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15 Settembre, 2002
Il fotovoltaico in europa e nel mondo. L’Italia è in coda ( di Gian Carlo Storti)
Mandiamo i giovani al governo del paese e dei territori.

Il fotovoltaico in europa e nel mondo. L’Italia è in coda ( di Gian Carlo Storti)
Mandiamo i giovani al governo del paese e dei territori.
Il solare fotovoltaico è una tecnologia con un elevato potenziale di esportazione sul mercato mondiale soggetto ad una forte concorrenza (Giappone, Stati Uniti).
Per sostenere questa tecnologia, l’Unione europea ha previsto una campagna “fotovoltaica”
L’obiettivo è quello di integrare 500.000 sistemi fotovoltaici da tetto o da facciata per abitazioni ed edifici pubblici sulla base di generatori da 1 kW.
La UE prevede pure una politica a lungo termine puntando sulla sensibilizzazione delle nuove generazioni.
La potenza totale installata negli impianti fotovoltaici (dicembre 2006) è di circa 3418 MWc
(Mega Watt di picco).
Queste installazioni consistono quasi esclusivamente (94,4%) in installazioni da tetto.
La Germania da sola totalizza circa il 90% dei pannelli installati.
La potenza installata nel 2006
• Germania: 3063 MW
• Spagna: 118 MW
• Italia: 58 MW
• Francia: 51 MW
• Austria: 33 MW

Prospettive per il 2010

I produttori di silicio (Hemlock, StativUniti e Wacker Chemie, Germania), hanno annunciato che hanno raddoppiato la loro capacità di produzione da inizio 2008 .
Il fotovoltaico a livello mondiale continua a confermarsi il mercato tecnologico con il più elevato tasso di crescita, tanto che ogni due-due anni e mezzo si sta assistendo ad un raddoppio della produzione di celle.
La principale azienda produttrice di celle è la giapponese Sharp. In grande crescita la cinese Suntech Power. Molte sono le realtà produttive emergenti, soprattutto in Asia.
Le previsioni danno la Cina come nuovo paese leader nella produzione di celle e moduli con una crescita cinese esponenziale.

Il mercato europeo

Per quanto concerne l’Europa dobbiamo registrare un nuovo record nelle installazioni in Germania: circa 1.150 MW di potenza. Il totale della potenza fotovoltaica installata in Germania a fine 2006 è stato di 3.036 MW.
Il governo conservatore Merkel sta ripensando, al ribasso, gli importi delle tariffe incentivanti al fotovoltaico. Vedremo, allora, nei prossimi mesi come si evolverà il mercato del paese leader del settore.

In Europa, molto distanti dalla Germania, la Spagna, l’Italia e l’Olanda.

In attesa dell’exploit delle installazioni cinesi, la Spagna sta tuttavia contendendo la terza posizione nel mercato mondiale del fotovoltaico del 2007 agli Stati Uniti (dopo Germania e Giappone).

Secondo le stime tedesche il costo dell’elettricità solare potrebbe avvicinarsi, se non impattare, quello dell’elettricità prodotta nelle centrali termoelettriche alimentate a carbone già entro il 2010.

Entro il 2010 il chilowattora solare potrebbe costare 0,18 $ in Germania, 0,13 $ in California e 0,12 $ in Spagna, e alcune industrie leader del settore saranno in grado di portarlo fino a 0,10 $, un costo equivalente a quello al dettaglio per le nuove centrali elettriche a carbone.

Anche se non si parla di prezzi al consumatore finale, ma di costi totali di produzione e di installazione (attualmente questi si aggirano intorno ai 25 centesimi di dollaro per chilowattora prodotto) è certamente un risultato molto significativo.

Il fotovoltaico in Europa nel 2020: scenari e obiettivi

Un recente studio dell'EPIA (European Photovoltaic Industry Association), analizza le azioni e le strategie necessarie per raggiungere il 12% di energia elettrica consumata in Europa grazie al fotovoltaico.

Lo studio, dal titolo “SET For 2020" , analizza innanzitutto la rapidità di crescita registrata finora dal settore fotovoltaico che, attualmente è la fonte rinnovabile a più rapida diffusione: nel 2008 i 4,5 GWp installati in Europa hanno rappresentato il 19% di tutta la potenza elettrica installata nell’anno nel continente.

