15 Settembre, 2002
Papi girls in a Papi world
Ho visto Videocracy, il film-documentario di Erik Gandini. Niente di molto nuovo per noi; si tratta di un documentario per spiegare al pubblico del nord Europa.....
Ho visto Videocracy, il film-documentario di Erik Gandini. Niente di molto nuovo per noi; si tratta di un documentario per spiegare al pubblico del nord Europa (è una coproduzione italo-svedese-danese) gli effetti dello strapotere mediatico nella creazione del consenso politico. L'Italia è un caso da manuale ed è l'esempio più lampante dei mali che porta alla società civile ed alla democrazia la mancanza di pluralismo nei mezzi di comunicazione. Spero che dopo averlo visto, danesi e svedesi ci vengano in soccorso, perché è palese che da soli non ce la facciamo.
Impressionanti le lunghe sequenze in presa diretta su Corona ed i suoi accoliti, ma le immagini che fanno più pensare, sono quelle dei giovani a caccia di successo mediatico.
Uno dice "ma allora cosa faccio, l'operaio tutta la vita ?" Studi, impegno, applicazione non vengono nemmeno prese in considerazione come mezzo per arrivare. Apparire...... quello si.
Ci sono file interminabili di aspiranti veline, molte delle quali assolutamente improponibili anche ad un occhio inesperto. E' vero che non bisogna mai arrendersi nella vita, ma mi sfugge come queste scorfanette possano anche solo aver vagamente sperato di essere scelte. Significa essere totalmente acritici e fuori dal mondo. Ci sono sempre state persone così (le aspiranti attricette e cantanti) ma quello che sconvolge é l’enorme numero di oggi.
Mi chiedo che valore possa avere il voto di questi “minus-cogitantes”, privi di spirito critico e capacità di mettere in fila due parole.
Il caso ha voluto che subito dopo andassi a vedere "Il grande sogno" di Placido e l'effetto combinato dei due film é dirompente. Odio le nostalgie e non sono un lodatore dei bei tempi andati, ma il confronto tra il ’68 e l'oggi é stato per me sconvolgente.
Certo, erano posizioni elitarie e velleitarie, ma all'epoca c'era davvero un altro mondo, altra gente in giro, altro sentire. Molti sbagliarono e sappiamo come e' andata a finire la cosa; ma.......... che differenza! Consiglio alla Gelmini di chiedersi se alla scuola italiana abbiano fatto più male i docenti sessantottini o il rimbambimento provocato ai giovani dalle TV del suo Capo.
Consiglio vivamente di vedere i due film in questa sequenza: risultato esplosivo.
Va bene che "la nostra generazione ha perso" ma così tanto non me lo sarei mai aspettato.
Intanto, Noemi Letizia ha avuto l’onore di camminare sul “red carpet” della Mostra del Cinema di Venezia.
Mi ricordo una canzone del 1997 degli Aqua, complesso danese, che recitava “I’m a Barbie girl, in a Barbie world, life in plastic is fantastic. Per Noemi e quelle come lei si potrebbe cambiare in “I’m a Papi girl, in a Papi world…..”
Catilina
 
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