15 Settembre, 2002
Tutti uniti a favore dell'amnistia. di C.G.Storti
Amnistia,amnistia,amnistia...La marcia di Natale di Roma organizzata dai Radicali Italiani è stata dedicata all'amnistia.
Amnistia,amnistia,amnistia...
La marcia di Natale di Roma organizzata dai
Radicali Italiani è stata dedicata all'amnistia.
Il corteo si è raccolto a Castel Sant'Angelo
per partecipare alla marcia a favore dell'amnistia
che ha attraversato tutta Roma, sfilando
prima davanti a Regina Coeli, e poi davanti
ai principali Palazzi della politica: il
Senato, la Camera, Palazzo Chigi, Piazza
Santi Apostoli (dove c'è la sede dell'Unione),
e infine il Quirinale.
Una marcia di protesta per le condizioni
nelle carceri italiane, che il leader radicale
Marco Pannella ha definito una "tortura
strutturale" nei confronti dei detenuti.
Molte le personalità di entrambi gli schieramenti,
anche se la presenza preponderante è stata
quella di esponenti di centrosinistra.
Ecco un significativo elenco:
Due senatori a vita: Francesco Cossiga e
Giorgio Napolitano. E due anche i sacerdoti:
Don Antonio Mazzi (uno dei promotori dell'iniziativa)
e don Andrea Gallo. Molti, ovviamente, dirigenti
di oggi e di ieri del Partito radicale, indipendentemente
dalla loro attuale collocazione: oltre Pannella,
hanno partecipato alla marcia Emma Bonino,
Marco Cappato, Sergio Stanzani, ma anche
Marco Taradash e Massimo Teodori, che non
hanno seguito gli altri nel centrosinistra.
Tanti i socialisti dello Sdi che con i radicali
hanno dato vita alla Rosa nel Pugno: Enrico
Boselli, Roberto Villetti, Ugo Intini, Ottaviano
Del Turco. Particolarmente nutrita la delegazione
dei Ds: il presidente del partito Massimo
D'Alema, Emanuele Macaluso, i senatori Cesare
Salvi, Massimo Brutti e Lanfranco Turci.
"Non entro nel merito dell'amnistia
o dell'indulto", ha detto D'Alema, osservando
però che "si parla da troppo tempo di
un gesto di clemenza; tanti dibattiti ma
non si è fatto niente mentre bisogna far
presto". Il deputato Paolo Cento era
il volto più noto dei verdi venuti a manifestare.
In forze Rifondazione comunista, con il segretario
del partito Fausto Bertinotti, il capogruppo
alla Camera Franco Giordano, e il deputato
Giovanni Russo Spena. "Al di là del
numero dei presenti", ha sottolineato
il leader di Rifondazione, "la cosa
importante è che oggi si testimonia quello
che pensano tanti italiani" e cioé che
non si può "oltre alla pena del magistrato"
infliggere ai detenuti "condizioni disumane".
Un solo deputato, invece, per la Margherita:
Maurizio Giachetti, che è stato anche il
promotore della raccolta di firme per la
seduta straordinaria che la Camera ha dedicato
all' amnistia .Anche di Forza Italia c'era
solo il deputato Mario Pepe, ma il ministro
per la Pari Opportunità Stefania Prestigiacomo
ha voluto comunque dare la sua adesione all'iniziativa
anche se non è riuscita a parteciparvi. Presente
invece Vittorio Sgarbi, come anche Gianni
De Michelis, il segretario del Nuovo Psi
che e' rimasto nella Cdl e che si appresta
a fare le liste elettorali insieme alla Dc
di Gianfranco Rotondi, il quale invece non
è venuto. "Il centrodestra non dovrebbe
basare le proprie scelte su ragioni elettorali",
ha sottolineato De Michelis commentando le
scarse presenze della Cdl. Nutrita la presenza
di famose firme del giornalismo: da Giuliano
Ferrara a Valentino Parlato, Antonio Padellaro,
Lucia Annunziata, Oliviero Bea. Tra i manifestanti
c'era anche chi il carcere lo ha conosciuto
davvero, come Salvatore Ferraro (condannato
con Giovanni Scattone per l'omicidio di Marta
Russo) che ora milita nel partito radicale,
e Luigi Crespi, ex sondaggista di Berlusconi,
recentemente finito in prigione per il crac
della sua holding di comunicazione Hdc. L'arcivescovo
di Milano alla messa di Natale nel carcere
di San Vittore Tettamanzi con i detenuti
per l'amnistia ha del resto lanciato un appello
per l'atto di clemenza: «Wojtyla aveva chiesto
al Parlamento gesti concreti di riconciliazione.
Ecco quindi un tema che unisce tutti gli
schieramenti e che potrebbe far divenire
piu' civile questo paese. Ed il Ministro
Castelli, della Lega Lombarda , che dice
?
Lo ricorda Massimo D'Alema : "Non voglio
neanche discutere con il ministro Castelli:
chi dice di no all'amnistia, se ne assumera'
la responsabilita'". Il presidente Ds
sottolinea che il Parlamento dovrebbe affrontare
il tema con giustizia e umanita''. Alla marcia
di Pannella per l'amnistia, D'Alema ha detto
di non 'entrare nel merito dell'amnistia
o dell'indulto,pero' si parla da troppo tempo
di clemenza,ma non si e' fatto niente mentre
bisogna far presto'.
Speriamo che questo parlamento decida prima
del suo scioglimento un provvedimneto di
clemenza che ridia " giustizia"
a qui cittadini che da anni si vedono in
condizioni di carcerazione anche perchè la
" giustizia" , quella dei tribunali
e delle carte bollate non funziona.
storti@welfareitalia.it
* L'articolo è stato pubblicato sull'edizione
settimanale di sabato 31 dicembre 2005 de
" Il Piccolo" giornale di Cremona
e provincia.
 
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