Un aspetto molto rilevante dell’analisi riguarda i prezzi dei sistemi fotovoltaici. Questi probabilmente tenderanno a diminuire, in determinate condizioni e alla luce dell’attuale volume di installazioni, di almeno l’8% l’anno, dimezzando i costi di generazione ogni 8 anni. Un decremento che non è atteso per nessun altra fonte elettrica.

Secondo lo studio, l’obiettivo del 12% al 2020, anche se oggi ci troviamo al di sotto dell’1%, è realistico e sarà raggiungibile se verranno intraprese alcune azioni chiave da parte dei decisori politici sia dell’UE che dei governi nazionali (incentivi di sostegno fino alle soglie della competitività e un ambiente favorevole in termini finanziari e normativi), ma anche dall’industria di settore.

Secondo lo studio EPIA, gli impianti solari fotovoltaici potranno fornire una quota importante (circa un terzo) dei 1.244 TWh che rappresentano il gap di energia rinnovabile richiesta al 2020, cioè 462 TWh, mentre i restanti 782 TWh verrebbero da eolico, biomasse, solare termodinamico, geotermico, idroelettrico, energia dal mare, ecc.

Il beneficio economico netto per i paesi dell’UE sarà molto più elevato quanto più grande sarà lo sviluppo del mercato FV.

L’obiettivo per l’industria è comunque importante: raggiungere un costo inferiore di 10cent€/kWh entro il 2020 per gli impianti industriali e sotto i 15cent€/kWh per i sistemi residenziali.

Per il fotovoltaico Germania leader, Spagna con crescita del 300% e ltalia che arranca ancora nelle ultime posizioni

Il fotovoltaico è decisamente in aumento e la sua crescita in Europa toccherà nel 2012 la soglia di 11 GW di potenza installata, con un incremento davvero ragguardevole rispetto ad oggi (2,3 GW a fine 2007). La previsione è dell’Epia, (l’associazione europea del fotovoltaico) per la quale i Paesi leader del mercato saranno ancora la Germania, (prima in Europa con 1.100 MW nel 2007) e la Spagna, che per l’anno passato può vantare un incremento del 300%. L’Italia, secondo l’Epia potrà crescere fino ad aumentare del 30% il proprio mercato fotovoltaico. Considerazioni finali. Da questa veloce ricerca ricavo le seguenti considerazioni:
-gli Stati Uniti corrono verso la produzione sia di celle fotovoltaiche ma anche di installazione;
-le nuove economie emergenti, la Cinese in particolare, visti i bisogni di energia interna stanno facendo passi da gigante sia nella produzione di celle che nella installazione di impianti;
-il Giappone è il primo produttore di celle al mondo.

Come i dati riferiscono questo è il settore dell’economia che ha i maggiori tassi di sviluppo.
L’obiettivo economico è quello di far si che il costo della produzione di energia si abbassi ulteriormente e raggiunga quello prodotto dalle normali centrali ad energie non rinnovabili.

L’Italia scegliendo il nucleare rischia di divenire il fanalino di coda .

Questo è dunque il problema. Necessita una grande mobilitazione politica sociale affinché gli orientamenti cambino e davvero il nostro paese “ bel paese del sole” riesca a battere e superare la Germania.
Utopia? No : necessita una grande tensione ideale e politica. I giovani forse hanno già scelto.
Mandiamoli al governo del paese e dei territori.

Gian Carlo Storti
storti@welfareitalia.it
------------------------------------
Come si ripartisce la potenza solare fotovoltaica installatata in Europa? Riprendiamo i dati della tabella Eurobserver relativa alla potenza FV installata a fine 2004.
Paese MWp
Germania 794,000
Paesi Bassi 47,740
Spagna 38,696
Italia 30,300
Lussemburgo 26,000
Francia 20,119
Austria 19,833
Regno Unito 7,803
Grecia 4,544
Svezia 4,140
Finlandia 3,702
Portogallo 2,275
Danimarca 2,245
Belgio 1,461
Rep. Ceca 0,363
Polonia 0,234
Cipro 0,190
Ungheria 0,138
Irlanda 0,100
Slovenia 0,088
Slovacchia 0,060
Lituania 0,017
Malta 0,009
Lettonia 0,004
Estonia 0,002
Total U.E. 1004,063
Svizzera (non UE) 23,000
(fonte dati Eurobserver aprile 2005)

 


       



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