.
- Il 24 giugno il presidente Upl, Leonardo
Carioni ha recepito la nostra istanza ed
ha inviato una sua lettera al presidente
Formigoni, unendo la sua autorevole voce
alla nostra. Con grande forza abbiamo a più
riprese ribadito la necessità di inserire
un rappresentante delle Province lombarde
nella “cabina di regia” dell’Expo. L’istanza
è stata positivamente accolta dal ministro
Maroni.
- Il 10 luglio su iniziativa della Provincia
convocazione presso la Fiera delle 29 Province
del Nord Ovest con Paolo Glisenti,, Angelo
Paris e Roberto Schmid, rispettivamente segretario
esecutivo, direttore tecnico e presidente
del comitato scientifico di Expo 2015. In
quella sede sono stati presentati i primi
progetti del “sistema Cremona” curati dall’Università
Cattolica, dal Laboratorio di tecnologie
della riproduzione (Prof. Galli) dal nostro
settore Ambiente (Gpp.net – Acquisti verdi)
e dal settore Turistico (ricettività alberghiera).
- Il 14 luglio a Como incontro con il Ministro
Maroni cui è stata consegnata copia del lavoro
posto in essere.
- Il 28 luglio un incontro con le Categorie
economiche cremonesi presso la CCIAA
- Il 29 luglio al termine della riunione
dell’Aqst un incontro con la Camera di Commercio
di Milano.
- Il 30 luglio ci è giunta la risposta del
Sindaco di Milano, Letizia Moratti, che rassicurava
in merito al coinvolgimento di Cremona, trasmessa
per conoscenza a tutte le realtà territoriali.
Sono seguite analoghe lettere dal presidente
della Camera di Commercio di Milano e del
presidente Formigoni.
- Sempre a luglio richiesta di emendamento
al decreto Tremonti (Dll 112) e ordine del
giorno sull’Expo presentato dai parlamentari
cremonesi con primo firmatario il sen. Vimercati.
- L’11 novembre non appena le agenzie hanno
battuto la notizia di un accordo tra il ministro
Bossi, il sindaco di Verona e il sindaco
di Milano per concentrare le tematiche legate
alla filiera agroalimentare a Verona ci siamo
immediatamente attivati mobilitando tutto
il territorio, giungendo il 13 novembre ad
una formale presa di posizione dei Consiglieri
regionali e dei parlamentari lombardi.
- Ordine del giorno in Consiglio Provinciale
sul coinvolgimento del nostro territorio
con primi firmatari Torchio, Mariani e Scotti.
Nei mesi di settembre/ottobre è stata altresì
completata la piattaforma agroalimentare
per il territorio cremonese sviluppando gli
apporti progettuali dell’università Cattolica
e del prof. Cesare Galli. Da ricordare anche
l’impegno delle Istituzioni cremonesi, per
iniziativa della Provincia, per il finanziamento
straordinario pari a100mila euro a favore
del laboratorio di ricerca prof. Galli. La
Provincia sta svolgendo un ruolo di mediazione
tra Aia (presidente Andena) e Ciz per la
permanenza del Centro del prof. Galli a Cremona.
“Questo elenco non è enunciato per difendere
il nostro operato” conclude Torchio, “ma
semplicemente per dar conto del lavoro fatto.
A sostegno di quanto affermato vi è copiosa
documentazione cartacea che dimostra come
nessuno sia rimasto con le mani in mano.
Certo è difficile che le nostre istanze trovino
udienza a fronte a un impegno diretto di
ministri del Governo a favore di altre realtà
territoriali. Ecco perché, insieme alla proposta
del gruppo di lavoro, lancio un appello a
tutte le forze politiche perchè si uniscano
a noi non per una sterile polemica nei confronti
del Governo o della Regione, ma per fare
massa critica e ottenere quanto ci spetta”.
Cremona, 17 novembre 2008
Ufficio Stampa
 
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