News e informazioni da Cremona e dalla Lombardia
Home page Scrivi  
 
  Benvenuto nel circuito WELFARE NETWORK
Europa, notizie e attualità sul welfare News di politica e attualità dall'Italia News dalla Lombardia Notizie sul Welfare, Diritti e Sociale
 
Chi siamo Forum Fotogallery Link Contatti Collabora con noi

... Welfare canali
Agenda
Angolo del dialetto
Arte
Associazioni
Attualità
Buone Notizie
Comune di Cremona
Costume
Cronaca
Cultura
Dai Partiti
Dal Mondo
Economia
Eventi
Giovani
In Breve
Lavoro
Lettere a Welfare
Mediateca
News dai partiti
Petizioni attive
Politica
Provincia di Cremona
Racconti
Società
Storia Cremonese
Ultimissime
Varie
Volontariato
ARCHIVIO WELFARE
 ... In Breve
... e inoltre
Banca della Solidarietà
I sondaggi
Fotogallery
Banner kit






















 Il Punto

15 Settembre, 2002
Imprese e accesso al credito. Preoccupa l’ “exit strategy” della UE ( di G.C.Storti)
In questa fase di crisi globale il ruolo della maggior parte degli stati si è orientato verso politiche kennesiane

Imprese e accesso al credito. Preoccupa l’ “exit strategy” della UE dagli aiuti di Stato alle imprese.
In questa fase di crisi globale il ruolo della maggior parte degli stati si è orientato verso politiche kennesiane. Il liberismo, studiato sui libri di scuola, non appare, non è la ricetta giusta per uscire dalla crisi.
L’uscita dalla crisi sarà lunga e due sono le ricette che le nuove politiche kennesiane cercano di attuare. Da un lato misure di sostegno ai consumi e dall’altro la messa a punto di modalità che facilitino l’accesso al credito alle imprese, in modo particolare le pmi ( piccole medie imprese).
Fondamentale è l’area territoriale su cui il regime di facilitazione e giustamente le associazioni di rappresentanza delle pmi hanno puntato sulla dimensione europea.
In Europa il regime di facilitazione dell'accesso al credito per le imprese all'inizio della crisi e' scattato nel dicembre 2008. Gli stati hanno potuto concedere senza notifica a Bruxelles prestiti facilitati, garanzie a premio ridotto, capitale di rischio per pmi e aiuti diretti fino a 500mila euro per impresa per i successivi due anni. Le misure erano rivolte anche alle imprese nel settore 'verde'. L'aiuto per il capitale di rischio fino a 2,5 milioni di euro era previsto per le piccole e medie imprese all'anno, invece del normale limite a 1,5 milioni, nei casi in cui almeno il 30% (invece del 50%) del costo dell'investimento provenisse da investitori privati.
La 'facility' scade alla fine di quest'anno. Il problema è il futuro in quanto è necessario capire le valutazioni del mercato e dei governi sull'evoluzione del credito all'economia reale.
La difficoltà sta nel valutare in tempo quali saranno le condizioni future del credito in Europa.
In tale contesto in un apposito questionario l'Antitrust chiede una valutazione dell'attuale fase nel tentativo di individuare chiaramente le strozzature nei vari settori, le difficoltà' delle piccole e medie imprese e non solo delle grandi, i problemi di finanziamento a breve e a lungo termine delle imprese, i costi del capitale ecc.
Il problema che le pmi pongono ai governi nazionali è quello di estendere le possibilità di accesso al credito.
Il governo Berlusconi, in tale contesto, può essere assunto come esempio negativo in quanto, da più parti, si ritiene che le politiche del governo siano di galleggiamento e non di intervento strutturale sulla crisi.
Le critiche delle associazioni datoriali e quelle dei lavoratori sono convergenti ovviamente con diverse sfumature.
Da un lato le associazioni del lavoratori rivendicano forti politiche di sostegno ai consumi che non possono non passare dal sostegno al credito alle pmi che oggi sono in difficoltà a produrre.
Le associazioni datoriali insistono sulle stesso versante: è necessario allargare l’accesso al credito per garantire produzione, lavoro e quindi e sostegno ai consumi.
Insomma sono forti le preoccupazioni sia da parte delle imprese che delle associazioni dei lavoratori che vedrebbe l’Europa ed i governi nazionali impegnati in una anticipata “exit strategy”
dagli aiuti di Stato alle imprese .
La politica di “exit strategy” della UE è supportata dalla valutazione che la ripresa comincia a dare ossigeno e che le imprese tornano a respirare.
L’onda lunga della crisi ha determinato però ovunque una maggiore difficoltà di accesso al credito da parte delle imprese, in particolare le più piccole, ma specialmente nell’ultimo anno, il costo dei finanziamenti alle PMI si è decisamente ridotto e sembrano emergere nuovi segnali incoraggianti. Recentemente, infatti, la Banca d’Italia ha constatato come nel 2009 l’accesso al credito alle imprese sia diventato meno problematico rispetto al 2008, e si sia, inoltre, più che dimezzato il costo dei finanziamenti, con i tassi d’interesse scesi dal 4,5% di fine 2008 al 2,2% dello stesso periodo del 2009 .
Si tratta di una importante boccata d’ossigeno per le imprese che, in questo modo, possono programmare con maggiore serenità la loro attività, e riprendere il loro ruolo decisivo per la ripresa dell’economia che nei mesi scorsi appariva ancora molto lontana.
In conclusione si scontrato però due opzioni. La prima è appunto quella che poiché si comincia ad intravedere la ripresa, anche se timida, è necessaria una strategia di uscita dagli aiuti dello Stato alle pmi. La seconda è che in questa fase di debole ripresa sarebbe un errore sospendere gli aiuti che permettono alle pmi l’accesso al credito. Operare in questa direzione vorrebbe dire non stimolare l’occupazione e quindi non aiutare una ripresa dei consumi ecc.
Insomma il dibattito è aperto.

Gian Carlo Storti
storti@welfareitalia.it

 


       



 Invia questa news ad un'amico Versione stampabile Visti: 3187 | Inviati: 0 | Stampato: 41)

Prossime:
Rete Welfare: nel maggio 2010 raggiunge 1 milione e 600 mila contatti. mensili – 15 Settembre, 2002
Licenziamento: reintegro,arbitrato o risarcimento? ( di Gian Carlo Storti) – 15 Settembre, 2002
Sistemi pensionistici in Europa di Gian Carlo Storti – 15 Settembre, 2002
Adotta un nonno,ospita un nonno, un ragazzo e/o un extracomunitario ( di Gian Carlo Storti) – 15 Settembre, 2002
Ma Perri è un capo? (di Gian Carlo Storti)  – 15 Settembre, 2002

Precedenti:
Cresce la filiera del latte ogm-free – 15 Settembre, 2002
Quote latte: il TAR del Lazio respinge i ricorsi. – 15 Settembre, 2002
Immigrati: imprenditori o lavoratori comunque sfruttati ( di Gian Carlo Storti) – 15 Settembre, 2002
Stop alla privatizzazzione del servizio idrico della provincia. – 15 Settembre, 2002
Acqua Pubblica. Un incontro organizzato da LUCI – 15 Settembre, 2002


... in WelfareCremona



... Novità








 Il Punto
44°Rapporto Censis. Un inconscio collettivo senza più legge, né desiderio ( di Gian Carlo Storti)
Le Considerazioni generali introducono il Rapporto sottolineando come la società italiana sembra franare verso il basso


 La biblioteca di welfare
Verso il destino, con la vela alzata
Lo ricordo qui con un brano tratto dalla sua rubrica “Colloqui col padre"


 Scuola... parliamone!
Ata. Sottoscritto il contratto per il compenso una tantum di 180 euro
Il Miur prevede il pagamento nel mese di febbraio 16/12/2010


 Welfare Per Te
COMPLETATA LA CONSEGNA DELLE STUDENT E UNIVERSITY CARD
E' stata completata in questi giorni la consegna, negli istituti superiori cittadini e nellele sedi universitarie, delle student e delle card.

... Fotogallery
La Fotogallery di
Welfare Cremona


Ultima Vignetta
... Speciale on line
- Previsioni del tempo
-
Libri
-
Programmi TV
-
Lotteria
-
Oroscopo
-
Cambia Valuta
-
Euroconvertitore
-
Traduttore
-
Paginebianche
-
Paginegialle
-
Borsa
... Novità




| Home | Chi siamo | Collabora con noi | PubblicitàDisclaimer | Email | Admin |
www.welfarecremona.it  , portale di informazione on line, è iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Cremona al n. 392 del 24.9.2003- direttore responsabile Gian Carlo Storti
La redazione di Welfare Cremona si dichiara pienamente disponibile ad eliminare le notizie che dovessero violare le norme sul copyright o nuocere a persone fisiche o giuridiche.
Copyright Welfare Cremona 2002 - 2009